PAGINE ESTERI
INDIA. Il progetto di convertire l’isola di Gran Nicobar in una grande città sterminerà la popolazione locale
di Survival International
Pagine Esteri, 7 febbraio 2024.
Trentanove studiosi internazionali di genocidio hanno scritto al governo indiano per denunciare che il progetto di convertire l’isola di un popolo incontattato in un mega-porto e in una città sterminerà la tribù.
L’isola di Gran Nicobar, nell’Oceano Indiano, è la casa di circa 300 cacciatori raccoglitori Shompen, di cui due terzi sono incontattati. È una delle tribù più isolate della Terra e vive nelle dense foreste pluviali che occupano l’interno dell’isola.
Il progetto da 9 miliardi di dollari che il governo indiano ha varato per l’isola comprende un porto gigantesco, una nuova città, un aeroporto internazionale, una centrale elettrica, una base di difesa, una zona industriale e l’arrivo di 650.000 coloni – con un aumento della popolazione di circa l’8000%.
“Se il progetto andasse avanti, anche in forma più ridotta, crediamo sarebbe una condanna a morte per gli Shompen, equivalente al crimine internazionale di genocidio” hanno affermato gli esperti, provenienti da istituzioni accademiche di tredici paesi. Tra loro storici, sociologi e l’ex Presidente dell’International Association of Genocide Scholars.
Secondo gli esperti, “il semplice contatto tra gli Shompen – che hanno poche, o nessuna, difese immunitarie verso le malattie infettive importate – e coloro che provengono dall’esterno porterà con certezza a un forte crollo della popolazione. Ne seguirà la morte di massa dell’interno popolo degli Shompen. Il solo modo per evitare la distruzione degli Shompen è abbandonare il progetto.”
Survival International chiede che il progetto sia abbandonato e che i diritti di proprietà territoriale degli Shompen sulle loro terre ancestrali siano riconosciuti. Oltre 7.000 persone hanno scritto al governo indiano per sostenere questo appello.
“Questo è un chiaro avvertimento a cui il governo indiano deve prestare ascolto: procedere con il progetto per Gran Nicobar distruggerà l’isola in cui vivono gli Shompen, causandone il genocidio” ha dichiarato oggi la Direttrice generale di Survival International, Caroline Pearce.
Indira point Andaman
– Opera propria
Gran Nicobar è un’isola facente parte delle Nicobare, nell’Oceano Indiano.
È la più grande delle isole Nicobare ed è l’isola più meridionale dell’arcipelago; la sua estremità meridionale ribattezzata Punto Indira in memoria di Indira Gandhi, è il punto più a sud dell’intera India.
Il Punto Indira è contrassegnato dalla presenza di un faro alto 37 m che è un importante punto di riferimento per le rotte commerciali che attraversano lo stretto di Malacca
mappa dell’isola Gran Nicobar
– Opera propria
Photo of Daniel’s Agama Bronchocela danieli taken by Manish Chandi of NCF at Great Nicobar Island in 1998
– Manish Chandi, NCF
Galathia bay, Great Nicobar,
– Opera propria
Great Nicobar Serpent Eagle (Spilornis klossi) by Shreeram MV Photographed near Campbell Bay, Great Nicobar, India
S – Opera propria
Great Nicobar landscape and biodiversity
– Opera propria
Great Nicobar landscape and biodiversity
– Opera propria
Great Nicobar landscape and biodiversity
– Opera propria
Great Nicobar landscape and biodiversity
– Opera propria
Great Nicobar landscape and biodiversity
– Opera propria
Great Nicobar landscape and biodiversity
– Opera propria
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– Opera propria
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– Opera propria
Great Nicobar landscape
– Opera propria
Great Nicobar landscape
– Opera propria
Great Nicobar landscape
– Opera propria
Great Nicobar landscape
– Opera propria
E’ mostruoso che sia anche solo stato pensato un progetto del genere.