11-09-12 ORE 14:53 RICHIESTA DI MUTUI, UNA FOTOGRAFIA IN PROFONDITA’ DELL’IMPOVERIMENTO DEGLI ITALIANI: sottolineo l’essenziale, non ostinatevi, si capisce quel che si può, non siamo tecnici, ma quello che si capisce e’ più che importante!

dal sito di Borsa Italiana.

Mutui residenziali: domanda mai così in calo come nel 2012

07 Set 11:41

(Finanza.com) Mercato dei mutui mai così in calo come nel 2012, nemmeno negli anni più neri della crisi. È il preoccupante quadro fornito dal Barometro Crif sulla domanda di mutui da parte delle famiglie. Preoccupante perché il crollo delle richieste la dice lunga sui mali che affliggono il quadro congiunturale negli ultimi anni: peggiora il clima di fiducia e dei consumi di fronte alla persistenza di una occupazionale fosca soprattutto per i giovani. Si contrae il mercato degli immobili. E non aiuta l’introduzione dell’Imu, né l’irrigidimento dei criteri di concessione da parte delle banche, sempre più in difficoltà quanto a provvista, e nemmeno i tassi di interesse più alti applicati ai nuovi contratti. (1) vedi sotto
EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF(lascia perdere!), ha raccolto i dati relativi ad oltre 78 milioni di posizioni creditizie dal 2008 al 2012 e ha rilevato che nel solo mese di agosto la domanda di mutui ipotecari ha registrato un calo del 42% rispetto all’agosto 2011, con un -44% se si considera la variazione dei primi otto mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Un calo così non si era mai visto negli ultimi anni: nel 2009, nel pieno infuriare della crisi, c’era stato addirittura un aumento del 4% annuo nei mutui ipotecari da gennaio ad agosto. Successivamente i cali erano stati molto più contenuti: -3% nel 2010 e -10% nel 2011.
Altro segnale preoccupante è la durata dei mutui più richiesti: le classi inferiori ai 20 anni (cioè mutui a 20 anni) risultano tutte in aumento mentre quelle oltre i 20 anni sono in calo. È però la classe compresa tra i 25 e i 30 anni ad risultare ancora una volta, in assoluto, quella maggiormente richiesta dalle famiglie italiane, con una quota superiore al 30%.
Quanto alla distribuzione delle richieste di mutuo in funzione dell’importo rimane molto marcato il continuo spostamento verso gli importi più bassi. Aumentano rispetto all’anno scorso solo le fasce fino ai 100.000 euro, a scapito di quelle per importi superiori.

 

(1) (spiega di ch. nella sua ignoranza: nonostante ogni populismo, le banche, IN QUANTO BANCHE O IMPRESE FINANZIARIE, sono in difficoltà RISPETTO A COME STAVANO PRIMA, ASSUNTO A CRITERIO DI BENESSERE /NON BENESSERE; DEL RESTO ANCHE LA GENTE HA LO STESSO CRITERIO; LE NUOVE LEGGI EUROPEE TIPO BASILEA 1-2 o 3 (che sappia io), al fine di evitare crisi come quella avvenuta nel 2007, chiedono alla banca, se presta uno, di mettere da parte uno, come garanzia nel caso quel tale non pagasse, come è avvenuto con i famosi “mutui subprime”, in cui-per la prima volta- il governo aveva dato permesso di fare mutui anche a persone che non avessero garanzie in proprietà; questa legge di Basilea cosiddetta-che è, credo io, applicata “alla spera in dio”, cioè “come si può” (ma lo dico io), richiede un enorme impegno finanziario alla banca prima di accordare un prestito, specie dipendendo dalla cifra. Quello che sono le banche certamente è de-capitalizzate: solo 2 banche italiane, perché disperate, e si è visto nel seguito,  il Monte dei Paschi e il Banco popolare di Milano (o, se sbaglio, è il Banco Popolare) hanno accettato gli esosissimi aiuti di Tremonti; per tutte le altre banche, i soci-con felicità di tutti, lo capisco bene- hanno tirato fuori i loro soldini. Che le banche siano decapitalizzate, lo si capisce benissimo: le varie diavolerie del credito (che comunque sono “contratti” comprati dalle banche o da altri, al fallimento di chi li avevano emessi, come il famosissimo crollo della Leman Brothers in USA, per esempio, ma ce ne sono stati vari altri, questi ultimi, però, meno gravi perché “salvati”dal governo USA), hanno avuto come conseguenza che, chi li aveva sottoscritti o comprati – banche, enti regionali comunali e provinciali e persone, ovviamente -hanno perso tutto.  Non a caso la crisi è una grossa crisi di denaro che-subito, mancando i soldi, per dirla alla carlona, ha intaccato anche l’economia reale che su quella ricchezza, si regge. TOD’S il materiale per fare le scarpe lo deve comprare con dei soldi e idem gli operai li deve pagare, così come le tasse, almeno il fatturato. Adesso, però, lasciamo da parte una variabile che avevo già pubblicato e cioé il gonfiamento del settore finanziario delle ditte manifatturiere, meglio, di alcune ditte manifatturiere: un’inchiesta ha mostrato che se una manifattura investe uno in impianti ricerca personale ecc ha come ritorno di lucro, diciamo, il due; se non investe nella ditta e fa solo speculazione finanziaria, guadagna il 4-5…(tutto grosso modo per come ricordo). Questo ci rimanda alle riforme che il governo dovrebbe fare nelle infrastrutture ad evitare che questa, della rendita finanziaria,  fosse la regola; Termini Imerese, per esempio, con infrastrutture molto diverse da quelle attuali (strade criminalità organizzata elettronica ecc) sarebbe stato un fiore all’occhiello della FIAT perché ha uno d’opera specializzatissima (sempre per quel che so io), ma è solo per fare un esempio, neanche di lontano voglio sfiorare il tormentone Marchionne (che è lì perché è pagato dalla italianissima e sempre beneficiata famiglia Agnelli).

 

Assicurazioni

 

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2 risposte a 11-09-12 ORE 14:53 RICHIESTA DI MUTUI, UNA FOTOGRAFIA IN PROFONDITA’ DELL’IMPOVERIMENTO DEGLI ITALIANI: sottolineo l’essenziale, non ostinatevi, si capisce quel che si può, non siamo tecnici, ma quello che si capisce e’ più che importante!

  1. D 'IMPORZANO DONATELLA scrive:

    “…Oggi siamo chiamati a respingere quello che continua a essere in primo piano: la potenza della quantificazione contro la qualità, la dissoluzione della pluralità di dimensioni dell’esistenza umana a poche variabili, la razionalizzazione che è l’opposto della razionalità critica e che è il tentativo cieco di rifiutare tutto ciò che le sfugge e che non riesce a comprendere a prima vista… ( da un intervento di Edgar Morin e Mauro Ceruti, sull’Unità di giovedì 13 settembre).

    • Chiara Salvini scrive:

      l’ho messo in grassetto perché attragga di più. Potrebbe essere interessante tutto il pezzo che, magari, spiegherebbe un po’ di più, ma questo favore, qualche esempio, non te lo fanno!

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