Ilva, altri indagati. Gli operai occupano la sede di Taranto
E nella mattina di martedì 27 novembre, in concomitanza con il primo turno, dopo chei 5mila operai hanno trovato il loro badge disattivato, diverse centinaia di persone hanno fatto pressione sugli ingressi della portinerie A e B e, alla fine, per evitare incidenti, la vigilanza ha deciso di aprire. In serata sono stati riabilitati i badge dei lavoratori dell’area a freddo. La riattivazione è stata fatta nonostante l’attività nell’area resti in gran parte sospesa. Per ora, a quanto si è saputo, continueranno a lavorare i dipendenti dell’area Servizi e manutenzione, con una riduzione del personale al 50 per cento.
Fim, Fiom e Uilm hanno respinto il provvedimento aziendale, definendolo una “serrata”, nonché una “rappresaglia” nei confronti dei lavoratori, e hanno deciso che si sarebbero comunque presentati sul posto di lavoro. Proteste anche a Genova (foto), dove gli operai hanno occupato anche il casello autostradale di Genova ovest. E nell‘inchiesta che ha portato a 7 arresti tra i vertici dell’azienda spuntano altri 5 indagati: tra questi anche l’ex segretario dell’arcivescovo di Taranto e il sindaco Ippazio Stefano che a SkyTG24 dice: “Io sono tranquillo”.
Intanto il ministro Clini, in un’intervista a SkyTG24, si dice convinto che entro giovedì 29 novembre potrebbe arrivare una soluzione.
Tutti gli aggiornamenti:
20.12 Ilva: non ricorreremo alla cassa integrazione – L’Ilva, fino al pronunciamento del riesame sul ricorso contro l’ultimo provvedimento giudiziario, non ricorrerà alla cassa integrazione annunciata nei confronti di 1942 operai dell’area a freddo, che usufruiranno delle ferie o comunque rimarranno a carico dell’azienda. Lo ha detto ai sindacati il dirigente del Personale Enrico Martino.
19.50 Domani conferenza stampa Bonelli (Verdi) – Domani, mercoledì 28 novembre, a Taranto davanti al Municipio si svolgerà una conferenza stampa del Presidente dei Verdi Angelo Bonelli e del movimento Tarantorespira. Nella conferenza stampa a cui parteciperanno anche il professor Alessandro Marescotti e la pediatra Annamaria Moschetti le proposte ecologiste per la conversione industriale di una economia alla diossina e le alternative per salvare il lavoro.
19.22 Fim: “Serve decreto e commissario straordinario” – Per risolvere la questione Ilva servono il decreto, cui starebbe pensando il governo, e “la nomina di un commissario straordinario che si occupi dell’applicazione dell’Aia (l’Autorizzazione integrata ambientale), della gestione straordinaria del sito e soprattutto del dialogo tra le istituzioni, la cui incomunicabilità ha aggravato una situazione di per se già esplosiva”. Lo chiede il segretario nazionale della Fim-Cisl Marco Bentivogli.
18.40 Sindacati proclamano 8 ore di sciopero – Giovedì 29 novembre 8 ore di sciopero con manifestazione nazionale a Roma a salvaguardia dell’occupazione, degli insediamenti industriali e della loro rapida ambientalizzazione”. Lo hanno deciso le Segreterie nazionali dei sindacati metalmeccanici Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil a sostegno della vertenza Ilva.
18.30 Clini a SkyTG24: “Decreto entro venerdì” – Una chiusura “inevitabile”, un “richiamo alla realtà utile per tutti”. Così il ministro dell’Ambiente Corrado Clini a SkyTG24 Economia sull’Ilva. “L’area a freddo è stata sequestrata. L’impresa doveva continuare a tenere aperto un ciclo produttivo senza produrre? Dobbiamo farcela questa domanda. Un conto – ha continuato il ministro – è sequestrare delle parti, pezzi o componenti; un conto è sequestrare l’intero reparto. Se il reparto viene sequestrato è chiaro che automaticamente si determina il blocco della produzione”. Clini ha ribadito che si sta lavorando a un decreto “entro venerdì'”.
18.27 Squinzi: a rischio industria pesante italiana – “E’ una situazione di estrema gravità, perché sulla base di ciò che succederà all’Ilva si giocherà il futuro dell’industria pesante in Italia”. Lo ha detto il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, oggi a Torino. “L’Italia – ha aggiunto – rischia di uscire dal novero dei paesi industriali avanzati”.
18.11 Monti da Napolitano: si ragiona su decreto – Nel corso dell’incontro al Quirinale, secondo quanto si apprende, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il premier Mario Monti hanno esaminato le complesse questioni che la vicenda Ilva solleva anche in vista del prossimo Cdm dove potrebbe essere presentato un decreto legge.
18.00 Diocesi di Taranto: nessuna notifica a don Marco Gerardo –Apprendiamo dalla stampa che il reverendo don Marco Gerardo, di questa diocesi di Taranto, sarebbe indagato nell’inchiesta sull’Ilva. La notizia ci stupisce perché non è giunta alcuna notifica o avviso di garanzia da parte della procura nei confronti del suddetto sacerdote”. E’ quanto si legge in una nota del portavoce dell’Arcidiocesi di Taranto che comunque conferma “piena fiducia nella giustizia, desiderando che sia fatta chiarezza nelle sedi opportune”.