18 gennaio 2013 ore 10:03 Per i curiosi che l’hanno visto ieri sera alla trasmissione OTTO E MEZZO e magari ne hanno apprezzato la competenza… CON UNA NOTA…”CHIARIFICATRICE” !! DI CHIARA NEL SUO LATO IDIOTA (SOLO IN QUESTO!!, OH, NON VI ALLARGATE!) CIAO BUONDI’!

(sott. chiara)

Fabrizio Barca

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.
Fabrizio Barca
Fabrizio Barca 2012 01.jpg
questa faccia da meneimpippo fa parte del suo fascino immenso…grazie a dio mi sembra piccolo di statura (magari è 1.99!) visto seduto, così posso evitare di innamorami…ma si puo’ essere più scemi…, in un uomo guardo subito l’altezza e poi chissà mai perché?!…cara chiara, un po’ di autoanalisi, almeno a vedere se ci azzecchi qualcosa! Forse nell’altezza ci vedo qualcos’altro di solito più nascosto…bulimia di lunghezza e totalmente inconscia? Ai miei tempi antichi c’era la storia dei giapponesi? Ve li siete persi? Ed io a controbattere che non voleva dire niente ecc ecc. che sono tutte stupidaggini. Adesso fru84, che si dà grand’arie di vissutissima su di me, (si fa anche presto!), mi dice che non è così, che la lunghezza fa differenza!!! Boh! Sono impreparata. Impreparata anche a scoprirmi (ammesso che abbia qualche senso quello che dico) un inconscio che grida “lungo lungo”!, ma io pudicamente la chiamo “altezza e… “lo”…. vedo nella statura. UN’IDIOTA, ma ormai lo sapevate,  ciao…chissà cosa dirà il min. Barca di questa accoppiata tra lui e le mie cazzate (propriamente dicendo)!?  


Ministro per la Coesione territoriale
In carica
Inizio mandato 16 novembre 2011
Presidente Mario Monti
Predecessore Raffaele Fitto

Dati generali
Partito politico Indipendente

Fabrizio Barca (Torino8 marzo 1954) è un economista italiano. Presidente del Comitato politiche territoriali dell’Ocse, è stato nominato Ministro per la coesione territoriale del governo Monti il 16 novembre 2011.[1]

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Biografia [modifica]

Fabrizio Barca è figlio di Luciano Barca (19202012), economista, ex partigiano e deputato e senatore della Repubblica Italianaiscritto al Partito Comunista Italiano, nonché direttore de l’Unità. Si è laureato a Roma in Scienze statistiche e demografiche e ha proseguito gli studi conseguendo il Master of Philosophy in Economia all’Università di Cambridge.

Economista, esperto di politiche di sviluppo territoriale, è stato Presidente del Comitato delle politiche territoriali dell’OCSE e ha realizzato per la Commissione Europea il rapporto indipendente sulle politiche di coesione “An Agenda for a reformed cohesion policy”.

Nel 2005, l’Università di Parma gli ha conferito la laurea honoris causa in Economia Politica per i suoi meriti nel campo dell’analisi e interpretazione dello sviluppo economico italiano e dell’evoluzione della struttura produttiva, e per avere contribuito a concepire e creare il sistema istituzionale e operativo delle politiche di sviluppo territoriali in Italia.

Ha insegnato Politica economica, Finanza aziendale e Storia dell’economia presso le Università Bocconi di Milano, Modena, Parigi (SPO), Siena, Roma, Parma e Urbino. È stato quindi visiting professor con incarichi di ricerca presso il MIT di Boston e l’Università di Stanford. Ha pubblicato numerosi saggi sulla teoria d’impresa, sulle piccole e medie imprese, sulla corporate governance, sulla storia del capitalismo italiano e sulle politiche regionali.

Ha ricoperto gli incarichi di Capo della divisione ricerca della Banca d’Italia, di Capo del Dipartimento delle Politiche di Sviluppo presso il ministero del Tesoro, e Direttore Generale del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il 16 novembre 2011 è nominato ministro senza portafoglio con delega per la coesione territoriale del governo Monti.

Pubblicazioni [modifica]

  • Fabrizio Barca; F.M. Frasca, Considerazioni sul calcolo del reddito d’impresa in condizioni di incertezza, Roma, Servizio Studi della Banca d’Italia, 1983.
  • Fabrizio Barca; Marco Magnani, Nuove forme dell’accumulazione nell’industria italiana, Roma, Banca d’Italia, 1985.
  • Fabrizio Barca, Allocazione e riallocazione della proprietà e del controllo delle imprese: ostacoli, intermediari, regole, Roma, Banca d’Italia, 1993.
  • Fabrizio Barca, On corporate governance in Italy: issue, facts and agenda (in en), Milano, Fondazione Eni Enrico Mattei, 1996.
  • Fabrizio Barca; Elmar Altvater, Libero mercato e democrazia, Roma, Fondazione internazionale Lelio Basso, 1996.
  • Fabrizio Barca, Imprese in cerca di padrone : proprietà e controllo nel capitalismo italiano, Roma, Laterza, 1996. ISBN 88-420-4383-4
  • Amatori; Altri, Fabrizio Barca (a cura di), Storia del capitalismo italiano: dal dopoguerra a oggi, Milnoa, CDE, 1998.
  • Fabrizio Barca, Post-War istitutional shocks : the divergence of italian and japanese corporate governance models (in en), Siena, Università degli Studi di Siena, 1998.
  • Fabrizio Barca, Il capitalismo italiano: storia di un compromesso senza riforme, Roma, Donzelli, 1999. ISBN 88-7989-481-1
  • Fabrizio Barca, Misurare per decidere: utilizzo soft e hard di indicatori nelle politiche di sviluppo regionale, Roma, Ministero dell’economia e delle finanze, Dipartimento per le politiche di sviluppo, Unità di valutazione degli investimenti pubblici, 2004.
  • Fabrizio Barca, Federalismo, equità, sviluppo: i risultati delle politiche pubbliche analizzati e misurati dai conti pubblici territoriali, Bologna, Il Mulino, 2006. ISBN 88-15-11485-8
  • Fabrizio Barca, Italia frenata: paradossi e lezioni della politica per lo sviluppo, Roma, Donzelli, 2006. ISBN 88-603-6001-3
  • Fabrizio Barca; Maurice Aymard, Conflitti, migrazioni e diritti dell’uomo: il Mezzogiorno laboratorio di un’identità mediterranea, Soveria Mannelli, Rubbettino Editore, 2002. ISBN 88-498-0361-3

Note [modifica]

  1. ^ Fabrizio Barca, 16 novembre 2011, ANSA

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2 risposte a 18 gennaio 2013 ore 10:03 Per i curiosi che l’hanno visto ieri sera alla trasmissione OTTO E MEZZO e magari ne hanno apprezzato la competenza… CON UNA NOTA…”CHIARIFICATRICE” !! DI CHIARA NEL SUO LATO IDIOTA (SOLO IN QUESTO!!, OH, NON VI ALLARGATE!) CIAO BUONDI’!

  1. D 'IMPORZANO DONATELLA scrive:

    Ti ho scritto sulla mail stamattina che a me ha fatto un’ottima impressione: fascino, modo di parlare chiaro, sembra non avere esitazione anche di fronte a domande che potrebbero essere politicamente imbarazzanti ( vedi domanda su Marchionne) oppure sulla sua volontà di mettersi in politica. Ha scelto di continuare, in questi mesi di interregno, il lavoro iniziato come ministro e sembra che sia entusiasta e deciso nel lavoro intrapreso. Il Ministero che gli avevano dato non era un granché, ma ha saputo valorizzarlo in modo eccellente, ad esempio riuscendo a fare spendere molti fondi europei, altrimenti destinati a non essere impiegati. Sembra riunire in se’ la precisione e la chiarezza dell’economista e l’entusiasmo concreto ma trascinante del buon politico.

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