Non ho nulla da fare. Il cuore è vuoto,
e senza il cuore la saggezza e’ un gioco.
Non potrei, per compenso, ricordare,
e come nuovo l’antico cantare?
Ma il ricordo fa male alla ferita,
che dì per dì mi riapre alla vita;
e del bene goduto resta poco,
ma il male è lungo quanto il tempo è immoto.
Meglio ch’io faccia come altrove, e vada
cercando intorno a me nella contrada;
meglio saziare sol per gli occhi il cuore,
e attendere, se mai torna, l’amore;
l’amor che ci fa nostri anche delusi
e quando canta, canta ad occhi chiusi.
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… e senza il cuore la saggezza è un gioco ..
Anch’io, a questo verso, ho pensato a te, amour
Per me sono bellissime e riempiono il cuore le ultime tre strofe ( sei righe ) . Lì ci ritrovo l’anima di Saba, l’uomo che ama scendere nella “contrada” , lì, tra la gente umile ( ” Qui degli umili sento in compagnia / il mio pensiero farsi / più puro dove più turpe è la via ” /. – da “la città vecchia” – – e preso da ” il garzone con la carriola ” – lo stesso concetto ” scendi tu/ tra la folla : vedrai che basta poco / a rallegrarti / ” ) Sempre dalla raccolta ” la serena disperazione ” inizia così ” il garzone con la carriola” : ” E’ bene ritrovare in noi gli amori / perduti, conciliare in noi l’offesa ” ma se la vita all’interno ti pesa / tu la porti al di fuori….. Saba mi fa sempre pensare che non ci si deve hiudere in e stessi, ma ” esportare il dolore ” aprirsi agli altri, E mi piace.
cara Diletta, sei l’amore del mio cuore quando sei cosi’ bella! ch
Grazie, non mi aspettavo tanto, ma se penso al tuo cuore così grande……ti credo, puoi reggere anche me. Ti confermo, comunque, che per me, come dice Saba, uscire da se stessi ed andare verso gli altri….aiuta veramente. Se tra questi altri , poi,c’è uno come te, è davvero ….trovare un tesoro.