Rabuzin nasce nella piccola città di Kljuc a nord-est di Zagabria, nei pressi di Novi Marof, a cui Kljuc era unita fino al 2001- in Croazia, quasi al confine ungherese, il 27 marzo 1921.
Secondo il censimento del 2001 , l’insediamento contava 980 abitanti e 271 nuclei familiari.
La chiesa di Novi Marof
La Piazza Principale
Novi Marof, dove è nato Rabuzin, è situato più o meno vicino a Varazdin, a nord di Zagabria da cui dista 66 km.
da : https://image.invaluable.com/
Nel 1958, Rabuzin vince il primo premio alla Mostra Federale Jugoslava “Pittori dilettanti” a Zagabria. E’ nel 1959 che Rabuzin trova la sua tematica (paesaggi lirici), le proprie forme e colori peculiari ed il colorito, la personale poetica maniera di risolvere gli spazi. Avendo trovato come segni-archetipi l’albero, il bosco, la collina, la casa, la nuvola, la flora in genere (l’erba, i fiori, il grano ecc.), comincia a creare singolari opere paradigmatiche.
Giunge a ciò mediante un procedimento di astrazione e di snellimento, di semplificazione sistematica, di stilizzazione e uno sforzo di avvicinare le cose alle forme geometriche più immediate: dipinge serti di nuvole a mo’ di globi, alberi dalle chiome rotonde, colline a cupola, fiori e soli sferici, individuando nella sfera ovvero nel cerchio quanto vi è di più semplice, essenziale, conciso, perfetto. La sfera e il cerchio sono i suoi segni dell’assoluto, i simboli dell’interezza.
Pinterest da Mutual Art
Nel 1960 la galleria d’Arte Primitiva di Zagabria organizza una personale, fortemente sostenuta dalla critica, che segna l’inizio della sua produttiva, incredibile carriera e l’inizio del suo originale stile naïf, introducendolo nel mercato mondiale dell’arte.
ZAGABRIA
Proprio a causa del suo crescente successo, Rabuzin riesce a lasciare il suo lavoro presso la fabbrica di mobili nel 1963 e dedicarsi professionalmente alla pittura, guadagnando consensi nel corso degli anni. Nel 1969 vince il premio Henri Rousseau a Bratislava. Da allora le sue opere sono state esposte in molte importanti mostre nel suo paese, così come in tutto il mondo. I dipinti di Rabuzin sono famosi per i colori pastello e le note gradevoli: soggetti tipici sono paesaggi con nuvole gonfie, i piccoli villaggi, colline e fiori colorati di grandi dimensioni.
Egli si descriveva come un pittore ignorante, tuttavia questa ingenuità non lo ha bloccato e lui ha continuato a sviluppare la sua vena artistica e il suo stile personalissimo.
Nulla traspare della sua povera infanzia dalle sue tele luminose, senza ombre, con toni pastello armoniosi, destinati al riposo, al sogno dei felici proprietari.
I suoi quadri sono paradisi inebrianti di una totale armonia, di pace e silenzio; esprimono ottimismo e serenità assoluta, apoteosi della vita e un’ode alla gioia.
IMMAGINE DA GIUSEPPE GENTA BLOG –https://giuseppegentablog.com/2019/06/12/ivan-rabuzin/
Pinterest — Museo Nazionale d’Arte di Zagabria
Mi piace moltissimo: è bello vedere la natura e quello che ci circonda in questo modo soffice e sognante.
Sono del suo stesso parere ,anche io dipingo naif,se vuole le mando il sito cosi va a vedere quello che dipingo,saluti Paola
per favore cara paola, ce lo mandi senz’altro, siamo tutti curiosi di vedere i suoi dipinti da lei definiti ” naif “, chiara per il blog
Sono estasiata del suo talento ,e della sua arte e della sua pazienza e fantasia,complimenti e auguri se vuole vada a vedere il mio sito ,ma io non sono brava come lei,ciao Paola
La ringrazio cara signora Paola, francamente mi sembra che lei esageri …e assai! Mi ritrovo in panni più comuni, pur ringraziandola. Ho visto il suo sito, mi sono piaciuti particolarmente gli accessori e i gioielli, se è lei a farli, a mano, è bravissima! ciao, grazie, chiara
chi mi sa dire quando cè una mostra in italia del nord di rabuzin?
grazie
Purtroppo questo blog “sembra” molto visitato, e con mia grande allegria, ma rispetto ad altri che frequento la gente non ha voglia-tempo di parlare. Per questo solo io (chiara), cara Luciana, posso cercare’ di incaricarmi di trovarla…le probabilità, come immagini, con uno solo, si riducono di brutto, olé! Inoltre non è facile, è quasi come cercare un ago in un pagliaio! se uno non è un gallerista ecc.
Come saprà Rabuzin è sempre quotatissimo, ma da un po’ è passata “la moda” dei primitivi o naifs jugoslavi (anni ’60, primi ’70, almeno in Italia), per cui le mostre si sprecavano. Magari l’hanno appena fatta, ma a lei, ovviamente, interessa nei mesi fine ’13-2014–Ci provo, dentro del mio tempo, ci provo, glielo garantisco. Molto gentile di avermi scritto e, ancor più di tanta immeritata fiducia. Ciao cara Luciana, chiara
PS. a quest’ora sono un po’ stanca, forse il mio italiano lascia un po’ a desiderare, mi perdoni, a presto!
ciao Lucy Lucina, per non morir d’amor per rabuzin: 13 aprile 2013 ore 06:59 IVAN RABUZIN: “NEI MIEI QUADRI ABBELLISCO LA NATURA”— se vuoi vedi questi quadri di un articolo del blog come consolazione.. Per .tutto ’14 non c’è niente in tutto il mondo…che io possa sapere!! Al sud nostro c’è una mostra varia con UN RABUZIN, SE TI INTERESSASSE MAI, CON STO TEMPO (scusa la maiuscola, mi salta sempre) te lo cerco…Ciao cara Luciana, una bellissima domenica per te.
PS. Ivan Generalic non ti attrae? Appena posso potrei mettere dei suoi quadri—sempre che mai ti potesse interessare, in ottobre (titolo Rabuzin), ho messo una storia della regione da cui sono nati (come funghi? non credo proprio ) i naifs jugoslavi. Una parte di loro, lo soprai, aveva la bravura di dipingere il quadro su vetro e quindi…dal retro! Solo l’idea mi terrorizza, ciao, se avesi voglia di due chiacchiere scrivimi, chiara
Non lo so,essendo yugoslavo ,anche io dipingo naif nello stile Italiano,se vuole le mando il mio sito cosi mi dara un suo giudizio ciao Paola
per me sono sogni evasivi da una disciplina ferrea di un regime dittatoriale qual ‘era la realtà in cui viveva. Nelle sue opere sembra dare un ordine mancante nella sua realtà fatta di privazioni e sacrifici. Apprezzo moltissimo i colori tenui, l’ottimismo che scaturisce e ritengo meritati i vari premi e riconoscimenti attribuitigli.
ma come sei bravo, caro Antonio, a comunicare ad altri quello che senti davanti ad un quadro e ad un pittore, che, per me, non è facile! E’ il tuo lavoro? Grazie del bel contributo, ciao, buon martedì d’autunno…vai in giro in qualche giardino nellla città dove abiti, o magari in qualche parco? Converrai che i colori sono belli-straordinari con qualunque tempo dal sole alla pioggia sia gentile che brutta. “Vedi tutta la tavolozza della natura”, diceva una volta un amico pittore che aggiungeva -grato- “ad ogni istante la Natura ti fa dono di un quadro nuovo e in trasformazione contniua”. Pensa che una volta, mi ha fatto stare (cioè, senza commenti, si è seduto e così siamo stati, io guardavo curiosa ma non avrei osato dire, avevo 19 anni di una volta, venivo dal paesello, lui mi sembrva già vecchio (23 anni) e mi trovato stupitissima a Rio de Janeiro)…dicevo, mi ha fatto stare cinque ore ad osservare la diversa luce che prendeva una” lagoa” (una minuscola laguna)….Ripensandoci allora, il giorno dopo, l’ho trovata un’esperienza unica. Perché te lo dico, caro Antonio? Per niente, perché mi piaci, ma puoi non leggere, è un tuo diritto! grazie, chiara
Sono del suo stesso parere ,anche io dipingo naif,se vuole le mando il sito cosi va a vedere quello che dipingo,saluti Paola