Romolo Balzani (Roma, 4 aprile 1892 – Roma, 24 aprile 1962) è stato un cantautore e attore italiano.
Fu artista estremamente poliedrico: attore, arrangiatore, cantante, ebbe un grandissimo successo tra i contemporanei. Riempì nei quarant’anni di carriera i teatri della capitale e quelli di tutta Italia. Celeberrime furono le collaborazioni con i maggiori artisti romani quali Aldo Fabrizi autore di vari testi delle sue canzoni, tra cui la celebre Notte napoletana e Ettore Petrolini che era aduso concludere i suoi spettacoli cantando la splendida L’eco der core. Balzani vinse numerose edizioni del Festival della Canzone Romana di San Giovanni e la sua fama crebbe sino ad ottenere contratti discografici internazionali con la Brunswick (la casa discografica di Bing Crosby), con la Parlophon di Berlino, la Fonit, la Excelsius, la Odeon, La voce del padrone. Tra le sue canzoni più celebri: Barcarolo Romano e la citata L’eco der Core, continuano a conquistare l’ascoltatore anche nelle interpretazioni di Gigi Proietti, Claudio Villa[1], Sergio Centi, Alvaro Amici e Gabriella Ferri
DAL BLOG DI STEFANO
Possiamo tranquillamente affermare che una “scuola romana” non esiste
Non esistono oggi nè sono esistiti in passato, elementi forti, unificatori, tali da far diventare Roma capitale della canzone. Sono mancati cioè le caratteristiche fondamentali che possono far parlare di scuola come l’uso sistematico del dialetto e la trattazione di argomenti tipici e ben delineati (come invece è avvenuto per la grande canzone napoletana. (BIBLIOGRAFIA: Maurizio Macale – Antonello Venditti-dal sole di Roma capoccia al cuore di Palermo, editore Bastogi)
Si può parlare piuttosto di un filone canoro che vede la luce nei primi anni del fascismo, si pensi per esempio alla famosissima “Barcarolo romano” (1926) (Romaspqr.it) di Pio Pizzicaria e Romolo Balzani o a“Nannì”(clicca!)(1926) di Franco Silvestri.
Er Barcarolo romano Quanta pena stasera.. tutti ar monno dovemo soffri’ Er barcarolo va contro corente Fiume affatato fammela trova’.. Je corsi appresso ma, nun l’arivai me So’ pentito fammela trova’.. S’ariggira je fa’ er mulinello Boiaccia fiume je l’hai data tu!!.. |
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Concorso della Canzone Romana di San Giovanni
Premio Romolo Balzani
http://www.canzonesangiovanni.it/
L’importanza che ha avuto Balzani nella canzone popolare romana è indiscutibile, i brani che ha lasciato sono infatti moltissimi (“L’eco der core”, 1926 è un altro di grande successo). Era nato come stornellatore, come uomo di strada; viveva nei vicoli dove esercitava il suo lavoro di artigiano ed aveva un enorme talento nell’inventare stornelli, serenate. Il suo trampolino di lancio fu il tradizionale appuntamento della festa di San Giovanni, dove ogni anno si presentavano tantissime canzoni. Dalla gara musicale usciranno i più bei capolavori dalla canzone romana, non sempre vincitori del concorso: “Le streghe” interpretata da Leopoldo Fregoli (il famoso trasformista) e scritta da Nino Ilari e musicata da Alipio Calzelli nel 1891, “Affàccete Nunziata” (titolo originale “Affàccete”, 1893) di Nino Ilari e Antonio Guida che non vinse ma ebbe straordinario successo specialmente dopo che entrò a far parte del repertorio di Lina Cavalieri e di Ettore Petrolini , “Nina, si voi dormite” (vincitrice nel 1901) di R. Leonardi e A. Marino poi interpretata anche da Luigi Proietti.
Balzani in ogni edizione metteva in lizza circa dieci-quindici brani, e tra queste ce n’era sempre qualcuna che arrivava in finale. Nel ’26 ebbe un grandissimo successo con “Barcarolo romano” che vinse al San Giovanni. Era un cantautore molto prolifico e artista poliedrico, fu attore e arrangiatore e fu amatissimo dai contemporanei anche se incompreso dalla critica.
Compone più di mille canzoni, prende parte ad alcuni film, e le sue canzoni vengono inserite, da Pasolini nel film “Accattone” (Barcarolo Romano), e da Bolognini ne “La giornata balorda” (Serenata de Paradiso).
Si fece interprete di una romanità che, nonostante il passare del tempo, possiamo ancora trovare, magari nascosta, nei vicoli e nelle piazze di Roma. Le sue canzoni sono popolate da figure tradizionali come il barcarolo, la fruttarola, l’ostessa, la morara (ovvero la venditrice di more) e figure storiche come il Sor Capanna (clicca qui per alcuni stornelli su “solegemello”) (quello degli stornelli), “er Ciriola” (quello del barcone sul Tevere), il Marchese del Grillo, nonché i romani più antichi e illustri nella canzone “Tutti romani”)