- Il movimento inarrestabile
(…) Pioggia, vapore e velocità è costruito con il rigore compositivo quasi geometrico che Turner aveva imitato e appreso da Poussin e Claude Lorrain, e con schizzi, grumi e turbini di colore alla Rembrandt. Competitivo e ambizioso, era sempre stato convinto di poter fare come i suoi maestri e meglio dei suoi rivali. La grigia luce lattiginosa e l’atmosfera satura di pulviscolo dissolvono la solidità delle forme. Nessuna linea di contorno le trattiene, impedendo loro di evaporare. Più che gli oggetti, rappresentano il mezzo immateriale (fumo, luce e acqua) attraverso il quale sono viste. Le tre arcate del ponte, sulla sinistra, richiamano quella del ponte ferroviario di Maidenhead, a destra, su cui s’avventa la locomotiva. Il taglio obliquo dell’inquadratura, la prospettiva e l’angolazione non frontale aumentano la profondità di campo, accrescendo la sensazione di un movimento inarrestabile. Nell’acqua del fiume sottostante baluginano i corpi evanescenti dei bagnanti, e una barchetta di pescatori (cui corrisponde, nella campagna a destra, un aratro). Il Tamigi era sempre stato caro a Turner, che era cresciuto vicino al fiume e amava vederlo mentre dipingeva. Il treno emerge dalla nebbia e dalla pioggia come una massa scura dagli occhi di brace…
L’integrale del racconto di Melania Mazzucco su Repubblica del 22 dicembre e da lunedì 23 su questo sito
La collezione di Melania Mazzucco
E’ brava la Mazzucco: i suoi ‘racconti’ su opere di pittori importanti sono un appuntamento domenicale da non perdere.