16 febbraio 2014 ore 18:45 “STILL LIFE”, UN FILM CHE COMMUOVE COME UNA POESIA –DAL BLOG DI VINCENZO RUSSO, IL FATTO—+ FILM-TIPO TRAILER // INTRAMEZZATO DA INTERVISTA AL REGISTA // FORSE UN PO’ LUNGA, MA SI SENTE MOLTO VOLENTIERI—

STILL LIFE—BRANI DEL FILM CON INTERVISTA AL REGISTA

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Still life, un film che commuove come una poesia

Still Life

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Se vi ritrovate una sera, tornando a casa, a svuotare la vostra scatoletta di tonno in un piatto come cena, sappiate che state citando questo bellissimo e commovente film che si chiama Still Life. Ho usato la parola film, ma più che altro dovremmo usare la parola poesia, perché questa pellicola – ambientata a Londra a firma di un regista italiano – è una vera e propria lirica; un’ora e mezza di intenso cinema vissuta insieme al nostro protagonista John May.

Il film è lento, le inquadrature indugiano sul volto del protagonista (splendido, lo amerete subito), e durante il film vi capiterà di ritrovarvi soli a riflettere sulla vita. Un’opera meditativa. Se questo film fosse un brano musicale sarebbe Canon D di Johann Pachelbel, anche se la colonna sonora originale è ottima e a cura di Rachel Portman (compagna del regista).

La pellicola ci offre riflessioni sulla vita, su cos’è la vita, e la risposta è sempre quella: vale la pena di essere vissuta anche nel dolore e nella disperazione. La solitudine, innanzitutto del nostro protagonista, la solitudine dei funerali, tutti ‘gran bei funerali’ a cui però nessuno partecipa, tranne lui. John May ha il compito di indagare tra le loro vite, scartabellando tra ricordi non suoi, attraverso foto ingiallite non sue e cassetti mai aperti. Non si occupa solo di rintracciare i parenti di chi è morto nel municipio, ma scrive per loro magnifiche (un po’ inventate) orazioni, si impossessa letteralmente dei ricordi e delle loro storie, vite dimenticate da tutti e si assicura di dare loro sempre una degna sepoltura. La preferisce alla cremazione ahi lui, vedendo il film scoprirete perché!

I morti sono i suoi migliori amici, fino a quando non si imbatte nel suo ultimo caso, la sua vita sembrerà prendere una svolta ma… Il regista, alla sua seconda prova, ha un nome importante:Uberto Pasolini (no non è un parente di Pier Paolo, ma nipote di Luchino Visconti, ndr) già produttore ‘milionario’ del fortunato Full Monty. Il film ha ottenuto il premio Orizzonti a Venezia, ed è ancora visibile in poche sale tra Milano e Roma. Se potete non perdetelo.

 

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1 risposta a 16 febbraio 2014 ore 18:45 “STILL LIFE”, UN FILM CHE COMMUOVE COME UNA POESIA –DAL BLOG DI VINCENZO RUSSO, IL FATTO—+ FILM-TIPO TRAILER // INTRAMEZZATO DA INTERVISTA AL REGISTA // FORSE UN PO’ LUNGA, MA SI SENTE MOLTO VOLENTIERI—

  1. nemo scrive:

    Non concordo: a me il film non è piaciuto. Il racconto è in molte sue parti poco vero e l’ attore ‘protagonista’, poi, è inespressivo e ‘gigioneggia’. Trovo che sia stata, per il regista/sceneggiatore, una occasione ‘persa’. Ma consiglio di andare comunque al cinema. Bisogna uscire di casa, gettare la Tv e andare al cinema che di per sé è già ‘spettacolo’ ( ovviamente, se il film è bello è ancora ‘meglio’). Eppoi, di sera, la città ( tutte) è così bella !

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