19:24 SOLO PER DIVERTIRSI, SENZA ALCUNA POLEMICA CHE MI ROVINEREBBE IL DIVERTIRSI :::: ” ASPETTO CON ANSIA COSA DIRA’ DOMANI, A BETLEMME, AD ABU MAZEN” ! CHAIRA

 

 

 

Renzi in Israele: “Qui le nostre radici. E’ come tornare a casa”

Il premier italiano in visita a Tel Aviv ha incontrato Benyamin Netanyahu.

Domani vertice con Abu Mazen.

 

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ITALIAPOLITICAULTIME NOTIZIE 21 LUGLIO 2015  19:20 di Davide Falcioni
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha approfittato della presenza di Matteo Renzi per ribadire la sua netta contrarietà all’accordo sul nucleare iraniano raggiunto nei giorni scorsi: “L’accordo con l’Iran rappresenta una grande minaccia per Israele, l’Europa e il mondo. Metterà Teheran in condizione di avere entro 10 anni quante armi atomiche vorrà”. Il leader israeliano – dopo aver ricordato i profondi legami con l’Italia in termini militari, economici e culturali – ha ribadito la sua opinione sull’accordo sulla riduzione e il monitoraggio del programma nucleare iraniano, sottoscritto a Vienna la scorsa settimana. “Nei prossimi dieci anni – ha scandito Netanyahu – l’Iran potrà arricchire l’uranio e costruire tutte le bombe che vorrà, oltre ad avere tanti soldi con cui finanziare il terrorismo. Quell’accordo è un errore storico, un cattivo trattato. Non impedirà all’Iran di procurarsi l’atomica, non eviterà la guerra. Chiediamo di poter lavorare alla pace nel Mediterraneo e a una soluzione pacifica con i vicini palestinesi”.

Dal canto suo Matteo Renzi ha ribadito l’amicizia di Roma con Tel Aviv: “Venire in Israele è come tornare a casa perché qui sono le nostre radici. Siamo orgogliosi del nostro passato, ma dobbiamo credere nel futuro. Essere dinamici. E comunque sempre contro l’antisemitismo, che è una minaccia per la pace e può essere sfruttato dal terrorismo”. Renzi prospetta “grandi sfide, che ci vedono anche su differenti posizioni. Come appunto l’accordo sul nucleare iraniano, sostenuto dall’Italia. Io credo – ha affermato il presidente del Consiglio – che sarà possibile trovare un compromesso con l’Iran, ma mai un compromesso sulla sicurezza di Israele. Israele non solo ha diritto a esistere, è un dovere riconoscere questo diritto all’esistenza”. “Nella mia città – ha aggiunto Renzi – c’è il David di Michelangelo, simbolo di lotta per la libertà. In questo momento tutti siamo un David contro il Golia della barbarie. Credo che la sicurezza di israele sia la sicurezza dell’Europa, abbiamo un destino comune da condividere. Per questo sosteniamo questo compromesso e vigileremo sull’applicazione del trattato”. Il premier italiano ha visitato l’Università di Tel Aviv e domani, dopo un vertice con il presidente Rivlin, si recherà a Betlemme per incontrare Abu Mazen.
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