Libia: il nuovo premier e i ministri a Tripoli via mare. Ma gli islamisti reagiscono: spari nelle strade
di Roberto Bongiorni (POST SG. DOCUMENTARIO) 30 marzo 2016 Commenti (1)
Il premier libico designato Fayez al-Sarraj. (Ap)
Arrivare via terra, con un lungo convoglio? Impensabile. In aereo? Opzione scartata. Soprattutto quando il Governo ombra di Tripoli, ostile, aveva appositamente chiuso lo scalo, e raffiche di contraerea delle sue milizie echeggiavano nell’aria come un lugubre avvertimento. Accompagnato da sette membri del Consiglio di presidenza, il premier del nuovo Governo libico di unità nazionale, Fayez Sarraj, è stato costretto ad arrivare nella capitale della Libia via mare, a bordo di una fregata militare (in principio era corsa voce, poi smentita, che fosse italiane). Quasi fosse un conquistatore in un paese ostile.
Oggi pomeriggio Sarraj è così finalmente sbarcato a Tripoli, da dove il nuovo Governo vorrebbe rimettere ordine al caos libico.
Sarraj «proclama l’entrata in carica del governo di accordo nazionale», ha rilanciato in serata Al Jazeera.
«Unificare gli sforzi dei libici per contrastare Daesh», l’Isis, è stato l’appello lanciato dal premier. Sarraj ha sottolineato l’ «attaccamento alla conciliazione nazionale» e la volontà di «tener fede ai principi della rivoluzione del 17 febbraio» 2011, che portò alla caduta del regime di Muammar Gheddafi. Il premier ha poi confermato la propria fedeltà «alle istituzioni con la partecipazione di tutti i libici». Il premier ha poi confermato la propria fedeltà «alle istituzioni con la partecipazione di tutti i libici».
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