UN BELL’ABBRACCIO DA UN CARO AMICO CHE DI NOME FA ROBERTO…come si può esprimere ” gratitudine “, frutto rarissimo? chiara dice: ” grazie”.

bardelli, la maglia di lana, 2014, acrilico su tela, cm 60x60DSC02691

chiara ti manda una donna da mettere nella cassetta dei sogni :

” quella che lei avrebbe  voluto essere “

non avendo parole (spesso non ci sono parole ma solo sensazioni difficili da districare), ti mando questa che mi è venuta in mente – poco so di musica, quindi , ti devi accontentare di altre parole _

 

 

 

Sono come la pietra
nel torrente che rotola
dove corrente la porta

come il fungo di pineta
bugiardo
tra le felci nascosto

sono come l’erba del prato
che sente il sussurro del bosco
e si rode d’invidia

Sono come il ragno
che tesse la tela

come la rondine
che del ragno
la tela e la vita
con un volo spezza

Vagabondo vado
la cassetta dei sogni
sulle spalle aspettando
qualcuno che l’apra.

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3 risposte a UN BELL’ABBRACCIO DA UN CARO AMICO CHE DI NOME FA ROBERTO…come si può esprimere ” gratitudine “, frutto rarissimo? chiara dice: ” grazie”.

  1. Roberto scrive:

    grazie Chiara, questa è una cosa scritta ( a quartine disgiunte) quando avevo ,più o meno 16 anni.
    E non dire e non pensare “quella che avrei voluto essere”
    per almeno due motivi :
    noi siamo quel che siamo ora e il passato è, per l’appunto, un ricordo. E non credo, da quel che ti ho letta ,che sia stato, quando potevi, un passato “da dimenticare”
    Tant’è che lo ricordi con struggente amore.
    (forse – e dico una corbelleria ( simpatico questo vocabolo obsoleto, vero?) – perfino i tanti momenti bui, ormai sono un ricordo non inutile anche nella sofferenza.
    Lascia che la tua memoria modelli un certo passato a suo piacimento.
    Noi siamo quel che siamo ora e tu sei una donna splendida.
    Secondo motivo che sento molto mio: viviamo la nostra immortalità nei nostri figli e nei figli dei nostri figli e tu puoi vivere una buona immortalità, da quel che vedo e intuisco.
    Un abbraccio Chiara cara.

  2. Roberto scrive:

    … e quando vorrai ti manderò un altro racconto della serie del topo che forse dovrebbe intitolarsi “quel che so di lei” ma coi titoli, ultimamente sono un cane.

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