LE PERLE DI NEMO, 20 APRILE 2018 ::: IVANO DIONIGI, ” IL NUOVO UMANESIMO CHE CI SALVERA’ “

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Ivano Dionigi: ” Il nuovo umanesimo che ci salverà “ (LINK)

20
APR
2018

21:27 – NEMONEMO – ISTRUZIONE

“””… < […] La Scuola dovrà formare i cittadini digitali, come in passato ha formato i cittadini agricoli, i cittadini industriali, i cittadini elettronici. C’è un paradosso: la Scuola -l’istituzione che ha la responsabilità maggiore perché trasmette i fondamentali della conoscenza; l’unica realtà sociale pubblica dove avviene l’incontro quotidiano, reale, vero, tra coetanei e tra adulti e giovani- ebbene essa è la realtà più negletta e più tormentata, perché affetta da riformite permanente; negletta perché i Professori non hanno un adeguato riconoscimento sociale ed economico. La Scuola va protetta e aiutata. Ma c’è un compito che chiama in causa anche i ragazzi. Voi fate l’unità, la bellezza e la speranza del Paese benedettamente ricco di talenti e maledettamente incurante di essi. Questo i miei occhi hanno visto incontrando migliaia e migliaia di vostri coetanei dal profondo Sud al profondo Nord. Siate consapevoli della vostra grazia e della vostra forza, perché il tempo vi è amico: ‘Ogni mattina che si leva il sole, inzia un giorno che non ha mai vissuto nessuno‘ (Turoldo). Siate insoddisfatti, siate esigenti, siate rigorosi; vorrei dirvi siate perfetti. Osate sapere. Impegnatevi in politica. Fatelo con passione e orgoglio, non solo per affermare voi stessi; ma fatelo anche per una sorta di pietas verso di noi, che non ce l’abbiamo fatta a lasciarvi un mondo migliore >.

da Le idee, la Repubblica di Mercoledì 18 Aprile 2018

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1 risposta a LE PERLE DI NEMO, 20 APRILE 2018 ::: IVANO DIONIGI, ” IL NUOVO UMANESIMO CHE CI SALVERA’ “

  1. Donatella scrive:

    La scuola è un tema così importante che nessun partito, nella campagna elettorale, ne ha parlato. Una forza politica matura, che guardi veramente al futuro, non può esimersi, secondo me, dal parlare di scuola pubblica, non per fare l’ennesima riformina che farà solo guasti ( il preside manager, l’assenza da tutti i programmi dell’educazione civica, i libri a carico delle famiglie anche nella scuola dell’obbligo che dovrebbe essere gratuita, 500 euro dati a tutti i diciottenni a prescindere dal reddito, l’alternanza scuola-lavoro che sembra più che altro un contenitore di lavoro gratuito senza alcuna formazione, e via andare). E’ una vergogna che in un momento di così grande cambiamento la scuola pubblica rinunci di fatto a formare e ad avere in un futuro prossimo cittadini consapevoli.

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