PANE SPORCO, RIZZOLI 2018 DI VITTORIO ALBERTI, FILOSOFO — PREFAZIONE DI GIUSEPPE PIGNATONE E POSTFAZIONE DI DON LUIGI CIOTTI–VEDI LA PRESENTAZIONE VIDEO E QUELLA DELL’EDITORE

 

 

Copertina di: Pane sporco

 

  • Marchio: Rizzoli
  • Collana: Saggi
  • Prezzo: 17 €
  • Pagine: 252
  • Formato libro:
  • Tipologia: CARTONATO
  • Data di uscita: 30/01/2018
  • ISBN carta: 9788817098229

 

 

 

combattere la corruzione e la mafia con la cultura

“Noi italiani, oggi, siamo culturalmente degradati, cioè corrotti. Il linguaggio, la condotta, il pensiero, il gusto, ciò che si coagula nel termine ‘civiltà’ oggi in Italia è deteriorato, rovinato come un pane bianco caduto a terra.” Nella sua appassionata denuncia, Vittorio V. Alberti affronta alla radice la piaga originaria che consuma la società italiana e mina alle basi qualunque prospettiva di progresso civile. E la radice va ricercata proprio in una cultura che disprezza il merito, la riflessione, la ricerca della bellezza in nome di miopi interessi personali o di gruppo. È contro la cultura della mafia e della corruzione che è indispensabile battersi, come sostengono nel saggio introduttivo il procuratore della repubblica di Roma, Giuseppe Pignatone, e nella postfazione il fondatore dell’associazione Libera, don Luigi Ciotti. “La corruzione e la mafia sono simboli maledetti di questa grande corruzione culturale, sono bruttezza. Per ricucire un futuro la strada è nel passato, nel nostro patrimonio, che è bellezza. Ecco l’idea: la potenza culturale italiana per combattere la corruzione e le mafie. Il patrimonio di intelligenza e bellezza, che è il nostro valore, la nostra identità, è nostro e nessuna forza oscura può togliercelo a meno che non glielo lasciamo fare, come spesso avviene per nostra colpa.”

 

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