ANTONIO VOLTOLINI, LA PORTA DEL MARE ::: EVELINA SCHATZ, POETESSA IN LINGUA ITALIANA E RUSSA, NATA AD ODESSA, VIVE TRA MILANO E MOSCA—LIBRI PUBBLICATI NEL LINK SOTTO (EVELINASCHATZ)

 

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POESIA CIVILE
[Meditazioni – 21 giugno/ 21 settembre – 2018]

 

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EVELINA SCHATZ– è nata a Odessa e da tempo vive a Milano. Si è laureata alle Università di Mosca e di Milano in storia dell’arte. Poeta in lingua italiana e lingua russa, artista, saggista, storico e critico dell’arte, giornalista, regista, ricercatrice culturale, A partire dalla Biennale di Venezia nel 1978 ha esposto libri-oggetto, poesia visiva, re-melt e opere concettuali in Italia e all’estero… .http://www.evelinaschatz.com/

 

*
PANTELLERIA

 

a Pantelleria
vulcanico vento
in nero e capperi

a Pantelleria
impazzisce la rosa dei venti
tra preziosi moscati

a Pantelleria
di pietre sonori suoni silenti
lapidarie nere assenze

**
BENT EL RION

 

figlia dei venti

il sole bianco di Pantelleria
la perla nera del confino, Bent el Rion
tra aspre pietre oro dei moscati
terreni damascati e ignimbrite
il sole bianco in pellicola di luna
antelio nel cielo pallido luminescente
quasi latte, l’ incendio del rosso
spazzato via, tellurica eredità
anfratto del vulcano, dove i venti
si danno appuntamento a mezzanotte
cavalleresca sfida, feroce è il torneo
l’ insonnia tra suoni, echi, pianti
impigliati nel canto delle piante
acrobate e impegnate in
straordinarie performance senza
uguali: violento scontro con il vento
nelle valli, tra i monti, sui pendii
scoscesi si attorcigliano le piante
in una recita di contorsioni
barocca danza delle evasioni e così
orizzontali si stendono in un amplesso
spudorato con la terra arida e brulla
ma è l’ ardire dell’ amore a vincere
i venti, e la roccia e la siccità ed è
la pace

***
URRA’ ! URRA’ ! URANIA

 

Urrà ! Urrà ! Urania Saturnia Sultania
al vento isola, profumo di verbena salvia

Urrà ! Urrà ! Urania
libeccio ululava o levante

Urrà ! Urrà ! Mercuria
della misura impossibile controfigura

Nera perlacea avventura: — l’ isola

Di Piazzolla torbida voce, moscateo arabesco,
canta Urania, settemrina pantesca
del mistero sfumato affresco, sibillino sorriso
assorto sapiente, di quell’ altro tempo Regina.

Delle streghe, dei poeti-scienziati il Tempo
no ! non è affatto scellerato, è precisamente altro
traslato, fatto di metamorfosi – ente vertiginoso
o viceversa: è tempo della stasi, di Urania
aquarium luminoso, dell’ ‘altrità’ oasi e prassi

****
[Evelina SChatz è nata sul mare di Odessa – dal 1998 la sua vita scorre tra Milano e Mosca. Poeta bilingue, scrive in italiano e in russo. Ha pubblicato numerose raccolte di poesia.( da Rapsodia di Cossyra)]

 

 

 

 

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