CLAUDIO NERI, PSICOANALISTA::: ci permettiamo di pubblicare una piccola parte di un suo intervento per suggerire un tema di riflessione…che riguarda la nostra vita oggi– sotto, trovate il link con l’intervento completo, per chi volesse…chiara

 

 

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Claudio Neri è membro ordinario con funzioni didattiche della Società Psicoanalitica Italiana (SPI) e della International Psychoanalytic Association (IPA).

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www. spiweb.it  sito della Società Psicoanalitica Italiana

 

link della relazione completa:

https://www.spiweb.it/wp-content/uploads/2018/02/6-2-5dibattito-sull-inconscio-a-cura-di-f.-carnaroli.pdf

 

RELAZIONE di CLAUDIO NERI: “Ciò che è dietro la superficie” ha ancora qualche importanza?

 

” Avvierò il discorso con un frammento tratto da una intervista allo scrittore Don DeLillo (1997, pp. 139-140):

«La gente sembra avere bisogno di notizie di ogni genere: cattive, sensazionali, sconvolgenti. […]». «È come se vedere un tizio con una pistola, del tutto al di fuori della coreografia di un film violento, fosse la nostra ultima esperienza della natura, [degli istinti]. È strano, ma è come se [una scena di violenza] fosse tutto quello che ci è rimasto della natura, [del corpo, del nostro essere un animale tra altri animali]; ma tutto questo avviene sul nostro schermo televisivo».

«Negli anni cinquanta, le notizie erano una sorta di componente sinuosa della vita (sinuous part of life): fluivano dentro e fuori in un modo semplice (ordinary), inavvertito. Ora hanno un grande impatto, soprattutto le notizie televisive: […] gli interminabili video di rapine in banca, sparatorie, persone che vengono picchiate. Queste immagini si ripetono ed è come se […] accelerassero il tempo. […] Inducono nella gente un senso apocalittico […].» «[… Ricordo quando è stato ucciso a colpi di pistola in una strada di Miami lo stilista Gianni Versace ….]. Immediatamente le immagini sono apparse su tutti gli schermi televisivi e milioni di persone ne hanno parlato. La gente parla dell’uccisione, ma le persone non sanno veramente ciò che [l’uccisione ed il ripetersi di queste “immagini-notizie”] fa loro. Non sanno che cosa fa al modo in cui pensano, sentono ed hanno paura. Non sanno che cosa [un fatto mediatico come questo] crea in un senso più vasto. Per la verità, la gente [quando parla di un omicidio, come quello di Versace] non sa veramente di che cosa sta parlando. Non credo che lo sappiano. Forse è questa la ragione per cui alcuni di noi scrivono racconti e romanzi (fiction)».

claudio neri::: Forse, questa è anche la ragione per cui alcuni di noi fa lo psicoanalista. Una parte del nostro lavoro è fare in modo che ciò da cui il paziente è stato bombardato, quanto ha spesso semplicemente subito al lavoro o in famiglia (“le notizie”) possa essere trasformato in qualcosa che ha un senso per lui, è accompagnato da sentimenti, può essere assimilato e suscitare pensieri (“esperienze di vita”).

“Sciogliere le emozioni in narrazioni” sono utili apporti per affrontare la condizione di ipercondensazione intrusiva che caratterizza molti vissuti nella condizione post-moderna. L’espressione “sciogliere le emozioni in narrazioni” indica un approccio teorico e tecnico che dà grande importanza alla possibilità che un dato sentimento o vissuto possa essere espresso. L’importanza dell’esprimere – secondo questo approccio – è pari a quelle del comprendere e dare senso (Baruzzi, 1981). 

Sciogliere le emozioni in narrazioni – più precisamente – significa operare una trasformazione attraverso cui emozioni e vissuti troppo addensati vengono espressi in parole, scene e narrazioni.

La narrazione ha la capacità di fare emergere emozioni sino a quel momento disperse o avvertite soltanto come tensioni (Corrao, 1992; Neri 2004)-

L’emergere di emozioni e sentimenti è importante, non soltanto per una vita affettiva più piena, ma anche per uno sviluppo della capacità di capire. Le emozioni ed i sentimenti solitamente non sono considerati – al pari dei pensieri – come fattori organizzativi e di orientamento conoscitivo. Io ritengo, invece, che l’emergere e l’esprimersi di nuove forme di sentimento sia fondamentale nel processo di conoscenza che si attua in analisi. ”

( nota: il mio è uno stralcio teso a semplificare la comunicazione)

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