repubblica del 21 marzo 2017 — photogallery
E’ morto a Roma all’età di 91 anni Alfredo Reichlin, storico dirigente del Partito comunista italiano ed ex direttore dell’Unità e di “Rinascita”. Reichlin è stato una figura di spicco della sinistra ed ha accompagnato e seguito tutte le svolte che hanno portato il principale partito italiano della sinistra dal Pci al Pds, ai Ds fino al Pd. Per il Partito democratico Reichlin ha stilato il manifesto dei valori. Nato a Barletta, si trasferì da bambino a Roma, città dove combattè da partigiano con i Gap contro i nazisti e i fascisti e dove ha svolto gran parte della sua attività politica nel Dopoguerra con l’eccezione di una lunga parentesi in Puglia, da segretario regionale del partito. Lascia la moglie Roberta Carlotto con Silvia e i due figli avuti da Luciana Castellina, Lucrezia e Pietro, entrambi economisti.
Aldo Tortorella, Reichlin e Pietro Ingrao durante un incontro del gruppo parlamentare Pci alla Camera
Con Enrico Berlinguer alla Festa dell’Unità nazionale nel 1977
A una riunione della sinistra europea con Giorgio Ruffolo e Piero Fassino. Alle loro spalle, Miriam Mafai
Al tavolo della presidenza con Massimo D’Alema durante una riunione della direzione ai tempi del Pds
In piazza Monte Citorio con Antonio Bassolino (a sinistra) e Giorgio Napolitano
Con la moglie Roberta Carlotto
Con Lucio Magri
A colloquio con Bettino Craxi, allora segretario del Psi
Con Giorgio Napolitano
Con Gianni Cuperlo e Pier Luigi Bersani al convegno “Fare il Pd” nel 2013 (ansa)
Da sinistra, Nilde Iotti, Achille Occhetto, Antonio Tatò e Alfredo Reichlin (ansa)
Con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una foto del 2015 (ansa)
Con Gianni Cuperlo (ansa)
Da sinistra, Alessandro Natta, Reichlin e Pietro Ingrao a un dibattito sul tema “Democraiza politica” (ansa)
Con Pier Luigi Bersani e Bassolino in una immagine del 2009 (ansa)
Con Eugenio Scalfari, nel febbraio 2002, a un incontro tra intellettuali ed esponenti dei Ds (ansa)
Da sinistra, Lucio Magri, Alessandro Natta e Reichlin (ansa)
Tra il premier Paolo Gentiloni e il capogruppo del Pd, Luigi Zanda (ansa)
(ansa)