MASSIMO CACCIARI, IL FATTO QUOTIDIANO DEL 23 MAGGIO 2019 ::: M5S e Pd ci dicano subito che faranno per fermare Salvini–

 

IL FATTO QUOTIDIANO DEL 23 MAGGIO 2019

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giovedì 23/05/2019

M5S e Pd ci dicano subito che faranno per fermare Salvini

M5S e Pd ci dicano subito che faranno per fermare Salvini

La trasversalità ha dei limiti – e prima o poi contro di essi devi sbattere la zucca. Ogni “movimentismo” inizia con l’illusione di rappresentare il Popolo, o almeno il suo Destino o il suo Bene, ed è inesorabile che essa si dissolva non appena il “movimento” sia costretto a fare i conti con la dura realtà del governo.

Allora è il tempo delle decisioni, e le decisioni non possono accontentare tutti, per la contraddizione che non lo consente. Bisogna prender parte. E parte significa partito. E nessun partito può essere del Popolo o della Nazione. La Volontà Generale – ammesso e non concesso Rousseau c’entri qualcosa con i nostri amici pentastellati – bisogna dimenticarla.

La resa dei conti si fa ormai prossima, e non vedo quale utilità abbiano i 5Stelle a rinviarla. Anche la finzione del “contratto di governo”, come era troppo facile prevedere, ha cessato di funzionare. In fondo, quella strampalatissima idea ha una lunga storia: si tratta della leggenda di poter sostituire l’azione politica, la decisione politica, con bei programmi tecnico-amministrativi. Ecco: questi sono i punti, vedi quanto lontani siamo dal Novecento, dalle ideologie, ecc. ecc., discutiamo soltanto di cose e fatti. Che simpatici ragazzi! Purtroppo ogni azione politica finisce inesorabilmente per collocarsi in una storia, in una cultura, in una strategia, che non sono mai alla lunga riducibili al “programma”, bello o brutto che sia.

I nodi vengono al pettine: puoi patteggiare su un decimale in più o in meno di previsione sull’andamento del Pil, puoi armeggiare su un milione in più o in meno da assegnare a redditi di cittadinanza e pensioni, ma poi arriva l’esule, il profugo, l’immigrato, devi affrontare la questione dei rapporti con altri regimi, discutere i decreti sicurezza, difendere o sabotare diritti civili. E precipita il palco. Non puoi più stare con chiunque in forza della narrazione che ti sei costruito sulla fine delle ideologie. Politiche per immigrazione e integrazione non sono ideologie, un’Europa in mano alla peggiore destra non sarebbe ideologia.

Dal comodo limbo della aurea solitudine i 5Stelle sono usciti – e usciti nel modo peggiore (non certo solo per colpa loro). Da quel limbo sono stati cacciati per sempre. E ora? Protrarre l’agonica esperienza di governo con una forza che è chiaramente, al fondo, alternativa alla loro esperienza, potrà soltanto condurli a rovina.

Il Pd sembra sognarlo – e i sogni sono sempre pessimi consiglieri quando si tratta di dover essere vigili. Il crollo dei 5Stelle, oggi come oggi, non rafforzerebbe affatto un Pd che ancora è lungi dall’aver formato gruppo dirigente, strategia, ecc, bensì proprio la destra salviniana. È troppo ricordare Weimar? Sì, è troppo – ma un pensierino, per favore, fatecelo. L’Europa e l’Italia hanno bisogno dell’intesa concreta – non di giuramenti di Pontida! – tra tutte le forze che in modo diverso comprendono la necessità di un’Unione federale basata su principi di solidarietà e sussidiarietà, in grado di svolgere una politica mediterranea e di integrazione.

Da che parte vogliono stare i 5Stelle? In che prospettiva vogliono cominciare a lavorare? Sono alternativi a chi? E in che direzione intendono cercare diverse intese? Poiché ormai hanno nei fatti riconosciuto di voler governare e di non poterlo fare che alleandosi ad altri. Dopo le elezioni di domenica, volenti-nolenti, dovranno decidere. Ma già alle elezioni di domenica da che parte stanno? Non lo dovrebbero dire a voce alta e chiara? Non è forse vero che in ogni Paese il loro voto sarebbe contro gli amici di Salvini? Non è forse vero che tutto faranno nel futuro Parlamento europeo fuorché sedere in gruppo con costoro? E invece benissimo continuare in Italia, magari fino allo sfascio sul modello ellenico? Ragionate 5Stelle – e ragionate Zingaretti&C.

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