Loris Viari
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sui fatti di Genova di ieri è corretto parlare di responsabilità delle istituzioni o di irresponsabilità?
#genovameravigliosa
Loris Viari è con Giovanni Lunardon e altre 24 persone.
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Nell’esprimere solidarietà e vicinanza al giornalista Stefano Origone di Repubblica voglio approfittarne per alcune considerazioni sugli eventi di oggi a Genova.
Ho più volte prenotato “spazi elettorali” sul suolo pubblico e oltre la domanda due sono i passaggi successivi: la concessione dello spazio da parte del Comune, se non è già stato occupato e il nulla osta dopo che è stato visionato dalla questura.
L’invio in visione alla questura ovviamente è per la verifica che non sussistano eventuali problemi di ordine pubblico.
Mi riesce difficile pensare che blindare una piazza con gli alari (alte reti metalliche) dispiegare un numero consistente di agenti e funzionari vari di polizia non sollevi il legittimo dubbio che il pericolo per l’ordine pubblico c’era, era molto elevato ed è stato evidentemente volutamente ignorato.
Considerando che la soluzione ragionevole sarebbe stata l’imporre che il comizio si trasformasse in un evento al chiuso per i circa 10 sventolatori della tartaruga non sarebbe cambiato niente, ma sicuramente sarebbe cambiato molto per i genovesi che hanno attività commerciali in piazza Marsala e Corvetto o molto più semplicemente per tutti quei residenti che si sono ritrovati sequestrati o sottoposti a controllo fin dal mattino.
Forse anche il Comune, nella veste del Sindaco avrebbe fatto bene a valutare, non rispettando la delibera che lui stesso aveva votato, sulla concessione di spazi pubblici, a chi si rifà all’ideologia fascista, quale costo sarebbe gravato sulle spalle dei genovesi.
Non voglio filosofeggiare, ma credo che quanto sopra descritto e gli scontri che si sono verificati necessitino di una valutazione e una risposta da parte della politica , del sindacato e dell’associazionismo democratico.
Genova – Presidio antifascista contro la presenza di CasaPound