ALCUNE POESIE DI SI MOHAND OU MHAND 1848/1905 / solo alcune, domani quizas…

 

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https://www.academia.edu/338944/_Mi_spezzo_ma_non_mi_piego_La_poesia_di_Si_Mohand_Ou-Mhand

 

 

Vermondo Brugnatelli

«Mi spezzo ma non mi piego»

La poesia di Si Mohand ou-Mhand (1848 – 1905)

 

 

Alcune poesie di Si Mohand

Poesie d’amore e giovanili

(Questa volta comporrò una poesia)

 

Questa volta comporrò una poesia

piaccia a Dio che essa sia bella

e si diffonda nelle pianure

 

Chi l’udrà la metterà per iscritto

non se ne separerà

e chi vuole capire capirà

 

Imploro Dio che le consigli bene

Lo prego di tenerle alla larga : ho finito i quattrini

 

 

(Il nome dell’amata)

 

La mia poesia comincia con effe

seguita da una i;

prosegue poi con elle e con aleffe.

 

Quinta viene una di

continuan elle ed effe;

con l’i e l’enne il suo nome finì.

 

Quante grazie, a bizzeffe,

Che corpo, che beltà:

chi mai non l’amerà?

 

 

(La figlia del capitano Ravez)

 

Il suo seno mi ha stregato

balzando fuori dal corsetto:

fratelli, a momenti ne morivo.

 

Ha messo il rossetto alle labbra

oh, che promessa di dolcezza

ma mi ha vietato di baciarla.

 

La figlia del capitano

mi ha in suo potere

ha giurato che non mi sposerò.

 

 

(Il ruggito della leonessa come un tuono…)

 

 

Il ruggito della leonessa come un tuono

risuonò tra tutti gli At Abbas

quando le dissero che io me n’ero andato:

 

Lei, la bella dal sopracciglio arquato

i capelli fino alla vita

e i seni rossi peperoncini.

 

Indicatemi dove abita adesso

andrò a farle visita: ma

se anche non mi pensa, subito mi riconoscerà.

 

 

(Che gioia, cuore mio, che gioia)

 

Che gioia, cuore mio, che gioia

quando, piombata in mezzo alle danze,

si è chinata per togliersi l’anello alla caviglia.

 

I suoi seni son come mele

di muschio è il suo profumo

e i capelli son biondi come il mais.

 

Ourdia, stella del mattino, ma

se mi tirassi indietro sarei imperdonabile

questa notte caleranno i pantaloni.

 

 

Di’ alla ragazza dagli occhi verdi,

dal sopracciglio ben curato,

pernice rinchiusa nelle gabbie,

 

che mi ha gettato nel tormento,

con le sue ciglia aggraziate

e i seni puntati come pistole

 

quello che vorrei tanto è un caffè

da bere con lei

nella tazzina sotto la cintura…

 

 

 

 

 

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