ANSA.IT/ ISTANBUL — 9 OTTOBRE 2019 – 18,48 :: Siria: raid turchi fino a 30km da confine. Lo riferisce l’agenzia Anadolu +++ LIMES ONLINE, DANIELE SANTORO, 7 OTTOBRE 2019, L’offensiva della Turchia in Siria

La rassegna geopolitica della giornata.

a cura di Daniele SantoroFederico Petroni

ANSA.IT/ ISTANBUL — 9 OTTOBRE 2019 – 18,48

http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/mediooriente/2019/10/09/siriaraid-turchi-fino-a-30km-da-confine_f6089fa6-c991-4269-9f24-459e6c57eadb.html

 

Siria:raid turchi fino a 30km da confine

Lo riferisce l’agenzia Anadolu

 

 

(ANSA) – ISTANBUL, 9 OTT – I caccia turchi che hanno iniziato questo pomeriggio a bombardare obiettivi curdi nel nord-est della Siria hanno colpito fino a 30 km dentro il territorio siriano. Lo riferisce l’agenzia statale turca Anadolu.
    Inizialmente, l’incursione di Ankara dovrebbe spingersi oltre confine proprio a questo distanza.

 

LIMES ONLINE … NOTIZIE DEL MONDO OGGI / 7 OTTOBRE 2019

http://www.limesonline.com/notizie-mondo-oggi-7-ottobre-turchia-siria-offensiva-curdi-ritiro-usa/114614

 

 

L’offensiva della Turchia in Siria e altre notizie interessanti di oggi

Dettaglio_corridoio_curdo_2019

Dettaglio di una carta di Laura Canali del 2015.


L’OFFENSIVA TURCA IN SIRIA [di Daniele Santoro]

Il via libera concesso da Donald Trump all’offensiva della Turchia nel Nord-Est siriano perpetua il doppio gioco americano con l’ormai ex alleato anatolico. La frase chiave del comunicato emesso dalla Casa Bianca dopo la conversazione telefonica tra Erdoğan e il suo omologo statunitense attribuisce ad Ankara la responsabilità di “tutti i combattenti dello Stato Islamico catturati nell’area negli scorsi due anni”. Washington intende attirare i turchi nella trappola siriana, solleticarne gli istinti imperiali per affogarli nell’Eufrate.
Da un punto di vista interno, per Erdoğan è un successo sensazionale. Soprattutto per la narrazioneche ha preceduto l’ormai imminente inizio dell’offensiva, già battezzata “Fonte di pace” (Barış Pınarı Hareketi) dagli strateghi presidenziali, il cui obiettivo immediato è obliterare la presenza delle milizie curde del Pkk al confine turco-siriano e reinsediare nella zona di sicurezza alcune centinaia di migliaia di profughi che attualmente risiedono in Anatolia.
La dimostrazione di forza della Turchia è suscettibile di innescare uno slittamento notevole degli equilibri regionali, come dimostra il disagio manifestato dall’Iran. Sovrapponendosi alla zona d’influenza persiana, l’espansione della presenza militare turca nell’Est siriano rischia infatti di irrigidire il confronto tra Ankara e Teheran, sviluppo che serve evidentemente gli interessi americani. D’altra parte, l’intesa con gli Usa rafforza la posizione negoziale di Erdoğan nei confronti di Putin, che con l’alleato Bashar al-Asad ha ripreso nei giorni scorsi a bombardare le posizioni militari turche a Idlib.
L’esito della battaglia di Afrin, l’esasperata metodicità con cui la Turchia ha preparato l’offensiva a est dell’Eufrate e la neutralità degli Stati Uniti lasciano intendere che le Forze armate turche non avranno grosse difficoltà a occupare i territori compresi nel progetto della zona di sicurezza. L’incognita riguarda le decisioni strategiche del Pkk dopo il tradimento – inevitabile – degli americani. L’ipotesi più probabile è che le milizie curde consolidino l’intesa tattica con il regime siriano. Circostanza che incentiverebbe ulteriormente la proiezione militare turca in Siria. L’operazione a est dell’Eufrate è infatti solo un tassello della grande strategia neokemalista, i cui obiettivi finali sono i territori del Patto Nazionale: Aleppo, Mosul, Kirkuk.
Mentre gli dava luce verde in Siria, Trump ha invitato Erdoğan a Washington il mese prossimo. Quando i due Reis si vedranno alla Casa Bianca, l’operazione “Fonte di pace” sarà verosimilmente conclusa e il presidente turco avrà già iniziato l’opera di persuasione per farsi autorizzare a estendere ulteriormente i confini della Turchia verso quelli del Patto Nazionale.


 


Carta di Laura Canali

Carta di Laura Canali

 

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  1. Donatella scrive:

    La cosa più divertente, sinistramente divertente, è il titolo dell’operazione militare turca, “Fonte di Pace”. Dovremmo rivedere i nomi da dare all’invasione nazista della Polonia (” Al di là del fiume, tra gli alberi” ), allo sterminio nazista degli Ebrei ( “La prima notte di quiete”) ,alle bombe atomiche americane sul Giappone (” Via col vento”), al colpo di stato di Pinochet in Cile (” Domani è un altro giorno”). Si tratta di mettere un po’ di poesia e di creatività in queste operazioni di morte.

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