LORENZO GIARELLI:: “Uniti contro la destra, guai a stare da soli” :: INTERVISTA A JASMINE CRISTALLO, REFERENTE PER LA CALABRIA DELLE 6000 SARDINE—-IL FATTO QUOTIDIANO DEL 23 NOVEMBRE 2019

 

 

IL FATTO QUOTIDIANO DEL 23 NOVEMBRE 2019

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“Uniti contro la destra, guai a stare da soli”

“Uniti contro la destra, guai a stare da soli”

Jasmine Cristallo – Dagli striscioni alle Sardine: “Anche la Calabria non si Lega”

Ieri i balconi, oggi le Sardine, perché “la narrazione di Salvini la batti con l’ironia”. Parola di Jasmine Cristallo, attivista di Catanzaro che qualche mese fa ha promosso il movimento degli striscioni contro il leader leghista e ora è referente regionale delle Sardine-La Calabria non si Lega. Lì dove sta per iniziare la campagna per le Regionali, col centrodestra pronto a gongolare delle indecisioni dei giallorosa. Anche per questo, secondo Cristallo, servirebbe al più presto “un patto civico tra le forze che si oppongono a Salvini”.

 

Che impressione le hanno fatto le piazze delle Sardine in Emilia?

Vedere una piazza piena di giovani ti dà qualcosa in cui sperare. La cosa triste, come già avvenuto con i balconi, è che sia la società civile a dover prendere in mano le redini di questa battaglia, perché c’è un vuoto enorme nei partiti.

 

Ma sono piazze di sinistra?

Io la definisco una sinistra sommersa, nel senso che opponendosi ai sovranismi e ai razzismi è evidente che c’è un sentire di sinistra, più come categoria dello spirito che come riferimento ai partiti.

 

Le Sardine di oggi come i balconi di ieri, quindi?

Qualche mese fa era diverso perché Salvini era ministro, c’era un forte bisogno di opposizione a quegli slogan quotidiani sulla legittima difesa, sui porti chiusi e su quel delirio da “pieni poteri”.

 

Presto Salvini verrà in Calabria.

Stiamo già organizzando iniziative in tutta la Calabria, sempre con ironia e in modo pacifico.

 

Convinta che sia questa la contromisura giusta?

L’ironia è l’arma vincente, l’approccio di Salvini è da rabdomante del malcontento e noi dobbiamo fare l’opposto, non dar credito a questo megafono delle paure.

 

Ma così vi dicono che siete solo una piazza “contro”.

È un grave errore, il nostro è un grido di dolore, un enorme “ci siamo anche noi”. Siamo quelli che vivono la Calabria, gli ospedali obsoleti, le scuole malridotte, quelli che vivono una costante precarietà esistenziale. Dovrebbe esser compito dei partiti interpretare questo messaggio, che non è solo contro qualcuno.

 

Cosa deve fare la politica?

Con un atto di umiltà, ammettendo di aver fallito. In Calabria a due mesi dalle elezioni non ci sono neanche i candidati, la destra ha la strada spianata. Per questo ci vorrebbe unità, è assurda la scelta dei 5 Stelle di andare da soli.

 

Il rapporto tra piazze e partiti è decisivo: già ci si chiede chi ci sia dietro le Sardine.

 

È assurdo chiederselo di fronte a migliaia di ragazzi che si muovono. Semmai, chiedetevi chi c’è davanti, chi è in prima fila con Giulio Vita, il referente a Cosenza, o con Filippo Sorgonà a Reggio: questi giovani hanno diritto ad avere qualcuno che li rappresenti.

 

 

 

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