Palazzo Labia. Facciata sul Campo San Geremia Venezia.
Didier Descouens – Opera propria
PALAZZO LABIA SUL CANALE DI CANAREGGIO
Moroder
PALAZZO LABIA E’ LA SEDE DELLA RAI
FACEBOOK DI GIANCARLO BONOMO
LA SALA DA BALLO
BAL ORIENTAL 1951
“PALAZZO LABIA IL GIORNO DEL BAL DE BESTEGUY” . ILLUSTRAZIONE TRATTA DA “VENISE EN FÊTES” A CURA DI L. URBAN, G. ROMANELLI, F. GANDOLFI, G. HERSCHER.
CORRIERE DEL VENETO – 13 MAGGIO 2019
Venezia, il gran ballo di Palazzo Labia
Piume, maschere, paillettes. Palazzo Labia illuminato come un secolo fa. Quasi settant’anni dopo l’esclusivo «Bal Oriental» che portò in una sola notte a Venezia Salvador Dalì, Orson Welles, Winston Churchill sotto il segno di Christian Dior, Palazzo Labia sabato sera ha ospitato la festa più attesa della settimana della Biennale Arte: «The Tiepolo Ball», evento per celebrare i vent’anni di Venetian Heritage e raccogliere fondi per la salvaguardia del patrimonio veneziano, organizzato con Maison Dior e Rai Veneto e la collaborazione di Gritti Palace. Erano quasi quattrocento gli invitati, vestiti in maschera, ispirati al tema della serata, «Antonio e Cleopatra», il ciclo di affreschi realizzato da Tiepolo nel salone da ballo di palazzo Labia, ma anche allo stile di Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa di Dior e alla originalità di Giuliana Longo a cui si sono affidati molti ospiti veneziani. Nel caos di taxi è scesa regale l’attrice Tilda Swinton incorniciata da un delicato abito color cipria, con il compagno, l’artista Sandro Kopp; poco prima Monica Bellucci, arrivata avvolta da un tabarro nero con il fidanzato Nicolas Lefebvre, ex modello, scenografo, gallerista parigino; e poi l’attrice e modella Sienna Miller con il nuovo amore Lucas Zwirner, in un abito in broccato color sabbia. E ancora il principe Amin Aga Khan; l’archistar Peter Marino, John e Lavinia Elkann, il gallerista americano Larry Gagosian, lo scultore Anish Kapoor. E tantissimi imprenditori italiani e veneti. Ognuno degli invitati ha speso tra i mille e i quattromila euro per la serata. La cena al piano nobile con decorazioni a tema per ciascun tavolo – dalle cornucopie, ai tavoli in stile moresco, cinese, rocaille fino ad a un omaggio ai fondali marini – ha portato la firma dei fratelli Alajmo. Frutti di mare, crostacei e caviale come antipasto, a seguire branzino con asparagi bianchi, crema di pistacchio e basilico e un’Ile Flottante, con foglia d’oro e crema all’inglese. Un menù tutto italiano accompagnato dallo champagne Ruinart e dai vini delle tenute di Luca Marzotto. Dopo la cena — e prima dell’after dinner party con la musica del fashion-dj Graziano Della Nebbia, organizzato da Gritti Palace Hotel — l’asta con pezzi da collezione appartenenti di Edmund de Waal, sir Anish Kapoor, Vik Muniz e Georg Basilitz. Obiettivo: raccogliere fondi per il restauro della scala monumentale della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista e il recupero del dipinto del Tiepolo «Il castigo dei serpenti», alle Gallerie dell’Accademia. «Grazie alla generosità dei nostri sostenitori – ha affermato il direttore della fondazione Toto Bergamo Rossi, che ha accolto gli invitati abbigliato da Marc’Antonio – abbiamo già raccolto un milione di euro». (testo di Sara Civai, foto di Andrea Pattaro/Vision)
IL GRAN BALLO TIEPOLO
DAL FACEBOOK : RAI-TGR VENETO
NOTTE MAGICA A VENEZIA, WALL STREET JOURNAL, ITALIA
IL FATTO QUOTIDIANO DEL 16 MAGGIO 2019
Biennale di Venezia: E’ qui il party dell’arte. Attirano più le feste che le installazioni. Gara tra i collezionisti a chi paga di più
NEL LINK::
VANILLA MAGAZINE.IT
https://www.vanillamagazine.it/le-bal-oriental-il-party-piu-esclusivo-del-xx-secolo-si-svolse-nel-1951-a-venezia/
“Le Bal Oriental”: il Party più Esclusivo del XX Secolo si svolse nel 1951 a Venezia
di MATTEO RUBBOLI
Le Bal Oriental fu il titolo di un ballo in maschera che si svolse a Venezia il 3 Settembre del 1951, nella splendida cornice di Palazzo Labia da poco restaurato.
Ospitato da Charles de Beistegui, sovente definito come “Il conte di Montecristo“, alla festa parteciparono circa 1000 persone, fra cui Salvador Dalì, Christian Dior e Orson Wells.
Venezia fu assediata in quei giorni da VIP e miliardari di tutto il mondo, che ancorarono gli yacht al Lido nella speranza (!) di riuscire ad ottenere un invito per il ballo, o un qualunque modo per partecipare alla serata.
De Beistegui fu un ricchissimo nobile francese, eccentrico e dedito ai piaceri della vita. Il palazzo di Venezia non era naturalmente l’abitazione principale del milionario, che risiedeva abitualmente in una casa sugli Champs-Élysées progettata da Le Corbusier, il cui giardino sul tetto era stato disegnato da Salvador Dalì.
Il suo ballo a Palazzo Labia fu l’ultimo grande ballo svoltosi nel palazzo, e coinvolse un numero di persone immenso per circa un anno prima della serata. Oltre ai sopracitati artisti, parteciparono al ballo, fra gli altri, i Duchi di Windsor, Winston Churchill, l’Aga Khan e il Re Faruq.
Christian Dior e Salvador Dalí progettarono i propri costumi a vicenda, e la festa, ricordata spesso come “il Party del Secolo”, lanciò la carriera di Pierre Cardin, che realizzò circa 30 costumi, e anche di Nina Ricci, coinvolta nella progettazione di diversi allestimenti per la serata.
Il padrone di casa indossava un abito scarlatto e una lunga parrucca con i ricci, viaggiando sollevato su un plateau di 40 centimetri.
Le fotografie della serata, pubblicate anche su LIFE, furono scattate da Cecil Beaton, Robert Doisneau e Cornell Capa, e ci mostrano una società surreale, dove il tema principale della serata, la Venezia di fine ‘700, era stato interpretato da alcuni dei più grandi artisti e stilisti del XX Secolo.
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Sotto, un video de “Il Ballo del Secolo”: ( poco più di un minuto )
AUTORE DELL’ARTICOLO E FONDATORE DEL BLOG ” VANILLA MAGAZINE “
MATTEO RUBBOLI
SONO UN EDITORE SPECIALIZZATO NELLA DIFFUSIONE DELLA CULTURA IN FORMATO DIGITALE, FONDATORE DI VANILLA MAGAZINE. NON PORTO LA CRAVATTA O CAPI FIRMATI, E TENGO I CAPELLI CORTI PER NON DOVERLI PETTINARE. NON È COLPA MIA, MI HANNO DISEGNATO COSÌ…
E per noi, solo pizze alla Cooperativa Aurora.