JOSE’ CARRERAS — DALL’ELISIR D’AMORE DI GAETANO DONIZETTI :: DUE ARIE FAMOSE — ++ testo + trama dell’opera

 

 

Jose Carreras- 3 songs by Tosti (live) 1975 - YouTube

 

Josep Maria Carreras i Coll, noto semplicemente come José Carreras (Barcellona, 5 dicembre 1946), è un tenore spagnolo, molto apprezzato per i ruoli ricoperti specialmente nel repertorio del melodramma verdiano e pucciniano. Nel 1987, proprio al culmine della sua carriera, Carreras si ammala di leucemia e i medici reputano che le possibilità che possa guarirne siano di 1 a 10. L’artista non solo sopravvive, ma riprende la carriera di cantante, nonostante la malattia abbia dato alla voce, già usurata per la scelta sbagliata del repertorio, un grave colpo.
Nel 1988 crea una fondazione per dare supporto finanziario agli studi contro la malattia e finalizzata alla registrazione dei volontari donatori di midollo osseo. Nel 1990, centinaia di milioni di spettatori vedono da tutto il mondo i Tre Tenori in occasione del concerto che precede la finale dei mondiali di calcio a Roma. Il concerto era originariamente stato concepito per raccogliere dei fondi per la fondazione di Carreras e anche come un modo per i suoi colleghi, Domingo e Pavarotti, di salutare il ritorno dell’artista nel mondo operistico.

https://it.wikipedia.org/wiki/Jos%C3%A9_Carreras

 

 

Lascia ch'io pianga - José Carreras musica e video

 

 

foto dal suo facebook del 2012

 

 

 

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "El matí de Catalunya Ràdio Josep Carreras: 'EI Registre de Donants de Medul-la Òssia ha fe... Gò 00:00 01:01 24/04/2024 La Fundació Josep Carreras treballa incansablement per lluitar contra la leucèmia eucemia una oportunitat de vida a tots aquells que ho donar ..Mes"

FOTO DAL SUO FACEBOOK 23 APRILE 2024
https://www.facebook.com/groups/30945613611/?locale=it_IT

 

 

ARIA DI NEMORINO –   UNA FURTIVA LACRIMA – 2° atto

È cantata da Nemorino nell’ottava scena del secondo atto, quando si accorge di una lacrima spuntata dagli occhi dell’amata Adina, e capisce di essere ricambiato: la donna si mostra gelosa che il giovane attragga le ragazze del paese, che in realtà lo corteggiano solo per l’eredità appena ricevuta ( così credono ), mentre Nemorino è convinto sia merito dell'”elisir d’amore” vendutogli da Dulcamara (in realtà soltanto una bottiglia di Bordeaux).

L’aria è introdotta da un’arpa seguita poco dopo da un fagotto, che fornisce una sfumatura malinconica a tutta la melodia.

 

 

VIENNA- OPERA DI STATO, 1982

 

 

 

Testo

Una furtiva lagrima

Negli occhi suoi spuntò,

Quelle festose giovani

Invidiar sembrò.

Che più cercando io vo?

Che più cercando io vo?

M’ama, sì, m’ama, lo vedo, lo vedo!

 

Un solo istante i palpiti

Del suo bel cor sentir!

I miei sospir confondere

Per poco ai suoi sospir!

I palpiti, i palpiti sentir,

Confondere i miei

coi suoi sospir!

Cielo, si può morir…!

Di più non chiedo, non chiedo.A

Ah! Cielo, si può, si può morir…!

Di più non chiedo, non chiedo.

Si può morir…

Si può morir d’amor!

 

 

 

SAN FRANCISCO, 1975

 

Quanto è Bella, Quanto è Cara-

ATTO PRIMO, SCENA PRIMA

 

Quanto è bella, quanto è cara!

Più la vedo, e più mi piace…

Ma in quel cor non son capace

Lieve affetto ad inspirar.

Essa legge, studia, impara…

Non vi ha cosa ad essa ignota…

Io son sempre un idiota,

Io non so che sospirar.

Chi la mente mi rischiara?

Chi m’insegna a farmi amar?

 

 

 

Trama

L’azione ha luogo in un villaggio dei paesi baschi alla fine del XVIII secolo.

 

  • ATTO I

La giovane Adina se ne sta in disparte, leggendo delle vicende di Tristano e Isotta, mentre i mietitori riposano all’ombra. Intanto, l’umile contadino Nemorino la osserva da lontano, esprimendo per lei tutto il suo amore e la sua ammirazione, dolendosi della propria incapacità di conquistarla. I contadini chieno ad Adina di renderli partecipi delle sue letture; lei comincia a leggere delle peripezie di Tristano e del filtro magico che lo ha aiutato a far innamorare di sè la regina Isotta.
Mentre Nemorino sogna di trovare questo magico elisir, arriva in paese il sergente Belcore, con lo scopo di arruolare nuove leve. Belcore – anch’egli innamorato di Adina – le chiede di sposarlo; lei evita una risposta e dice di volerci pensare un po’ su. Adina espone a Nemorino la sua teoria circa l’amore: l’amore fedele e costante proprio non fa per lei…in quel mentre arriva in paese il dottor Dulcamara; egli in realtà è un truffatore che, girando di paese in paese, vende i propri miracolosi preparati medicinali. Nemorino coglie la palla al balzo e gli chiede se abbia un elisir che faccia innamorare le persone. Il ciarlatano pesca dal mucchio una bottiglia di vino bordò e gliela vende, fornendo precise istruzioni: la pozione avrà effetto dopo ventiquattro ore (il tempo utile per permettergli di fuggire indisturbato dal paese…).Nemorino beve tutta l’ “elisir” e si ubriaca. Ciò lo fa diventare disinvolto, quel tanto che basta per mostrarsi indifferente nei confronti di Adina. La giovane contadina, abituata com’è a sentirsi desiderata, prova fastidio verso Nemorino. Per ripicca decide dunque di accettare la proposta di Belcore e sposarlo quel giorno stesso, prima che lui riparta. Nemorino crede fermamente nell’elisir da lui bevuto, cerca per questo di convincere Adina a spostare la data delle nozze per permettere all’elisir di fare effetto. Adina non lo ascolta e se ne va con il sergente Belcore.

 

 

  • ATTO II

Fervono i preparativi per le nozze. Adina vuole aspettare che venga sera per celebrare le nozze, perché vuole che assista anche Nemorino, per punirlo della sua indifferenza. Intanto Nemorino vorrebbe comprare un’altra bottiglia di elisir da Dulcamara, ma non ha i soldi. Decide quindi di arruolarsi per avere la paga. Il sergente Belcore riesce così ad allontanare lo scomodo rivale. Giannetta sparge in paese la notizia che Nemorino ha ottenuto una grande eredità da un parente recentemente deceduto. Questo non lo sanno né l’interessato, né Adina, né Dulcamara: la novità fa sì che le ragazze del paese corteggino Nemorino e questi pensi sia l’effetto dell’elisir. Dulcamara resta perplesso, Adina si ingelosisce. Quando Dulcamara racconta ad Adina di aver venduto l’elisir d’amore a Nemorino, lei capisce che di essere la sua amata. Una lacrima negli occhi di Adina tradisce i suoi sentimenti; Nemorino, vedendola, capisce di essere ricambiato ( UNA FURTIVA LACRIMA ). Adina entra in possesso del contratto di arruolamento di Nemorino e glielo rende, consigliandogli di rimanere in paese. Nemorino, dopo aver tanto penato, vorrebbe una dichiarazione d’amore da lei. Quando infine dichiara di volersene andare, Adina cede e dichiara il suo amore.La scena si conclude con Belcore che se ne va, convinto di trovare altre ragazze da corteggiare, e Dulcamara trionfante e incredulo per il successo ottenuto dal suo improbabile elisir.

 

 

( qualcosa )   SU GAETANO DONIZETTI

 

 

Portrait du compositeur italien Gaetano Donizetti. (Photo by API/Gamma-Rapho via Getty Images)

 

FOTO GETTY IMAGES

 

Gaetano Domenico Maria Donizetti (Bergamo29 novembre 1797 – Bergamo8 aprile 1848) e madre tessitrice.  Fu ammesso a frequentare (18041815) le “lezioni caritatevoli” di musica tenute da Giovanni Simone (Johann Simon) MayrFrancesco Salari e Antonio Gonzales, nella scuola caritatevole di musica – dalla quale deriva l’attuale Istituto Superiore di Studi Musicali “Gaetano Donizetti” (il conservatorio di Bergamo).
Dimostrò ben presto un talento notevole, riuscendo a rimediare alla modesta qualità della voce (era necessario svolgere egregiamente il servizio di cantore per potere proseguire i corsi gratuiti) con i progressi nello studio della musica. Conobbe Vincenzo Bellini e ne scrisse alla morte la messa da requiem, che venne eseguita per la prima volta solo nel 1870 nella basilica di Santa Maria Maggiore.

DA: WIKIPEhttps://it.wikipedia.org/wiki/Gaetano_Donizetti

 

Condividi
Questa voce è stata pubblicata in GENERALE. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *