Report :: La consapevole foglia di fico, di Giulio Valesini e Cataldo Cicolella – RANIERI GUERRA, DIRETTORE GEN. AGG. OMS, chi è ? + A. MANTOVANI, IL FATTO QUOTIDIANO DI OGGI — RAIPLAY, 30 NOVEMBRE 2020 — durata : 34 minuti

 

 

Ieri sera, il programma tv di inchiesta Report, ha mostrato che il rapporto dell’Oms in cui si svela l’impreparazione dell’Italia alla pandemia da Covid-19 è stato censurato. Ranieri Guerra, coinvolto nel caso e indagato per un ruolo di responsabilità, poco dopo è stato a lungo interrogato dalle autorità. Come scrive Adnkronos, “il motivo della censura è che il rapporto metteva in imbarazzo il governo italiano e il ministro della Salute Speranza e ancor più il Direttore Aggiunto dell’Oms Ranieri Guerra. Infatti, tra le varie criticità annotate dai ricercatori, si certifica che il piano italiano di prevenzione delle pandemie era vecchissimo, del 2006. E mai aggiornato”. —

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VIDEO

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ranieri guerra

 

 

Ranieri Guerra è nato a Verona il 5 giugno 1953. Dopo il liceo classico, nel 1978 consegue la laurea con lode in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Padova. Sceglie poi di specializzarsi in Tecnica e Direzione Ospedaliera al Policlinico Universitario di Verona. Dal 1979 al 1983 consegue un Master of Science in Igiene e Sanità pubblica presso l’Università degli Studi di Milano.

 

Tra il 1982 e il 1983 trascorre un anno a Londra dove ottiene il Master in sanità pubblica nei Paesi in via di sviluppo presso la London School of Hygiene and Tropical Medicine. Guerra segue inoltre un corso avanzato per informatica sanitaria nei Paesi in via di sviluppo, tenuto dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dal Centro Nazionale di Ricerche. La volontà di mantenersi costantemente aggiornato, nel 2001, lo porta a ottenere il diploma in Igiene e Medicina Tropicale presso lo stesso istituto di Londra in cui si era precedentemente specializzato. Arricchisce poi questo percorso con una serie di conferenze organizzate dal World Bank Institute di Washington su tematiche di sanità pubblica, attraverso un approccio storico.

 

Guerra, non appena conseguita la laurea, inizia la propria carriera professionale presso il Policlinico Rossi di Verona, dove rimane per due anni. Dal 1980 al 1982 trascorre un periodo al CUAMM di Padova, lavorando in Tanzania come medico addetto ai servizi territoriali e chirurgici. Questa esperienza, insieme agli studi affrontati a Londra, lo fanno approdare nel 1983 alla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo presso il ministero degli Esteri, dove resta fino al 1989 in qualità di esperto medico.

 

Tra il ’95 e il ’96 trascorre un anno come Direttore Sanitario d’azienda presso la ASL del Friuli Occidentale e all’inizio degli anni Duemila entra a far parte del Fondo globale per l’AIDS, la tubercolosi e la malaria di Bruxelles e Ginevra come rappresentante italiano.

Dal 2005 inizia a collaborare con l’Oms, dove ricopre il ruolo di Direttore generale aggiunto per le iniziative strategiche. Tra le sue attività principali l’eradicazione della poliomielite e la salute dei migranti, in linea con le aree di studio del suo profilo accademico (Egitto, Palestina, Siria, Libano e Giordania).

Tra le altre cariche che ha ricoperto, dal 2010 al 2011, è stato Direttore dell’Ufficio per le relazioni esterne presso l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e per il biennio successivo addetto scientifico presso l’Ambasciata italiana negli Stati Uniti. Da ottobre 2013 è Direttore Generale della prevenzione sanitaria e Chief Medical Officer del Ministero della Salute.

Alla fine del 2017 è nominato direttore generale aggiunto all’OMS.

 

 

 

DA :

 

Policy Maker

1 DICEMBRE 2020

 

RICCARDO BARBIN

https://www.policymakermag.it/insider/chi-e-ranieri-guerra-vertici-oms-scandalo/

 

 

 

Coronavirus, Rezza: preoccupa la facilità di trasmissione | www.linchiestaquotidiano.it

IL PROF, GIANNI REZZA E’ DA MAGGIO 2020 DIRETTORE GENERALE DELLA PREVENZIONE DEL MINISTERO DELLA SALUTE

Rezza arriva in sostituzione di Claudio D’Amario, passato alla Direzione generale della Sanità della Regione Abruzzo, DIRETTORE GENERALE DELLA PREVENZIONE DAL FEBBRAIO 2018

 

 

 

IL FATTO QUOTIDIANO DEL 1 DICEMBRE 2020

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2020/12/01/lemail-di-mr-oms-non-suicidiamoci-adesso-blocco-tutto/6022199/#

 

 

Oms, l’email di Guerra: “Non suicidiamoci, adesso blocco tutto”Oms, l’email di Guerra: “Non suicidiamoci, adesso blocco tutto”

di Alessandro Mantovani | 1 DICEMBRE 2020

 

 

Si fa un po’ scomoda la posizione di Ranieri Guerra, direttore generale aggiunto dell’Organizzazione mondiale della sanità. Il tema è sempre il piano italiano contro l’influenza pandemica che non sarebbe mai stato aggiornato dal 2006 e il rapporto dell’Oms sulla reazione “improvvisata, caotica e creativa” del nostro sistema sanitario al nuovo coronavirus, pubblicato e fatto sparire in 24 ore nel maggio scorso.

Dove si legge appunto che il piano del 2006 era stato solo “reconfirmed in 2017”. “Devi correggere subito”, scriveva Guerra a Francesco Zambon, coordinatore dei ricercatori dell’Oms autori del dossier. Era l’11 maggio, poco prima della pubblicazione. Non andava bene la data, il 2006 appunto: bisognava aggiungere “ultimo aggiornamento dicembre 2016”. “Non fatemi casino su questo – scriveva ancora Guerra –. Stasera andiamo sui denti di Report e non possiamo essere suicidi (…) Adesso blocco tutto (…). Così non può uscire. Evitate cazzate. Grazie e scusa il tono. Ranieri”. Il testo non cambierà e sarà ritirato subito.

È stata ancora Report, ieri sera, a tornare sul tema con un nuovo servizio di Giulio Valesini e Cataldo Ciccolella sulle email di Guerra a Zambon e non solo. Dal 9 marzo Guerra è stato inviato dall’Oms a Roma a supporto del ministero della Salute.

Ma al ministero è stato direttore generale per la Prevenzione dal 2014 al 2017. Gli aggiornamenti del piano, in quegli anni, spettavano anche a lui. Secondo il perito interpellato da Report il file .pdf è sempre quello del 2006, a cambiare è solo la pagina che lo linka sul sito del ministero della Salute. Ancora nel 2020 sarebbe stato linkato un testo in cui si legge che un “primo stock farmaci” al ministero “sarà completato entro il 2006”. Quanto fossimo pronti, purtroppo, l’abbiamo visto a febbraio, anche a causa delle circolari che, su indicazione dell’Oms, indicavano come “caso sospetto” solo chi avesse avuto rapporti con la Cina.

È un “lavoro sicuramente pregevole”, concedeva Guerra a Zambon a proposito del rapporto. Ma lo invitava a riflettere sulle “questioni politiche”. Scriveva:

“Uno degli atout di Speranza è stato sempre il poter riferirsi a Oms come consapevole figlia (sic, si suppone per foglia, ndr) di fico per certe decisioni impopolari e criticate (…). Se anche Oms  si mette in veste critica non concordata con la sensibilità politica del ministro (…) non credo che facciamo un buon servizio al Paese. Ricordati che hanno appena dato 10 milioni di contributo volontario sulla fiducia e come segno di riconoscenza”.

In un’altra email in possesso di Report Guerra scriveva a Zambon: “Come sai, sto per iniziare con il ministro il percorso di riconferma parlamentare (e finanziaria) del centro di Venezia e non vorrei dover subire ritardi o contrattacchi”. Il centro di Venezia è il posto di lavoro di Zambon.

 

All’Oms, secondo Report, c’è stato uno scontro sul dossier. Una ricercatrice europea, sentita in forma anonima, aggiunge: “Ranieri Guerra ha minacciato pesantemente l’autore del rapporto: ‘O ritiri la pubblicazione o ti faccio cacciare fuori dall’Oms’”. “Non ho mai minacciato nessuno”, dice Guerra al Fatto Quotidiano, ma preferisce non entrare nel merito della vicenda e dei rapporti tra Oms e governo.

Report coinvolge anche Cristiana Salvi, responsabile della comunicazione dell’Oms Europa: “Ranieri e io – scriveva in un’altra email – abbiamo cercato di arginare le critiche che questo rapporto denuda completamente”. “Crolla così la terzietà dell’Oms”, conclude Sigfrido Ranucci, conduttore di Report

Qualche domanda se la fanno anche i magistrati di Bergamo che indagano su presunti errori e omissioni nella prima gestione della pandemia. Guerra è stato già sentito come testimone. Per Zambon e per i ricercatori suoi colleghi, l’Oms invoca invece l’immunità diplomatica per proteggere, scrive l’agenzia, “l’imparzialità e l’oggettività dell’Oms”. Il sospetto è che protegga, piuttosto, equilibri politici.

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