DUE POESIE DI BERTOLD BRECHT — DA INTERNO POESIA – 1. 19 LUGLIO 2017 — 2. 18 NOV. 2021

 

 

da :

INTERNO POESIA, 19 LUGLIO 2017

https://internopoesia.com/2017/07/19/bertolt-brecht-4/

 

 

 

 

Bertolt Brecht

 

 

 

A chi esita

 

Dici:
per noi va male. Il buio
cresce. Le forze scemano.
Dopo che si è lavorato tanti anni
noi siamo ora in una condizione
più difficile di quando
si era appena cominciato.

E il nemico ci sta innanzi
più potente che mai.
Sembra gli siano cresciute le forze. Ha preso
una apparenza invincibile.
E noi abbiamo commesso degli errori,
non si può negarlo.
Siamo sempre di meno. Le nostre
parole d’ordine sono confuse. Una parte
delle nostre parole
le ha stravolte il nemico fino a renderle
irriconoscibili.

Che cosa è errato ora, falso, di quel che abbiamo detto?
Qualcosa o tutto? Su chi
contiamo ancora? Siamo dei sopravvissuti, respinti
via dalla corrente? Resteremo indietro, senza
comprendere più nessuno e da nessuno compresi?

O contare sulla buona sorte?

Questo tu chiedi. Non aspettarti
nessuna risposta
oltre la tua.

Poesie (Einaudi, 2014), a cura di G. D. Bonino

 

 

INTERNO POESIA- 18 NOVEMBRE 2021

https://internopoesia.com/2021/11/18/bertolt-brecht-6/

 

 

Bertolt Brecht

 

 

Molti pensano che noi ci diamo da fare
nelle faccende più peregrine,
ci affatichiamo in strane imprese
per saggiare le nostre forze o per darne la prova.
Ma in realtà è più nel vero chi ci pensa
intenti semplicemente all’inevitabile:
scegliere la strada più dritta possibile, vincere
gli ostacoli del giorno, evitare i pensieri
che hanno avuto esiti cattivi, e scoprire
quelli propizi, in breve:
aprire la strada alla goccia del fiume che si apre
la strada in mezzo alla pietraia.

Poesie (Einaudi, 2014), a cura di Guido Davico Bonino

 

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2 risposte a DUE POESIE DI BERTOLD BRECHT — DA INTERNO POESIA – 1. 19 LUGLIO 2017 — 2. 18 NOV. 2021

  1. Chiara Salvini scrive:

    chiara : pensando alla nostra ” antica ” sinistra, per cui – pur vecchietti e mezzi rimbambiti – parlo di me- ci ostiniamo a spasimare ( non farlo sarebbe come fare in pezzetti di carta la nostra identità vissuta ), ma confesso che mi sono identificata totalmente nella prima poesia pubblicata. E penso addirittura che non valga solo per me.
    Ho fortunatamente trovato le seconda perché -credo-che se si fosse degnato di rispondere ad un ” tale confuso disfattista £, la risposta di Brecht sarebbe questa. Bisognerebbe ricominciare da zero, avere la forza di immettersi in uno dei tanti ” gruppi di base ” come per esempio quello di Fabrizio Barca che ha trattato così bene il problema dei fondi PNRR– rimetto qui la trasmissione per chi non l’abbia seguita:

    https://www.la7.it/otto-e-mezzo/rivedila7/meloni-nessun-rischio-sul-pnrr-otto-e-mezzo-puntata-del-03042023-03-04-2023-478978

  2. DONATELLA scrive:

    Penso che le due poesie di Brecht riflettano straordinariamente la situazione politica attuale, che vede una irresistibile ascesa della destra, sia nazionale che internazionale. A livello italiano c’è da riflettere sul fatto che la nuova Segretaria del PD è stata eletta non dagli iscritti ma dai cittadini che vogliono una sinistra più decisa nel difendere i diritti dei più deboli. Si dovrebbe forse imboccare questa strada, anche a costo che una parte degli iscritti attuali del PD si allontanino. Non si può tollerare che un partito come il PD continui a sostenere l’invio di armi in Ucraina: in questo modo si passa sopra a tutti quelli che vedono giustamente in questa guerra un conflitto tra le grandi potenze fatto però per procura in Europa. Se un partito di sinistra riprenderà con forza il tema del pacifismo ( come del resto gli altri temi fondamentali come il lavoro, la scuola, la sanità, la giustizia fiscale, ecc.) molto probabilmente si potrà risalire questa china minacciosa e dare voce a tutti quelli che hanno intravisto nella nuova Segretaria del PD una speranza per un rafforzamento della Sinistra.

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