LIMESONLINE — 30 OTTOBRE 2023
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Il pogrom in Daghestan e altre notizie interessanti
POGROM IN DAGHESTAN
Centinaia di manifestanti filopalestinesi hanno fatto irruzione nell’aeroporto di Makhačkala in Daghestan (Federazione Russa) nel tentativo di bloccare o percuotere i cittadini israeliani sopraggiunti con un regolare volo di linea da Tel Aviv.
I contestatori sono corsi sulla pista d’atterraggio e circondato il velivolo al grido di “Allahu Akhbar”, pretendendo di visionare i passaporti per dividere gli israeliani – ritenuti ebrei – dai restanti viaggiatori. Le Forze dell’ordine sono riuscite con fatica a riportare la calma.
Il pogrom (sommossa popolare verso una minoranza religiosa) ha provocato il ferimento di oltre venti persone, di cui due in gravi condizioni.
La commissaria parlamentare russa per i diritti umani Tat’jaana Moskal’kova ha esortato gli abitanti della repubblica autonoma a non soccombere alle provocazioni e a rispettare gli appelli delle autorità locali: “Gli eventi all’aeroporto di Makhačkala mirano chiaramente a incitare l’odio etnico”.
Secondo il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov, l’assalto in Daghestan sarebbe frutto di “malvage interferenze esterne”.
Per approfondire:Il Daghestan fra imam e kalashnikov
ANSA.IT — 30 OTTOBRE 2023–17.53
https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2023/10/29/assaltato-lo-scalo-in-daghestan-per-un-volo-da-israele_bd15ac25-bbe5-4880-b849-4a63851fbff6.html
Daghestan, violento assalto a un aereo proveniente da Israele: 60 arresti
Decine con bandiere palestinesi. Venti feriti, sessanta arresti. Gli Usa condannano l”attacco antisemita’ Il Cremlino parla di ‘interferenze esterne’
“Sono stati identificati più di 150 partecipanti attivi ai disordini e sessanta di loro sono stati arrestati”, ha dichiarato in un comunicato il servizio stampa del Ministero degli Interni russo precisando che due agenti sono stati ricoverati in ospedale. Negli incidenti più di 20 persone sono rimaste ferite, tra civili e poliziotti. Il Ministero della Sanità locale, riporta la Tass, ha riferito che dieci persone sono ricoverate in ospedale, di cui due in condizioni critiche, mentre altre dieci persone con ferite lievi hanno ricevuto cure mediche ambulatoriali.
VIDEO, 1.50 min.
https://vs.ansa.it/sito/video_mp4_export/m20231030090813080.mp4
Diverse centinaia di persone si radunate all’aeroporto di Makhachkala – capitale della repubblica russa a maggioranza musulmana del Daghestan – per una manifestazione di protesta contro il conflitto israelo-palestinese, che poi è degenerata in scontri, quando decine di persone hanno preso d’assalto la pista e il terminal dopo che era stato annunciato l’atterraggio di un aereo proveniente da Israele.
Drammatiche le immagini che circolano sui social e che testimoniano quella che sembra essere una vera a propria caccia all’uomo, con echi sinistri di pogrom. Nei video si sente tra le persone che hanno invaso lo scalo anche qualcuno che urla “Allah u Akbar”, mentre altre immagini mostrano decine di uomini che abbattono le barriere, cercano di controllare le auto in uscita dall’aeroporto o sfondano le porte all’interno del terminal.
A placare gli animi l’intervento delle forze speciali e della polizia, mentre le autorità lanciavano un appello a cessare gli “atti illegali”. Il personale dello scalo da parte sua ha suggerito ai manifestanti di scegliere tre persone dotate di telecamera per entrare nell’aereo e dimostrare che non c’erano ebrei nella cabina del velivolo.
vedi anche :
Comunità ebraica di Roma, ‘L’attacco in Daghestan fa impressione’.
‘Ci ricorda un capitolo terribile della storia che sembrava superato’ ha detto il presidente Victor Fadlun. ‘Abbiamo fiducia nelle istituzioni’
( continua l’articolo principale )::
Immediata la risposta da Israele, dove il ministero degli Esteri ha diffuso un comunicato nel quale sottolinea che “si aspetta che le autorità di polizia russa proteggano la sicurezza di tutti i cittadini israeliani ed ebrei ovunque essi si trovino e agiscano in maniera risoluta contro i manifestanti e contro la selvaggia istigazione diretta contro gli ebrei e gli israeliani”, aggiungendo che “l’ambasciatore israeliano in Russia Alex Ben Zvi sta lavorando con le autorità russe per assicurare la sicurezza degli israeliani e degli ebrei in quel posto”.
Anche gli Stati Uniti hanno condannato quello che hanno definito le “proteste antisemite” all’aeroporto del Daghestan. “Gli Stati Uniti condannano fermamente le proteste antisemite in Daghestan, in Russia”, ha scritto Adrienne Watson, un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca su X. Gli Usa “sostengono inequivocabilmente l’intera comunità ebraica mentre assistiamo a un aumento globale dell’antisemitismo”, ha aggiunto
Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha parlato di “video spaventosi da Makhachkala”, sottolineando che quanto accaduto in Daghestan “non è un incidente isolato, ma piuttosto fa parte della diffusa cultura russa di odio verso le altre nazioni. Nell’ultimo anno il ministro degli Esteri russo ha espresso una serie di dichiarazioni antisemite, e anche il presidente russo ha fatto insulti antisemiti”, ha aggiunto Zelensky.
L’incidente arriva in un momento di particolare tensione tra la Russia e lo Stato ebraico per la guerra a Gaza.
Nei giorni scorsi una delegazione di Hamas si è recata a Mosca per colloqui e oggi il ministero degli Esteri a Gerusalemme ha convocato l’ambasciatore russo in Israele Anatoly Viktorov per protestare, sottolineando tra l’altro di considerare “grave la mancanza di una condanna chiara da parte di Mosca dell’organizzazione terroristica Hamas e il comportamento della Russia negli organismi internazionali”.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha annunciato che il presidente russo Vladimir Putin terrà oggi un incontro con il primo ministro, il ministro degli Esteri e i responsabili delle agenzie di sicurezza per discutere “i tentativi occidentali di spaccare la società russa utilizzando gli eventi in Medio Oriente”, sottolineando che le violenze avvenute all’aeroporto di Makhachkala sono “in larga parte il risultato di interferenze esterne”, ha sottolineato Peskov, citato dalla Tass.
Il governatore del Daghestan accusa un sito ucraino
Il governatore del Daghestan, Serghei Melikov, ha affermato che l’assalto di ieri sera all’aeroporto di Makhachkala per l’arrivo di
un volo da Israele è stato provocato da un sito ucraino, ‘Mattino del Daghestan’, che cerca di fomentare violenze interetniche e interreligiose in Russia.
Melikov, citato dalla testata Meduza, ha detto che il sito è stato aperto dall’ex deputato russo Ilya Ponomarev, che ha lasciato la Russia per l’Ucraina nel 2014 ed è diventato una figura dell’opposizione al Cremlino. Il governatore ha sottolineato in particolare che negli ultimi giorni il sito ha postato false notizie sull’arrivo in Daghestan di “rifugiati da Israele”.
Ponomarev ha detto che da un anno non ha più contatti con il sito in questione.
“Nessuno sarà perdonato, ci sono foto e video e quindi nessuno potrà sfuggire alle proprie responsabilità”, ha aggiunto il governatore a proposito delle violenze di ieri. Secondo il canale Telegram Baza sono circa 1.500 le persone che hanno dato
vita ai disordini, a cui ha posto fine l’intervento di 500 agenti delle forze antisommossa. La sezione locale del Comitato investigativo russo ha aperto un’inchiesta per il reato di “disordini di massa”, punibile con condanne fino a 15 anni di reclusione.
Nessuno dei passeggeri del volo proveniente da Tel Aviv, aggiunge Meduza, risulta ferito. Secondo il canale Baza, tra di loro vi erano solo quattro cittadini israeliani e un bambino del Daghestan che era stato in Israele per sottoporsi a cure mediche. L’aeroporto di Makhachkala è stato riaperto oggi.
Il patriarca Kirill ‘Cercano di seminare discordia fra ebrei e musulmani’
Le violenze di ieri sera all’aeroporto di Makhachkala “un tentativo di seminare discordia” fra ebrei e musulmani in Russia e “non ci può essere alcuna giustificazione morale per coloro che hanno pianificato un attacco contro persone innocenti in arrivo in Daghestan”. Lo ha detto il patriarca Kirill, capo della Chiesa ortodossa russa, citato dalla Tass.
Le parole più assennate sono quelle del patriarca ortodosso Kirill. Possibile che il sentimento di rabbia verso quello che sta facendo Israele nella striscia di Gaza sia sempre considerato antisemitismo? Fino a quando la tragedia dell’Olocausto potrà coprire qualsiasi violenza e crimine da parte israeliana, suscitata anche ad arte dalla altrettanta violenza cieca delle organizzazioni terroristiche arabe?