Alberi di Rododendro attraversando la foresta in primavera a Ghandruk, villaggio in Nepal + altro sullo stesso tema

 

 

 

 

Trail through Rhododendron forests at springtime in Ghandruk village in Nepal

 

 

 

 

 

Rhododendron in bloom

un albero di Rododendro in fiore dietro una staccionata sul prato a Copake, New York, USA.

 

 

 

Rhododendrons in bloom, Lombardy, Italy

Questi sono i rododedri che abbiamo visto nelle nostre montagne tra i 1500 / e i 2000 metri in primavera

 

 

 

 

Un calabrone vola sopra una pianta di azalea alla ricerca di nettare

un calabrone vola sui fiori di rododendro

 

 

Il nome del rododendro deriva dal greco antico: rhodon significa rosa, dendron equivale ad albero, pertanto è corretto dire che il rododendro sia l’albero delle rose. Si tratta di una pianta rustica, arbustiva o strutturata ad albero, con altezza variabile dai 40 centimetri ad oltre 4 metri a seconda della specie.

Ne esistono oltre 500 tipologie differenti, numerosi ibridi e varietà, note con il nome comune di rododendro o azalea.

Un tempo queste due specie venivano considerate diverse, ma nella moderna classificazione il genere Azalea è stato abolito e tutte le specie moderne sono state attribuite al genere Rhododendron.

Nelle Alpi esistono due tipi di Rododendro :

 

  1.  Rhododendron ferrugineum

Rododendro – Rhododendron ferrugineum – Universo alpino

foto da Universo alpino

 

2. Rhododendron hirsutum.

Rhododendron hirsutum

 

 

 

testo e alcune immagini da :

di Norma Raimondo

https://www.laboratorioaltevalli.it/blog/fiori-e-piante/il-rododendro-larbusto-che-colora-le-nostre-montagne

 

 

Rhododendron ferrugineum Ericaceae Rododendro Rosa delle Alpi

Summa Gallicana

 

 

 

Rhododendron hirsutum L. - Sistema informativo sulla flora delle Alpi Carniche meridionali (Ampezzo-Sauris)

Rododendro Hirsutum

UniTS  – Alpi Carniche

 

 

 

 

Una bella foto su una strada di campagna

Oaks and Azaleas Lining Rural Road

 

 

 

TREGOTHNAN, CORNWALL: WHITE BENCH BENEATH RHODODENDRON 'RUSSELLIANUM'

TREGOTHNAN, CORNOVAGLIA, rododendri  ” Rosselliani ” circondano una panca bianca

 

 

 

Morning fog on small pond with springtime azeleas

una leggera nebbia mattutina  in un piccolo stagno  con azalee primaverili

 

 

 

REPUBBLICA GREEN/BLUE   —3 LUGLIO 2023
https://www.repubblica.it/green-and-blue/2023/07/03/news/azalea_periodo_coltivazione_e_cura-404547800/

 

Azalea: coltivazione, cura e significato

Azalea: coltivazione, cura e significato

 

Pianta sempreverde è arrivata nel nostro Paese nei primi anni del XIX secolo e si è diffusa rapidamente su tutto il territorio. Nel linguaggio floreale è associata alla mamma

La terra di origine dell’azalea è l’Asia, precisamente le zone boschive e umide di questo continente che hanno per prime accolto questa bellissima pianta appartenente al genere Rhododendron. L’azalea arrivò nel nostro paese nei primi anni del 1800 per mano di commercianti di lane inglesi che giunsero in Nord Italia e precisamente nella zona del biellese. L’azalea oggi è una pianta molto diffusa nel nostro Paese, è possibile trovarla sovente crescere spontaneamente in prossimità di corsi d’acqua in zone a riparo dalla luce diretta del sole.

Caratteristiche

L’azalea è una pianta sempreverde, la cui altezza può variare dai quaranta ai novanta centimetri; il fusto è ramificato di colore scuro e consistenza legnosa, le sue foglie sono ricoperte da una leggera lanugine e sono di forma ovale. Il fiore dell’azalea è formato da cinque a dieci petali circondati da una corolla ed i colori possono variare dal bianco al rosso fino ad arrivare a ibridi di colore lilla o azzurro. L’azalea è una pianta ricca di nettare ma attenzione non tutti i suoi ibridi possono vantare di possedere all’interno della corolla mieli non tossici, esistono infatti alcuni tipi di azalee velenose per l’appunto. Non tutti i tipi di azalea sono adatti alla vita all’aperto, esattamente come tanti altri tipi mal tollerano la messa in vaso. Occorre dunque distinguere questa pianta in due macro tipologie: l’azalea da interno detta anche “indica” e l’azalea da esterno o da giardino detta “japonica”.

 

Azalea Indica

L’azalea indica ha fusti sottili e ramificati. Essendo una pianta da interno non supera mai i cinquanta centimetri di altezza e in generale si espande a mo’ di cespuglio. La fioritura dell’azalea indica inizia a primavera con tanti piccoli fiorellini a forma di imbuto che la ricoprono completamente. I vari tipi di ibridi ottenuti dalla specie indica, hanno portato alla creazione di piante che fioriscono tutto l’anno; passeggiando in un vivaio sarà  possibile scegliere proprio una pianta da interno fiorita da regalare ad una persona cara.

Azalea Japonica

Questo tipo di azalea ha una crescita piuttosto rapida e un’estensione che può raggiungere anche i tre metri. La collocazione in un luogo ombreggiato e al riparo dal vento assicurerà la riuscita da una fioritura maestosa. Come tutte le azalee è una pianta che necessita di un terreno acido e di acqua povera di calcare.

Significato

L’azalea nel linguaggio floreale evoca la figura femminile per accellenza alla quale siamo più legati in assoluto: la mamma. L’azalea infatti richiama le doti della femminilità e della temperanza che in effetti si identificano per un essere umano nella figura materna. Tuttavia le azalee che si differenziano per il colore richiamano altri significati: l’azalea rossa ad esempio simboleggia la vendetta mentre quella gialla la falsità. È invece l’azalea classica il fiore che è stato scelto dalle associazioni che si occupano di raccogliere fondi per la ricerca contro il cancro e la leucemia. A simboleggiare questa ricorrenza si è scelta la data del 14 maggio di ogni anno, in cui è possibile in cambio di un’offerta economica, regalare l’azalea in segno di solidarietà a sostegno di questa nobile causa.

Coltivazione dell’Azalea

Ogni volta che parliamo della coltivazione di una pianta dobbiamo essere a conoscenza della resistenza di quella determinata specie al sole o al vento, poiché una volta messa a dimora non è consigliabile spostarla nel breve periodo. Nel caso dell’azalea vi suggeriamo di scegliere un luogo a mezz’ombra e al riparo dal vento. È una pianta che resiste a temperature che vanno dai -10 gradi ai 20, tuttavia in inverno potendo spostarla in una serra sicuramente le farete cosa gradita. Le azalee non vanno piantate molto in profondità perché hanno le radici piuttosto superficiali. Il momento migliore per la messa a dimora dell’azalea sia in giardino che in vaso è la primavera.

Quale terriccio utilizzare

Una delle cause di morte di questa pianta è la messa a dimora in terreno non adatto al suo processo di assorbimento delle sostanze nutritive. L’azalea necessita di un terreno a pH tendenzialmente acido che si aggiri tra 5-6, sono infatti classificate come piante acidofile. L’azalea inoltre, cresce rigogliosa in terreni ricchi di sostanze organiche e privi di ristagni idrici.

Cura

Una volta piantata l’azalea, le irrigazioni dovranno essere molto frequenti per far radicare la pianta, successivamente, soprattutto durante autunno/inverno bisognerà monitorare la condizione del suolo che non dovrà mai subire dei ristagni idrici causa certa della morte della pianta. Dunque nella stagione fredda si consiglia di diradare le irrigazioni.

Come tenerla d’inverno

L’azalea ha una buona resistenza al freddo, ma in zone dove le temperature sono piuttosto ostili, è consigliabile posizionarla in un luogo riparato, come ad esempio una serra o un androne condominiale o direttamente in casa facendo attenzione sempre a non esporla al sole diretto o a fonti di calore.

Fioritura

L’azalea fiorisce nel periodo compreso tra la primavera e l’autunno inoltrato.

Coltivazione dell’azalea in vaso

Qualora si decida di coltivare l’azalea in vaso, si consiglia l’utilizzo di un vaso in argilla che sia abbastanza capiente per permettere alle radici di svilupparsi in maniera sana. Sarà bene nebulizzare sia il terriccio che le foglie poiché questa pianta ama l’umidità. Non dimentichiamoci anche per la coltura in vaso, di utilizzare un terriccio adatto per le piante acidofile e di aggiungere un po’ di ghiaia per scoraggiare il ristagno dell’acqua di irrigazione.

Malattie e parassiti

Il ristagno idrico è la prima causa di deperimento di questa pianta, le radici infatti non potendo assorbire l’acqua in eccesso col tempo possono marcire rendendo bersaglio facile l’accatto del fungo Exobasadium rhododendri.

 

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