ELISA BUSON, Nelle stelle la soluzione all’enigma dei simboli assiri. Incisi sui templi, immortalavano il nome del re in cielo — ANSA.IT — 22  MAGGIO 2024 — 12.02

 

 

ANSA.IT — 22  MAGGIO 2024 — 12.02
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Uno studioso inglese risolve un mistero archeologico risalente a 2.700 anni fa » Scienze Notizie

DA : Scienze Notizie 

Nelle stelle la soluzione all’enigma dei simboli assiri.

Incisi sui templi, immortalavano il nome del re in cielo

Uno studioso inglese risolve un mistero archeologico risalente a 2.700 anni fa » Scienze Notizie

di Elisa Buson

 

I simboli dell’aquila e del toro nei disegni dell’archeologo francese Victor Place (fonte: New York Public Library) –

 

Leone, aquila, toro, fico e aratro: i cinque simboli inscritti sui templi dell’antica città assira di Dur-Sarrukin (l’attuale Khorsabad in Iraq) rappresentavano cinque costellazioni che servivano a riprodurre il suono del nome del re Sargon II, rendendolo così immortale fra le stelle.

 

 

Martin Worthington | Trinity College Dublin - Academia.edu
Assiriologo Martin Worthington
del Trinity College di Dublino.

foto The Irish Times

 

A risolvere l’enigma, a 2.700 anni di distanza, è uno studio pubblicato su Bulletin of the American Society of Overseas Research dall’assiriologo Martin Worthington del Trinity College di Dublino.

La sua interpretazione potrebbe imprimere una svolta nel dibattito scientifico che si è aperto alla fine del XIX secolo, quando i cinque simboli sono stati resi noti al grande pubblico moderno attraverso i disegni fatti dai francesi impegnati negli scavi in Medio Oriente.

Dal confronto con i geroglifici egizi si era intuito che potessero essere un riferimento al sovrano, anche se non era chiaro in che modo lo rappresentassero.

Worthington sostiene che i cinque simboli letti nella giusta sequenza contengono i suoni che compongono il nome assiro del sovrano Sargon, che regnò dal 721 al 704 a.C. Lo stesso varrebbe anche per la versione più corta trovata in alcuni siti archeologici, con solo tre simboli (leone, fico, aratro). Inoltre, sempre secondo lo studioso, i simboli possono essere interpretati anche come costellazioni (alcune ancora oggi visibili, altre non più) associate alle divinità Anu ed Enlil.

Il leone rappresenta la costellazione Leone e l’aquila rappresenta quella l’Aquila. Da parte sua, il fico sostituisce la costellazione della “Mascella”, che oggi non abbiamo più, sulla base del fatto che in assiro “albero” suona simile a “mascella”.

“L’effetto – spiega l’assiriologo – è quello di collocare il nome di Sargon nei cieli per tutta l’eternità, un modo intelligente per rendere immortale il nome del re, e, naturalmente, l’idea di individui grandiosi che scrivono il loro nome sugli edifici non è esclusiva dell’antica Assiria.”.

 

Nessuna prova, ma nessun dubbio

Non posso dimostrare la mia teoria, ma il fatto che funzioni sia per la sequenza di cinque simboli che per quella di tre simboli, e che i simboli possano anche essere intesi come costellazioni culturalmente appropriate, mi sembra molto suggestivo. Le probabilità che tutto sia una coincidenza sono – scusate il gioco di parole – astronomiche“, ha spiegato. Risolvere enigmi è una parte particolarmente divertente“, sottolinea Worthington, “ma gli studi sulla Mesopotamia in generale hanno l’obiettivo più ampio di comprendere la complessità e la diversità di gran parte delle società umane e delle conquiste culturali“.

 

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Uno studioso inglese risolve un mistero archeologico risalente a 2.700 anni fa

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1 risposta a ELISA BUSON, Nelle stelle la soluzione all’enigma dei simboli assiri. Incisi sui templi, immortalavano il nome del re in cielo — ANSA.IT — 22  MAGGIO 2024 — 12.02

  1. DONATELLA scrive:

    Affascinante questa scoperta, tra il mistero e il disvelamento.

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