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Massacro di delfini alle isole Faroe: uccisi oltre 1500 esemplari, la mattanza per la tradizionale caccia Grindadrap
IL FATTO QUOTIDIANO DEL 15 SETTEMBRE 2021
La parola faroese Grindadráp viene spesso tradotta come caccia alle balene, pur trattandosi generalmente di caccia a vari generi di delfini. Questa è infatti una delle più grandi risorse economiche del XX secolo delle isole Fær Øer, arcipelago situato nell’Oceano Atlantico appartenente alla Danimarca-
https://it.wikipedia.org/wiki/Grindadr%C3%A1p
ANSA.IT — 15 SETTEMBRE 2021 — 12.09
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FOTO CORRIERE
Mattanza di delfini alle isole Faroe, shock e rabbia.
Massacrati 1.500 animali nella tradizionale caccia Grindadrap
Un post tratto dal profilo Twitter di Seashepherd
Orrore e rabbia alle isole Faroe dove domenica scorsa sono stati massacrati oltre 1.500 delfini nella tradizionale caccia che da secoli si svolge nel Paese. Le terribili immagini che mostrano i cadaveri dei mammiferi sulla battigia di Skalabotnur a Eysturoy, e il mare color rosso sangue hanno fatto il giro dei social media scatenando l’ira degli ambientalisti ma anche di alcune organizzazioni che partecipano all’evento.
La Grindadrap, così si chiama la pratica barbarica, consiste nel trascinare i mammiferi, soprattutto balene, a riva e poi massacrarli con dei coltelli. Ogni anno, riporta la Bbc, vengono sgozzate circa 600 balene e 35-40 delfini. Il massacro di domenica è senza precedenti. Nel 1940 ne furono uccisi 1200. “E’ stato un grande errore”, ha ammesso il presidente dell’Associazione balenieri delle isole, Olavur Sjurdarberg. Secondo i media locali, la reazione della popolazione è stata “di smarrimento e shock a causa del numero straordinariamente grande” di delfini uccisi. Tuttavia un sondaggio effettuato dalla tv pubblica Kringvarp Foroya ha rivelato che mentre il 50% delle persone è contraria alla caccia dei delfini, l’80% è favorevole a quella delle balene.
IL FATTO QUOTIDIANO DEL 2020 — MA SPIEGA UN PO’ DI PIU’
Mattanza di cetacei alle isole Faroe, la denuncia: “È un massacro, uccisi oltre 252 balene e 35 delfini in pochi giorni”
Nonostante una pandemia globale, gli psicopatici assetati di sangue nelle Isole Faroe danesi continuano le loro spietate uccisioni in serie”, ha scritto il capitano dell’ong sea Shepherd su Facebook
di F. Q. | 23 LUGLIO 2020
“Un massacro ritualizzato“. Così il capitano Paul Watson, fondatore e presidente dell’ong Sea Shepherd che da anni si occupa della difesa e della conservazione delle risorse e della fauna marina, definisce quanto sta accadendo in questi giorni nelle isole Faroe danesi, dove è ripartita la Grindadrap, la tradizionale battuta di caccia con cui ogni anno avviene una strage di balene e delfini. Una mattanza in piena regola: solo negli ultimi giorni sono stati uccisi oltre 252 balene pilota a pinne lunghe e 35 delfini bianchi dell’Atlantico a Hvalba, un piccolo comune delle isole. E questi dati sarebbero solo parziali, come spiega il leader di Sea Shepherd, che è impegnata nella lotta all’usanza delle Faroe dal 1983.
Oltretutto, la Grindadrap, che si può tradurre letteralmente come “uccisione della balena”, prevede una pratica molto crudele nei confronti di questi poveri animali indifesi, già a rischio estinzione: balene e delfini vengono infatti spinti verso la costa, dove l’acqua è più bassa, e una volta spiaggiati, vengono infilzati e predati dall’uomo. Tanto da tingere l’oceano di rosso con il loro sangue.
“Nonostante una pandemia globale, gli psicopatici assetati di sangue nelle Isole Faroe danesi continuano le loro spietate uccisioni in serie – denuncia Watson su Facebook -. Con il mondo sull’orlo del collasso ecologico, combattendo una pandemia globale e affrontando un futuro incerto a causa di cambiamenti climatici imprevedibili, gli ignoranti e gli arroganti in questo territorio danese non stanno lasciando che le realtà ecologiche rovinino la loro orribile ossessione per l’omicidio sadico”.
PAUL WATSON — FOTO DAL SUO TWITTER::
Paul Watson è un attivista e ambientalista canadese, fondatore e presidente di Sea Shepherd Conservation Society, un’organizzazione dedita alla difesa e alla conservazione delle risorse e della fauna marina. Il comandante Watson ha preso parte ad una protesta del Sierra Club contro i test nucleari nel 1969. È stato uno dei soci fondatori di Greenpeace, inizialmente come skipper, e più tardi è divenuto un membro del consiglio.
LEGGI DI PIU’:
https://it.wikipedia.org/wiki/Paul_Watson_(ambientalista)
Captain Paul Watson (@CaptPaulWatson)
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Quella della strage dei delfini è un’immagine crudele e terribile. Meno male che non è passata sotto silenzio.