2 agosto :: ” PORRAJAMOS ” ” SAMUDARIPEN ” — termine per indicare l’uccisione del popolo Romanì: furono uccise 500.000 persone nel periodo fascista e nazista

 

 

 

 

 

 

 

Genocidio rom. Le chiese europee denunciano: la discriminazione contro le minoranze nomadi continua - FarodiRoma

 

PORRAJMOS

(pronuncia italiana: poràimos, traducibile come “grande divoramento” o “devastazione”) è il termine con cui da diversi decenni viene indicato lo sterminio delle popolazioni romaní (Rom, Sinti, Manush, Kalé e altre con diverse autodenominazioni) perpetrato da parte della Germania nazista e dai paesi dell’Asse durante la seconda guerra mondiale. Si stima che tale eccidio provocò la morte di 500 000 di essi.
Il termine, diffuso inizialmente da Ian Hancock, uno dei massimi studiosi del genocidio, oggi viene anche messo in discussione dalle stesse comunità romanì, perché da molti considerato inadeguato. Viene sempre più utilizzato il termine Samudaripen (Samudaripen = sa+mudaripen = tutti+uccisione = uccisione di tutti = sterminio, genocidio) ritenuto più appropriato.

https://it.wikipedia.org/wiki/Porrajmos

 

 

LINK IMPORTANTE 

http://porrajmos.it/?lang=it

Memors. Il primo museo virtuale del Porrajmos in Italia. La persecuzione dei Rom e dei Sinti nel periodo fascista.

 

Il Porrajmos in Italia indica la persecuzione subita dalle minoranze linguistiche sinte e rom durante il fascismo. Gli studi su questa pagina di storia italiana risalgono appena all’ultimo decennio ed il progetto Memors è la prima ricerca organica su questa tematica. A partire dagli Anni Venti, la politica fascista si è progressivamente radicalizzata delineando quattro periodi di riferimento: 1922-1938: i respingimenti e l’allontanamento forzato di rom e sinti stranieri (o presunti tali) dal territorio italiano; 1938-1940: gli ordini di pulizia etnica ai danni di tutti i sinti e rom presenti nelle regioni di confine ed il loro confino in Sardegna; 1940-1943: l’ordine di arresto di tutti i rom e sinti (di cittadinanza straniera o italiana) e la creazione di specifici campi di concentramento fascisti a loro riservati sul territorio italiano; 1943-1945: l’arresto di sinti e rom (di cittadinanza straniera o italiana) da parte della Repubblica Sociale Italiana e la deportazione verso i campi di concentramento nazisti. L’intero percorso verso la persecuzione di rom e sinti in Italia è stato supportato dagli studi di docenti universitari, tra i quali Guido Landra, che elaborarono e diffusero i concetti relativi alla pericolosità razziale di queste minoranze linguistiche.

 

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1 risposta a 2 agosto :: ” PORRAJAMOS ” ” SAMUDARIPEN ” — termine per indicare l’uccisione del popolo Romanì: furono uccise 500.000 persone nel periodo fascista e nazista

  1. DONATELLA scrive:

    Per decenni il genocidio dei Rom è stato pressoché ignorato, così come si tende ancora ad ignorare la loro cultura.

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