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Lo sai: debbo riperderti e non posso.
Come un tiro aggiustato mi sommuove
ogni opera, ogni grido e anche lo spiro
salino che straripa
dai moli e fa l’oscura primavera
di Sottoripa.
Paese di ferrame e alberature
a selva nella polvere del vespro.
Un ronzìo lungo viene dall’aperto,
strazia com’unghia i vetri. Cerco il segno
smarrito, il pegno solo ch’ebbi in grazia
da te.
E l’inferno è certo.
(Eugenio Montale, Le occasioni—II Mottetti–Mondadori, Meridiani p.139)
chiara: di mio direi che il verso scelto da Nemo:
Cerco il segno
smarrito, il pegno solo ch’ebbi in grazia
da te.
E l’inferno è certo.
e, soprattutto, citandolo isolato, l’effetto sulla nostra sensibilità è più profondo
Mi direte voi…che ottenebrate la mia cartella di posta! .O la cartella è solo quella delle nostre elementari?