BASILICA DI SAN MARCO EVANGELISTI A ROMA AL CAMPIDOGLIO

 

 

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LA BASILICA VISTA DA PALAZZO VENEZIA

 

 

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ATRIO

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PORTICO

 

 

Madama Lucrezia è una delle statue parlanti di Roma, ed è collocata a sinistra dell’ingresso alla basilica. In origine era forse una statua della dea Isis, il cui tempio era edificato non lontano da piazza Venezia.–LalupaOpera propria

 

 

Dedicata a san Marco evangelista, fu costruita nel 336 da papa Marco e ricostruita nell’ 833 da papa Gregorio IV; la basilica mostra la decorazione barocca dovuta ai restauri del XVII e XVIII secolo.

La facciata della chiesa costituita da una loggia per le benedizioni simile a quelle che avevano anche San Pietro e San Paolo, fu costruita nel 1466: è tradizionalmente attribuita a Leon Battista Alberti, anche se la storiografia recente generalmente accetta l’attribuzione al suo seguace Francesco del Borgo La loggia venne costruita e decorata con marmi sottratti al Colosseo e al Teatro di Marcello e a queste costruzioni si conforma.

L’interno, sebbene di chiara impostazione barocca, mantiene alcuni notevoli elementi di epoche differenti, a testimonianza della millenaria storia della basilica:

Il mosaico dell’Abside della Basilica di S. Marco risale al tempo di papa Gregorio IV (828-844)

*San Marco: mosaico absidale di Gregorio IV (ca.833 d.C.)

 

Il mosaico della Basilica di S. Marco rispecchia i caratteri dell’arte di Bisanzio, arte che vede la sua prima età aurea con l’Impero di Giustiniano (527-565) d.C., caratterizzata dalla formazione di un nuovo gusto. Erede della civiltà ellenistico-romana diviene a sua volta fonte di ispirazione per tutto l’Occidente. Elementi principali sono: l’interpretazione simbolica dello spazio, indifferente alla visione ottica; l’impostazione frontale delle figure che appaiono smaterializzate; l’impiego di materie preziose: oro, argento, cristalli, pietre colorate, marmi, madreperle. Questi caratteri rimandano alla filosofia di Plotino (205-270), il quale nelle sue Enneadi giustifica una visione della natura che indirizzandosi “all’occhio interiore” dello spettatore pretende che le cose materiali divengano trasparenti all’occhio dello spirito.
La tecnica musiva consiste nel commettere, su una superficie (pavimento, parete), schegge di varia forma (opus sectile) o piccoli dadi (tessere) di pietra, marmo, pasta vitrea, disposti secondo un disegno. Talvolta la disposizione delle tessere seguiva in andamento ondulato (opus vermiculatum).

Già in uso in Babilonia, in Egitto, in Grecia, il mosaico incontrò grande favore a Roma, e per il carattere astratto, simbolico che dà alla figurazione, fu particolarmente adatto allo spirito dell’arte bizantina.

 

http://www.sanmarcoevangelista.it/index.php/arte-e-storia/visita/il-mosaico

 

L’Organo della Basilica è stato costruito nel 1936 dalla ditta Tamburini di Crema, allora e per molti decenni a venire una tra le maggiori e più quotate ditte organarie italiane. Situato sopra il portale d’entrata, è diviso in tre corpi che si integrano nell’architettura originale della chiesa. E’ un classico organo corale di scuola italiana, che non sfigura affatto con le pagine concertistiche dei grandi classici italiani ed europei.

http://www.sanmarcoevangelista.it/index.php/arte-e-storia/visita/l-organo

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2 risposte a BASILICA DI SAN MARCO EVANGELISTI A ROMA AL CAMPIDOGLIO

  1. Donatella scrive:

    Nel portico della Basilica c’è una lastra di marmo,inserita nell’intonaco, con inciso il nome della moglie di Alessandro VI, madre di Cesare Borgia.

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