ANSA.IT — 16 FEBBRAIO 2019 — ” In fiamme baracche S.Ferdinando,un morto — La vittima sarebbe un 35enne senegalese. Rogo spento “

 

ANSA.IT  — 16 FEBBRAIO 2019

http://www.ansa.it/calabria/notizie/2019/02/16/in-fiamme-baracche-s.ferdinandoun-morto_888c79be-0f4e-4037-81a3-90b3f568d2e4.html

 

In fiamme baracche S.Ferdinando,un morto

La vittima sarebbe un 35enne senegalese. Rogo spento

 

Incendio in baraccopoli S. Ferdinando, una vittima © ANSA

 

ANSA) – GIOIA TAURO (REGGIO CALABRIA), 16 FEB – Un incendio è divampato la notte scorsa nella baraccopoli di San Ferdinando (Reggio Calabria) ed ha provocato una vittima: potrebbe essere un 35enne di nazionalità senegalese. Le operazione per la sua identificazione sono in corso. Nel rogo sono state distrutte una ventina di baracche. Le fiamme potrebbero essere scaturite da uno dei tanti fuochi accesi dai migranti per riscaldarsi: una scintilla avrebbe provocato le fiamme che poi si sono rapidamente propagate tra le abitazioni di fortuna fatte di materiale infiammabile come legno e plastica.

 

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2 risposte a ANSA.IT — 16 FEBBRAIO 2019 — ” In fiamme baracche S.Ferdinando,un morto — La vittima sarebbe un 35enne senegalese. Rogo spento “

  1. Domenico Mattia Testa scrive:

    Un altro migrante muore per un incendio in una baraccopoli,vittima della nostra indifferenza.Mentre da noi le case sfitte,inabitate,abbandonate non si contano migliaia di migranti sono costretti a vivere in condizioni disumane in” alloggi” improvvisati,privi di tutto e pericolosi.Manca una vera politica di accoglienza,altrimenti episodi tragici,come quello di San Ferdinando,(Reggio Calabria) non si verificherebbero.Non si fa accoglienza ed integrazione quando non si garantisce anzitutto il diritto ad un alloggio dignitoso.Le amministrazioni locali con opportune sovvenzioni statali,se volessero, potrebbero fare molto per trovare una vera casa a chi ha impellente bisogno censendo tutti gli appartamenti inutilizzati,creando varie forme di agevolazioni,contattando i rispettivi proprietari interessati ad affittarli e/o venderli.Mi pare che i comuni e lo Stato non abbiano una vera politica affinchè i migranti si trovino a vivere in vere case,come tutti gli altri cittadini.La morte del trentacinquenne senegalese è un ulteriore atto d’accusa verso noi tutti ed in primo luogo per il governo,preoccupato -si fa per dire-solo degli italiani…..

  2. roberto rododendro scrive:

    Domenico Maria Testa benvenuto nel mondo di chi ha una vocina così sottile che non sa farsi sentire. E’ frustrante sapere che tante cose si potrebbero fare. Sono lì a portata di mano. ma nulla si muove.
    Ad esempio: hanno fatto una legge sui caporalati che, di per se stessa, dovrebbe ridurre queste baraccopoli, nate anche per concentrare mano d’opera ( schiavi) in un solo luogo a portata di mano.
    Abbiamo paesi che muoiono, che chiedono solo di essere ripopolati.
    A sentire Tv e giornali ( e in questo caso non dubito) anche i lavori non mancano, purtroppo pare che, per noi italiani siano diventati faticosi ed umilianti.
    Così si muore a venti o trent’anni solo perchè nati dall’altra parte del Mediterraneo … e prima di morire , magari, torturati, umiliati e offesi oltre che oggetto di politiche crudeli e vigliacche.

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