16 febbraio 2013 ore 09:19 BEBE, SIEMPRE ME QUEDARA’ (“Sempre mi resterai”), testo e traduzione….adesso, quattro ore e vinticinque, il tempo esatto, per avere un culo quadrato perfetto che ha forma anche ogni ricordo di una forma circolare possibile nell’universo….me ne vado, miei cari, ginnastica passeggiata…tutte cose per mentenersi vivi e basta…visitatemi per favore…”senza un accoglimento”, anche non benevolo (ma il vostro sia benevolo), uno non esiste! Letterale, pensateci!

 

È come dire che gli angoli delle
mie ossa vanno in mille pezzi
che sono caduti gli schemi dalla mia vita
adesso che tutto era perfetto.
e c’è di più di questo, mi hai bevuto il cervello
e mi dicevano del peso di questo mio corpicino
che si è trasformato in fiume
di questo mio corpicino
che si è trasformato in fiume

mi costa fatica aprire gli occhi
e lo faccio a poco a poco
non sia mai che ti trovi ancora vicino
custodisco il tuo ricordo
come il miglior segreto
perché fu dolce averti dentro

c’è un pò di luce in questa oscurità
a darmi la calma
il tempo tutto calma, la tempesta e la calma
il tempo tutto calma, la tempesta e la calma

sempre mi rimarrà la voce dolce del mare
ritornare a respirare la pioggia che cadrà
sopra questo corpo e bagnerà il fiore che cresce in me
e tornerò a ridere e ogni giorno penserò di nuovo a te
penserò alla voce dolce del mare
al ritornare a respirare la pioggia che cadrà
sopra questo corpo e bagnerà il fiore che cresce in me
e tornerò a ridere e ogni giorno penserò di nuovo a te

è come dire che gli angoli delle
mie ossa vanno in mille pezzi
che sono caduti gli schemi dalla mia vita
adesso che tutto era perfetto.
e c’è di più di questo, mi hai bevuto il cervello
e mi dicevano del peso di questo mio corpicino
che si è trasformato in fiume
di questo mio corpicino
che si è trasformato in fiume

sempre mi rimarrà la voce dolce del mare
ritornare a respirare la pioggia che cadrà
sopra questo corpo e bagnerà il fiore che cresce in me
e tornerò a ridere e ogni giorno penserò di nuovo a te
penserò alla voce dolce del mare
al ritornare a respirare la pioggia che cadrà
sopra questo corpo e bagnerà il fiore che cresce in me
e tornerò a ridere e ogni giorno penserò di nuovo a te

 

Cómo decir que me parte en mil
las esquinitas de mis huesos,
que han caído los esquemas de mi vida
ahora que todo era perfecto.
Y algo más que eso,
me sorbiste el seso y me decían del peso
de este cuerpecito mío
que se ha convertío en río.
de este cuerpecito mío
que se ha convertío en río.

Me cuesta abrir los ojos
y lo hago poco a poco,
no sea que aún te encuentre cerca.
Me guardo tu recuerdo
como el mejor secreto,
que dulce fue tenerte dentro.

Hay un trozo de luz
en esta oscuridad
para prestarme calma.
El tiempo todo calma,
la tempestad y la calma,
el tiempo todo calma,
la tempestad y la calma.

Siempre me quedará
la voz suave del mar,
volver a respirar la lluvia que caerá
sobre este cuerpo y mojará
la flor que crece en mi,
y volver a reír
y cada día un instante volver a pensar en ti.
En la voz suave del mar,
en volver a respirar la lluvia que caerá
sobre este cuerpo y mojará
la flor que crece en mi,
y volver a reír
y cada día un instante volver a pensar en ti.

Cómo decir que me parte en mil
las esquinitas de mis huesos,
que han caído los esquemas de mi vida
ahora que todo era perfecto.
Y algo más que eso,
me sorbiste el seso y me decían del peso
de este cuerpecito mío
que se ha convertío en río.
de este cuerpecito mío
que se ha convertío en río.

Siempre me quedará
la voz suave del mar,
volver a respirar la lluvia que caerá
sobre este cuerpo y mojará
la flor que crece en mi,
y volver a reír
y cada día un instante volver a pensar en ti.
En la voz suave del mar,
en volver a respirar la lluvia que caerá
sobre este cuerpo y mojará
la flor que crece en mi,
y volver a reír
y cada día un instante volver a pensar en ti.

Condividi
Questa voce è stata pubblicata in GENERALE. Contrassegna il permalink.

4 risposte a 16 febbraio 2013 ore 09:19 BEBE, SIEMPRE ME QUEDARA’ (“Sempre mi resterai”), testo e traduzione….adesso, quattro ore e vinticinque, il tempo esatto, per avere un culo quadrato perfetto che ha forma anche ogni ricordo di una forma circolare possibile nell’universo….me ne vado, miei cari, ginnastica passeggiata…tutte cose per mentenersi vivi e basta…visitatemi per favore…”senza un accoglimento”, anche non benevolo (ma il vostro sia benevolo), uno non esiste! Letterale, pensateci!

  1. nemo scrive:

    Come non ‘piangere’ sulla nostra povera giovinezza mortificata dal cilicio religioso (?) che ha stritolato generazioni e generazioni ingabbiando, sino alla patologia, la spontaneità ( la gioia ), ” la flor que crece en mi ” ….

  2. D 'IMPORZANO DONATELLA scrive:

    Sono senza fiore che cresce in me, un brullo deserto senza parole e senza idee, aspettando la pioggia… che non verrà. Però… domani è un altro giorno.

    • Chiara Salvini scrive:

      “Pensa. Ne sei capace. Sopratutto non devi fuggire nel sonno-dimenticare i dettagli – ignorare i problemi – costruire barriere fra te e il mondo e le allegre ragazze brillanti – ti prego, pensa, svegliati. Credi in qualche forza benefica al di fuori del tuo io limitato. Signore, signore, signore: dove sei? Ti voglio, ho bisogno di te: di credere in te e nell’amore e nell’umanità…” (SYLVIA PLATH, diari)
      “Forse non sarò mai felice…ma stasera sono contenta. Mi basta la casa vuota, un caldo, vago senso di stanchezza fisica per aver lavorato tutto il giorno al sole a piantare fragole rampicanti, un bicchiere di latte freddo zuccherato, una ciotola di mirtilli affogati nella panna (…) in momenti come questi sarei una stupida a chiedere di più.” (Sylvia Plath, diari).
      “Se impedirò che sia spezzato un cuore,/ invano vita non avrò vissuto. Se di una vita lenirò il dolore,/ se ad una pena darò refrigerio,/ o un pettirosso affranto aiuterò( chè al suo nido ritorni, invano vita non avrò vissuto.” (Emily Dickinson)
      “Ad un cuore spezzato/ nessun cuore si volga/ se non quello che ha l’arduo privilegio/ d’avere altrettanto sofferto.” (Emily Dickinson)

      “….
      Se l’elefante sfinito cerca pace,
      si stende regalmente sulla sabbia arroventata.
      Ma, al di fuori del tuo amore,
      per me
      non c’è sole,
      e io non so neppure dove sei e con chi.
      ….” (Majakovskji)
      « Il più bello dei mari / è quello che non navigammo. / Il più bello dei nostri figli / non è ancora cresciuto. / I più belli dei nostri giorni / non li abbiamo ancora vissuti. / E quello / che vorrei dirti di più bello / non te l’ho ancora detto »
      (Nazim Hikmet, Il più bello dei mari)

      Se riesco ti metto due canzoni che ti faranno ancora meglio: bandiera rossa rock!! in due edizioni, pensa te, è di ultramoda anche nei gruppi rock stranieri…o usciamo dai buchi di vita in cui ci siamo cacciate, o l’asfissia presente diventerà…”, la tua brunetta, come mi chiami a volte…pur essendo…platinata!

  3. D 'IMPORZANO DONATELLA scrive:

    Dico una cosa che ho letto e ripensato questa mattina: le ideologie, tutte, sono qualcosa di statico, raggelato; il titanico tentativo degli uomini che vorrebbero identificarsi con esse e farle diventare realtà si conclude spesso in immani tragedie. La democrazia invece è qualcosa che si costruisce, si modifica in continuazione, si deve adattare ai continui mutamenti della realtà, rispettando alcuni valori essenziali legati alla persona. La democrazia non annulla la realtà per inseguire un’utopia, ma cerca di conoscerla, la realtà, per migliorarla a favore di tutti. Direi quasi un passaggio dalla idolatria alla ragione. La democrazia non si conquista una sola volta e poi tutti a casa. Troppo bello! La si deve riconquistare ogni giorno. Tutte le persone che in questo momento si dicono disgustate dalla politica e che magari non andranno a votare o voteranno per il sogno di turno dovrebbero pensare a quante volte si sono abbandonate al sogno e che cosa ne hanno ricavato. Altrimenti non sono adulti, ma bambini che incoscientemente vogliono solo un nuovo giocattolo. Berlusconi è stato più volte votato dagli italiani, come del resto, in altre forme, era successo per Mussolini. Per Berlusconi non c’è stato neppure bisogno di manganelli e olio di ricino perché aveva strumenti più sofisticati. Democrazia è forse acquisizione della realtà propria ( quindi anche dei propri errori) e di quella storica e sociale, da cui non si può prescindere se vogliamo un miglioramento per tutti, noi compresi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *