13 APRILE 2014 ORE 00:06 BERSANI E LE RIFORME COSTITUZIONALI DI RENZI

POLITICA E GIUSTIZIA
L’EX SEGRETARIO PD
Bersani punge sull’Italicum “È una pentola a pressione”
ROMA.
Il giorno della verità sarà martedì, quando il Pd si riunisce per sciogliere il braccio di ferro nel partito sulla fine del Senato e, nel pomeriggio, prova del nove in commissione Affari costituzionali. Ma che niente possa restare com’è e che il patto tra Berlusconi e Renzi sulle riforme vada riscritto, sembra inevitabile. Lo è per Pier Luigi Bersani, l’ex segretario che torna pubblicamente ad attaccare il “pacchetto riforme”. Non gli piace «la sbrigatività» di Renzi. Capisce la necessità di cambiare la proposta del governo sul Senato trasformato in Camera delle autonomie, però a Vannino Chiti, compagno di lungo corso, suggerisce di ritirare il “controtesto” che ha presentato con altri 22 senatori dem e che diventa giorno dopo giorno attraente per molti, a cominciare da 12 ex grillini.
Chiti non ci sta. Tanto da mandare subito a dire a Pierluigi che non accetta «moniti all’obbedienza», casomai ci si confronta. E poiché si sta parlando della Costituzione, non è che si possano immaginare emendamenti sparsi: il progetto deve essere complessivo. Su un punto però Bersani, Chiti e i dissidenti delle diverse correnti del Pd concordano, ed è sulla modifica della nuova legge elettorale, dell’Italicum così com’è uscito dalla Camera. Bersani nei giorni scorsi ha detto che il meccanismo messo in piedi introduce «elementi corruttivi», perché si formano listarelle dell’1% che però concorrono a formare il premio di maggioranza. «Qualcosa in cambio gli devi dare, bisogna ristabilire criteri di rappresentanza», aveva insistito. Ora rincara: «Così com’è sembra una pentola a pressione, e non va». L’ex segretario prevede inoltre che al ballottaggio potrebbe vincere Grillo e il M5S. In casa democratica le tensioni non hanno fine. Stamani Gianni Cuperlo ha organizzato una convention, molta criticata dai renziani anche per la coincidenza di data, dal momento che a Torino Renzi oggi inaugura la campagna per le europee. Cuperlo ha invitato tutti, da D’Alema a Bersani, Speranza e Epifani, correnti e correntine e aspetta un pubblico numeroso tanto da avere spostato la location al teatro Ghione. E Bersani nega di volere riorganizzare attorno alla sua leadership una alternativa a Renzi nel Pd, al quale ha risposto: «Non voglio incarichi, sto bene così». Un promemoria sulle riforme arriva dal presidente Napolitano: vanno fatte. (giovanna casadio) © RIPRODUZIONE RISERVATA
Condividi
Questa voce è stata pubblicata in GENERALE. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *