13 APRILE 2014 ORE 00:45 LETTERE AD AUGIAS E LA SUA RISPOSTA—-++++++ “QUEL PERCHE’ FA LA DIFFERENZA”

 

 

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Quel “perché” fa la differenza
Franca Rosselli
Gentile Augias, ho letto giorni fa in questa rubrica la lettera sulle differenze tra cristianesimo e marxismo a proposito della povertà e la sua appropriata risposta. La mia opinione al riguardo è che al di là delle conclusioni, la differenza fondamentale, sostanziale e assolutamente inconciliabile tra le due posizioni, sta in una parolina magica (così la definiva una mia grande maestra alle elementari), vale a dire “perché”. Tra il pensiero religioso che si basa sul dogma, che ha solo certezze e nessun dubbio, e il pensiero laico, la differenza è proprio quella del “cercare le cause” di un fenomeno tentare di darsi una risposta, non limitandosi alla “volontà inconoscibile” di Dio. Come lei ha scritto Marx non guardava ai poveri, ma agli sfruttati e si chiedeva il perché, cercava di individuare l’origine della disuguaglianza, nel tentativo di eliminarne le cause. Il cristianesimo si limita a prenderne atto cercando solo di alleviarne il peso. Non mi sembra differenza da poco. Forse potrei estendere il principio per applicarlo all’intero atteggiamento intellettuale che riassumiamo sotto la formula “illuminismo”.
— Firenze — kora-deniz@libero.it
CORRADO AUGIAS
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Per una di quelle combinazioni che a volte felicemente accadono, le osservazioni della signora Rosselli sulla parolina “perché”, coincidono con le parole che lo scrittore e teologo brasiliano (appartiene all’ordine dei domenicani) Frei Betto ha pronunciato durante il recente colloquio con papa Francesco. Citando una battuta dell’arcivescovo Hélder Camara, Betto ha ricordato al Papa: «Se do un pane a una persona affamata, la gente dice che sono un santo. Se chiedo perché questa persona ha fame, mi dicono che sono un comunista». Frei Betto è considerato uno degli esponenti di punta della teologia della liberazione che papa Wojtyla aveva nettamente escluso dal suo orizzonte pontificale. Papa Francesco sembra al contrario molto interessato e se ne possono capire le ragioni considerata in particolare la sua provenienza e le dure esperienze fatte a Buenos Aires. Il timore del papa polacco era tra l’altro che la teologia della liberazione, diffusa soprattutto nell’America Latina, potesse provocare uno scisma della chiesa cattolica. Betto ha ribattuto che questo pericolo in realtà non esiste dal momento che “gli scismi della Chiesa” sono arrivati per lo più da destra come dimostra il caso del vescovo Lefebvre. Di particolare interesse la richiesta avanzata da Betto di riabilitare finalmente due grandi figure di pensatori. Il filosofo Giordano Bruno, che il cardinale Bellarmino volle bruciato vivo a Roma (17 febbraio 1600), e il grande maestro di mistica Meister Eckhart condannato da una bolla papale nel 1329. Francesco non ha respinto la richiesta; potrebbe essere un buon segno.
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2 risposte a 13 APRILE 2014 ORE 00:45 LETTERE AD AUGIAS E LA SUA RISPOSTA—-++++++ “QUEL PERCHE’ FA LA DIFFERENZA”

  1. Donatella D'Imporzano scrive:

    Molto bella ed espressa magnificamente la differenza tra cristianesimo e marxismo. Che sogno se qualcosa potesse cambiare e se potessimo respirare ancora una volta l’aria di cambiamento che, per nostra fortuna, abbiamo potuto assaporare negli anni 60/70 !

  2. ettore graziani scrive:

    Get.ma Signora Franca,
    quando Lei afferma che la religione ha certezze, penso che si riferisca al cattolicesimo ed ai relativi dogmi.Le suggerisco, senza ombra di polemica, di soffermarsi sul pensiero protestante la cui caratteristica, tra le altre cose, è proprio quella di una continua ricerca senza avere mai avere certezze assolute.

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