10 APRILE 2014 ORE 23:24 INAUGURATA OGGI A MILANO UNA MOSTRA DI ZIO ZIGLER – SCONOSCIUTISSIMO A ME STESSA—MA A VOI NON DESTA LA MIGLIOR SORPRESA? NE AVETE VISTE TROPPE! NOTTE NOTTE CHIARA

ZIO ZIGLER IN UNA MOSTRA A MILANO

 

Una volta ti sei vestita in modo molto carino
il tuo fondo schiena è stata una parte molto apprezzata nei suoi tempi migliori, non è vero?
le persone ti hanno chiamata, dicendo “Attenzione bambola, stai per arrivare al tramonto”
Tu credevi che si prendessero gioco di te
ci ridevi su
ognuno che si lasciava andare
ora non parli a voce così alta
ora non sembri così orgogliosa
di dover scroccare il tuo prossimo pasto

Come ci si sente
come ci si sente
a non avere una casa
come un completo sconosciuto
come un vagabondo (‘pietra rotolante’)?

tu hai frequentato tutte le scuole più raffinate, Signorina Solitaria
Ma sai che l’hai fatto solo per sentirti elettrizzata
e nessuno ti ha mai insegnato come vivere in strada
ed ora scopri che devi abituarti alla situazione
hai detto che non sei mai scesa a compromessi
con il misterioso vagabondo, ma ora comprendi
che non ti sta concedendo alcun alibi
mentre tu guardi nel vuoto dei suoi occhi
e gli chiedi ‘vuoi fare un affare’?

Come ci si sente
come ci si sente
a starsene per conto proprio
con nessuna fissa dimora
come un completo sconosciuto
come un vagabondo (‘pietra rotolante’)?

non ti sei mai guardata intorno per vedere le espressioni accigliate sulle facce dei giocolieri e dei clown
quando ritornavano alla realtà e ti facevano gli scherzi
non hai mai capito che non era una cosa positiva
non hai mai lasciato che altre persone si prendessero i calci destinati a te
eri abituata ad andare a spasso sul cavallo cromato con il tuo diplomatico
che portava sulla sua spalla un gatto siamese
non è difficile scoprire
che lui non è dove ha detto che sarebbe stato
dopo che ha ottenuto da te tutto ciò che poteva rubarti

Come ci si sente
come ci si sente
a starsene per conto proprio
con nessuna fissa dimora
come un completo sconosciuto
come un vagabondo (‘pietra rotolante’)?

La principessa sul trono e tutte le persone carine
stanno bevendo, pensando che è merito loro
se ci si scambia cose preziose e doni
ma è meglio che tu sollevi il tuo anello di diamanti, e che lo mostri come garanzia
eri abituata ad essere così divertita
al Napoleon indossavi abiti logori ed il linguaggio che lui ha usato…
va da lui ora, ti chiama, non puoi rifiutarti
quando tu non hai nulla, non hai nulla da perdere
sei invisibile ora, non hai più segreti da nascondere

Come ci si sente
come ci si sente
a starsene per conto proprio
con nessuna fissa dimora
come un completo sconosciuto
come un vagabondo (‘pietra rotolante’)?

(B. Dylan)
Once upon a time you dressed so fine
You threw the bums a dime in your prime, didn’t you?
People’d call, say “Beware doll, you’re bound to fall”
You thought they were all kiddin’ you
You used to laugh about
Everybody that was hangin’ out
Now you don’t talk so loud
Now you don’t seem so proud
About having to be scrounging for your next meal
How does it feel
How does it feel
To be without a home
Like a complete unknown
Like a rolling stone?
You’ve gone to the finest school all right, Miss Lonely
But you know you only used to get juiced in it
And nobody has ever taught you how to live on the street
And now you find out you’re gonna have to get used to it
You said you’d never compromise
With the mystery tramp, but now you realize
He’s not selling any alibis
As you stare into the vacuum of his eyes
And ask him do you want to make a deal?
How does it feel
How does it feel
To be on your own
With no direction home
Like a complete unknown
Like a rolling stone
You never turned around to see the frowns on the jugglers and the clowns
When they all come down and did tricks for you
You never understood that it ain’t no good
You shouldn’t let other people get your kicks for you
You used to ride on the chrome horse with your diplomat
Who carried on his shoulder a Siamese cat
Ain’t it hard when you discover that
He really wasn’t where it’s at
After he took from you everything he could steal
How does it feel
How does it feel
To be on your own
With no direction home
Like a complete unknown
Like a rolling stone?
Princess on the steeple and all the pretty people
They’re drinkin’, thinkin’ that they got it made
Exchanging all kinds of precious gifts and things
But you’d better lift your diamond ring, you’d better pawn it babe
You used to be so amused
At Napoleon in rags and the language that he used
Go to him now, he calls you, you can’t refuse
When you got nothing, you got nothing to lose
You’re invisible now, you got no secrets to conceal
How does it feel
How does it feel
To be on your own
With no direction home
Like a complete unknown
Like a rolling stone?

Altri testi su: http://www.angolotesti.it/R/testi_canzoni_rolling_stones_278/testo_canzone_like_a_rolling_stone_36132.html
Tutto su Rolling Stones: http://www.musictory.it/musica/Rolling+Stones

 

 

 

 

Inaugurazione: giovedì 10 aprile alle ore 18.30

Antonio Colombo
via Solferino 44, Milano
Orari di apertura: dal martedì al venerdì ore 10 – 13 e 15 – 19
Ingresso libero

ZIO ZIGLER

 

 

 

 

ZIO ZIGLER

 

 

 

 

10/4/2014

Zio Ziegler

ANTONIO COLOMBO, MILANO

Et in Arte Ego. Una quarantina di opere, tra grandi tele, sculture e lavori su carta, oltre ad un wall painting di grandi dimensioni, realizzati da questo enfant prodige della Street Art californiana.

 

COMUNICATO STAMPA

a cura di Ivan Quaroni

Antonio Colombo Arte Contemporanea è lieta di presentare Et in Arte Ego, la prima mostra personale italiana di Zio Ziegler, artista di San Francisco e enfant prodige della Street Art californiana.

Nato nel 1988 a Mill Valley (California), Zio Ziegler è conosciuto soprattutto per i suoi giganteschi dipinti murali caratterizzati da enormi figure zoomorfe disegnate con contorni marcati e riempite con fittissimi pattern composti di linee e segni dettagliatissimi. I suoi lavori su strada, realizzati in bianco e nero con uno stile che ricorda l’arte tribale e primitiva, sono disseminati in tutta l’area della Baia di San Francisco, dal Mission District a Sycamore street, fino al quartier generale di Facebook a Manlo Park, ma anche a Los Angeles e a San Juan (Puerto Rico).

Mentre nei wall painting l’approccio visivo di Zio Ziegler è caratterizzato da un tratto forte e incisivo e dalla caratterizzazione su vaste superfici di bizzarre figure ispirate alle mitologie primitive e alla natura – elementi che servono a suscitare una forte impressione sui passanti – nei lavori di studio, come tele e disegni, il colore prende il sopravvento e le trame diventano più complesse. L’uso dei pattern, elemento tipico del suo stile, serve a creare un effetto di straniamento nell’osservatore, favorendo, così, uno spostamento dell’attenzione dalla realtà esteriore a quella interiore. L’artista tenta, infatti, di ricalibrare i tradizionali modelli percettivi degli spettatori tramite un uso esasperato di schemi e modelli esornativi.

Per Zio Ziegler la pratica della pittura è una forma d’indagine personale e una disciplina spirituale che si esprime come un percorso erratico nei meandri dell’inconscio individuale e collettivo.

Prolifico e velocissimo quando si tratta di eseguire un dipinto su strada – che di solito finisce nell’arco di una sola giornata – nel lavoro di studio Zio Ziegler diventa più meditativo. Nelle tele, come nei wall painting, dichiara d’ispirarsi tanto alla Street Art quanto alla tradizione artistica del Modernismo europeo (da Braque a Picasso, fino a Leger), ma anche alla letteratura e al teatro classici e alle forme organiche della natura.

La tensione tra natura e artificio, tra istinto e civiltà, è uno dei temi ricorrenti della sua opera, che non contiene significati precisi, ma è piuttosto l’espressione degli stati d’animo dell’artista, fusi con un amalgama di suggestioni derivate dalle sue letture e dall’osservazione della realtà.

Genio eclettico e multiforme, Zio Ziegler non si limita a dipingere su muri e tele, ma applica il suo stile su qualunque tipo di superficie e supporto, dalle carrozzerie di automobili di lusso come Porche e McLaren, alle rampe per skateboard, dalle scarpe da ginnastica a qualsiasi oggetto gli capiti tra le mani. Convinto che l’arte debba essere accessibile a persone appartenenti a tutti i ceti sociali, Ziegler ha fondato Arte Sempre ™, una società con sede in un’ex-serra di Mill Valley, ribattezzata The Greenhouse, che si occupa di commercializzare immagini originali dell’artista, stampate su oggetti e capi d’abbigliamento come cappelli, felpe e t-shirt.

Et in Arte Ego, progetto realizzato per la galleria di Antonio Colombo, prende spunto dal motto Et in Arcadia Ego, che appare nei titoli di alcuni dipinti di Nicolas Poussin. La frase, idealmente pronunciata dalla Morte sopra un’iscrizione tombale significa “E anche io (sono) in Arcadia”. E’ un Memento Mori, un ammonimento sul carattere effimero del piacere che Zio Ziegler trasforma in una nuova sentenza sul ruolo dell’ego nell’arte.

Et In Arte Ego sostituisce l’utopia dell’Arcadia con la Pittura, identificando la morte (creativa) con i dubbi e le contraddizioni che si agitano nella mente dell’artista. Come afferma Ziegler, “i più grandi dipinti non sono stati realizzati sotto la pressione dello zeitgeist, ma provengono dal vuoto della mente”. Le nuove opere dell’artista californiano sono quindi la testimonianza di una ricerca artistica sincera che non obbedisce alle convenzioni e alle mode del tempo, ma trova la sua originalità in un processo erratico, fatto di repentine intuizioni e improvvise rivelazioni.

In mostra ci saranno più di una quarantina di opere, tra grandi tele, sculture e lavori su carta, oltre ad un wall painting di grandi dimensioni realizzato all’ingresso della galleria.

Zio Ziegler, è nato nel 1988 a Mill Valley, California. Vive e lavora a San Francisco.

Ha studiato filosofia alla Brown University e pittura alla Rhode Island School of Design. Le sue opere si possono trovare in diversi luoghi, come wall painting, e gallerie in giro per il mondo, i suoi murales sono a San Francisco, Los Angeles, Puerto Rico. Tra poco anche a Milano, in Piazza della Repubblica negli spazi del Passante Ferroviario.
Collabora con importanti aziende come Vans.
Tra le sue mostre personali ricordiamo nel 2014: Chasing Singularity, Artists Republic 4 tomorrow, Laguna Beach, CA; nel 2013: The Infinite, Gallery 81435, Telluride CO, Chaos/ Clarity, Ian Ross Gallery, San Francisco, CA; nel 2012 Lost Illusions, Project Gallery, Hollywood, CA.

Tra le mostre collettive: nel 2013 Winter Group Show, Stolen Space Gallery, London UK, Rise Above, Las Vegas NV, Neu-Folk, Lequivive Gallery, Oakland CA; Confluence, 5024SF Gallery, San Francisco CA, Complex Gallery, Portland, OR, Santurce es Ley, Museum of Contemporary Art Puerto Rico, San Juan Puerto Rico, Young Americans, Singapore Indonesia; nel 2012 FlashBang, Project One Gallery, San Francisco, CA; Primeval, Carmichael Gallery, Culver City, CA; and Chromatic: An Undeniable Experience, Roll-Up Gallery, San Francisco, CA.

Il suo lavoro è apparso su importanti testate internazionali tra le quali ricordiamo: The San Francisco Chronicle, Vice Magazine, Seven by Seven Magazine, Four Magazine, The Las Vegas Sun, Juxtapoz Magazine, Hi-Fructose, Vans, Argot & Ochre, Unruth, Complex, Booooooom, Arrested Motion, RVCA and Marin IJ.

Et in Arte Ego alla galleria Antonio Colombo Arte Contemporanea è la sua prima mostra personale in Europa.

Sarà disponibile, in galleria, un catalogo con testo di Ivan Quaroni.

Inaugurazione: giovedì 10 aprile alle ore 18.30

Antonio Colombo
via Solferino 44, Milano
Orari di apertura: dal martedì al venerdì ore 10 – 13 e 15 – 19
Ingresso libero

IN ARCHIVIO [94]
Giuliano Guatta
dal 22/2/2014 al 15/3/2014
IN CORSO
Zio Ziegler
dal 10/4/2014 al 6/5/2014
IN CORSO
Ilaria Del Monte
dal 20/3/2014 al 30/4/2014

 

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