19:06 ” …./ sulu pi dari vita a ’n ricordu. ” –ALESSIO PATTI, UNA NOSTRA VECCHIA CONOSCENZA, UN POETA DELLA SICILIA, un cantore della lingua siciliana colta…OGGI CI SCRIVE DA CATANIA : ” IL DOPO NAUFRAGIO “

 

 

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Dari vita sulu a ‘n ricordu   di Alessio Patti

 

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Il dopo naufragio.

Amici buonasera,
Stamani è stato molto difficile vivere di normalità per tutti noi siciliani della zona orientale, soprattutto a Catania dove l’alluvione ci ha piegati a mille difficoltà e pericoli.
Io mi trovavo di buon mattino con Antonella presso una clinica per degli esami. Dopo nemmeno mezz’ora si scatena il diluvio e tutta la città entra nel caos.
Pensate, non c’era un taxi disponibile in tutta Catania, non un bus, non una navetta, tutto era allagato, tutto era nel caos, e il tempo restava inclemente non lasciando adito a sperare la bonaccia.
Cinque ore di attesa per trovare un mezzo e raggiungere casa con la paura nel cuore.
Durante il tragitto verso casa vedere i tombini sbalzati in aria e fuoriuscire un’acqua ribollente e minacciosa ci ha messo davvero tanta inquietudine e sgomento.
Sto scrivendo questa nota anche per ringraziare il tassista che, dopo mille peripezie, è venuto a prenderci in clinica; un brav’uomo che, come tutti i bravi uomini, gridava in macchina il bisogno di giustizia in questo nostro sud abbandonato e stanco.
Nessun servizio e nessuna sicurezza sono a disposizione dei cittadini siciliani: autostrade rotte, ponti divelti, strade senza più l’immagine di una strada, ospedali nel caos, servizi nel caos, nulla più è “cittadino”.
La Polis resta solo un bel ricordo, una idea per chi ce l’ha ancora.
Grazie Italia, grazie Governo, per trattarci come cittadini di serie c1, con pari doveri di tutti gli altri cittadini, con l’obbligo di pagare le tasse come tutti gli altri cittadini, ma con nessun diritto, nessuna tutela, nessuna garanzia come il resto degli italiani del nord di far parte di una nazione che si considera una ed “unita”.

 

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