Erostrato (in greco ‛Ηρόστρατος; Efeso, … – Efeso, luglio 356 a.C.) è stato un criminale e pastore greco antico che, per immortalare in qualche modo il suo nome, incendiò e distrusse il celeberrimo tempio di Artemide, una delle sette meraviglie del mondo antico, il 21 luglio 356 a.C. (lo stesso giorno in cui nacque Alessandro Magno).
I suoi concittadini, gli Efesî, lo condannarono a morte e decretarono che non venisse mai ricordato il suo nome, che infatti ci viene tramandato solo da Eliano (De nat. an., VI, 40), Strabone (XIV, 1, 22) e Solino (40 segg.)[1].
- Nel 1939 Jean-Paul Sartre scrisse una breve storia pubblicata ne Il muro intitolata Erostrato: questa storia è una rivisitazione in chiave moderna della storia di questo personaggio
- .Il Distruttivismo trae spunto dalla vicenda di vita di Erostrato.
- Fernando Pessoa ha scritto, intorno al 1930, Erostrato e la ricerca dell’immortalità, edito in Italia nel 2006.
- Alessandro Verri scrisse nel 1815 il romanzo Vita di Erostrato.
PER I FUORI DI TESTA—in pdf Alessandro Verri, La vita di Erostrato
ci pare (capitolo ultimo) trattarsi di un’autodifesa che nega di aver fatto quel gesto per fama, e accusa le brutture di tanti eroi venerati dai popoli.