DA DONATELLA : UN RACCONTO AUTOBIOGRAFICO CARINO CARINO + CARINO! ——- noticina: ” Mugugno” è il lamento ligure che, per queste volte o sottovolte dove vi trovate, è quasi impossibile schivare.

 

 

 

il triste mugugno della grande città in dialetto milanese

 

 

 

FOTO BELLA PRIMO MARZO CIMG7264

festa del primo marzo- rito della primavera che sta arrivando, a casa di Donatella e Franchino! Tradizione vuole che nessuno sia invitato! —foto di Donatella alle prime luci dell’alba, quando nell’aria, anche a Milano, risuona un lontano vicino ” mugugno”…

 

 

 

 

piccioni giacobini

 

 

 

Il piccione Mugugno.

 

 

 

 

Era un piccione residente a Milano, ma era nato in un paesino sulla costa ligure. Mi raccontò la sua storia sul davanzale di casa mia, dove avevo sparso un po’ di riso, un giorno in cui era un po’ meno mugugnoso del solito. Mi disse che si era trasferito nella Grande Città della Grande Pianura perché dei suoi colleghi, con cui aveva fatto comunella, gli avevano raccontato come era facile al nord trovare da mangiare. In una grande piazza, dicevano, c’era gente che offriva del buon granoturco, quello spezzato adatto ai volatili, solo per farsi fare una fotografia insieme a loro, posati elegantemente sulla mano o sul braccio del generoso benefattore. Certo bisognava stare attenti ai pericoli, perché, essendo aumentato il numero dei piccioni che risiedevano nella Grande Città, era nato parallelamente tra una parte degli umani un robusto razzismo: c’era chi diceva che portavano malattie ( e allora gli uomini non le portavano? Tra buoni vicini si sa che ci si imprestano anche un po’ di mali, ma la cosa è reciproca), c’era chi metteva degli spilloni sulle finestre perché non ci si potesse posare, chi metteva delle strisce di domopak argentato per spaventarli. Ogni tanto molti piccioni sparivano, non si sa bene come, e questa era la cosa più inquietante. Mugugno ( il nome gli era stato dato dai genitori perché lui avrebbe voluto essere un gabbiano ma non aveva il fisico), salutò parenti e conoscenti, disse addio al mare, tante volte ammirato, alle dolci colline testimoni del suo apprendistato da piccione, ai coppi dei tetti e ai buchi nei muri che lo avevano protetto. Pieno di supponenza nelle proprie giovani forze ma con un fondo di incomprensibile nostalgia, prese a volare a tappe verso la Grande Pianura dove c’era, nel mezzo, la Grande Città. Lì aveva messo su famiglia, anzi parecchie famiglie, sempre però con la stessa colomba che vantava di essere discendente di quella famosa di Picasso per via di bisnonna catalana. Tutto sommato poteva essere soddisfatto della sua vita di piccione: aveva una compagna, che si dava un po’ di arie ma che gli era sempre stata fedele, aveva da mangiare in abbondanza e aveva potuto tirar su numerose famiglie, aveva dei ripari per il troppo freddo e il troppo caldo ( quello che lui non sopportava della Grande Città). Ma allora perché quel mugugno proveniente dalle profondità del suo petto di piccione, perché quando veniva sul mio davanzale lanciava quella specie di imprecazione dolorosa, di sofferta, infinita insoddisfazione ? ” Perché avrei voluto essere un gabbiano” mi rispose, becchettando gli ultimi chicchi di riso rimasti.

 

 

 

la coppia amorosa, fedele per l’eternità

 

il signore dei gabbiani, giovannino nicolai, ma scusateci l’intrusione perché questa è un’altra storia…

 

 

 

 

i gabbiani che giocano nel cielo  si vedono anche dalla tana di chiara cui è rimasto uno spiffero di luce…

 

 

qui, vicino ai bagni morgana

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2 risposte a DA DONATELLA : UN RACCONTO AUTOBIOGRAFICO CARINO CARINO + CARINO! ——- noticina: ” Mugugno” è il lamento ligure che, per queste volte o sottovolte dove vi trovate, è quasi impossibile schivare.

  1. nemo scrive:

    Molto divertente “” la colomba che vantava di essere discendente di quella famosa di Picasso per via di bisnonna catalana “”. Complimenti di Nemo a Donatella.

  2. Roberto scrive:

    si sa che le colombe non mentono mai e Donatella neppure. Quindi ne deduco che fosse “veramente” discendente della colomba di Picasso!

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