ALBERTO ZANINI, UN CASO CHE VALE LA PENA DI LEGGERE—E’ UNO, MA PUO’ ESSERE LA SPIA DI ALTRE SITUAZIONI—CHE 54 IMMIGRATI SIANO TUTTI VIOLENTI…POSSIBILE CHE TRA DI LORO QUALCUNO, ANCHE UN PRETE, NON POSSA PARLARE CON QUESTI DUE O TRE PER TROVARE UNA SOLUZIONE ?

Abetone, il sindaco che vuole un bus per studenti vietato ai migranti: “Non sono razzista, ma 54 sono troppi” – Il Fatto Quotidiano

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4 risposte a ALBERTO ZANINI, UN CASO CHE VALE LA PENA DI LEGGERE—E’ UNO, MA PUO’ ESSERE LA SPIA DI ALTRE SITUAZIONI—CHE 54 IMMIGRATI SIANO TUTTI VIOLENTI…POSSIBILE CHE TRA DI LORO QUALCUNO, ANCHE UN PRETE, NON POSSA PARLARE CON QUESTI DUE O TRE PER TROVARE UNA SOLUZIONE ?

  1. roberto scrive:

    ” non sono razzista, ma”
    è ormai esageratamente ripetitivo e umiliante per chi lo dichiara.
    Dicesse : si, sono ( un po’) razzista! Almeno è un prendersi responsabilità.
    Ma si può essere “un po’” razzisti?
    Vedi il caso di Capalbio: illuminante … in nero.

    • Chiara Salvini scrive:

      che strano, non ho avuto la stessa tua reazione! L’ho anche già scritto. Da quando è nata la tragedia degli immigrati—di cui non si discute la piena accoglienza– dentro limiti umani anche per gli altri. Se uno dice per esempio: nel mio comune, per legge, dovrebbero arrivare 3 immigrati; me ne hanno mandato, adesso non ricordo preciso, più di 50; io non so come amministrarli, loro e i miei concittadini—ai quali non è strano io tenga di più perché sono miei concittadini e, insieme, miei elettori ai quali devo rispondere. In un paese così piccolo, i rapporti anche col sindaco saranno come tra parenti. A me razzista non è sembrato, solo perché mette dei ” se ” e dei ” mai” sull’accoglienza. E’ non averli mai messi dalla sinistra (era peccato! ), in modo di sinistra, sia ben chiaro, quando si bada al benessere di tutti i cittadini, che ha dato voce alta al razzismo che, poi, in Italia, secondo me, bisogna anche vedere caso per caso. Ero a Milano dal ’63 / poi è arrivato il ’66, mi pare che all’epoca fosse già attivo il comitato di base dell’Alfa…non solo per loro, ma guai se avevi un ” ma ” su qualcuno che apparteneva al cosiddetto ” proletariato “, nessuno prendeva in
      considerazione il contenuto, molto prima partiva l’insulto. E adesso si fa così, da parte della sinistra, sugli immigrati, lasciando in proprietà a Salvini non solo la gente razzista, ma anche gli indecisi, quelli che hanno dei problemi di convivenza e che dovrebbero essere ascoltati ” con accettazione “, perché non si fa educazione solo nelle scuole, come sai benissimo da te. E’ certamente un cambiamento ” epocale” come si dice, non si può pretendere che tutti siano pronti a questa eccezionale modificazione delle proprie abitudine, del proprio di vedere le cose…Modestamente, a me tutto ciò pare: grazie non ho alcuna affezione a quello che dico. Posso ” migliorare”. ciao, sono contenta di sentirti qui, non so con chi parlare, anche due battute virtuali mi fanno pensare che quel giorno lì, cioè adesso, valeva la pena…UN abbraccio alla tua troupe, chiara

  2. roberto scrive:

    hai in buona parte ragione. soprattutto quando fai l’esempio con l’Alfa.
    Però io penso ad altro: Zanini “non sono razzista ma 54 sono troppi” e pare riferito al bus. Prova a comprare un altro bus, insomma o a prevedere una corsa in più.
    Capalbio, se vuoi, come i Parioli: i migranti vanno bene purchè lontano da me.
    Anch’io ci penso: che reazione avrei se prevedessero vicino a me un campo profughi? Non grandissimo, appunto 40/50.
    Me lo sono posto il problema perchè alcune voci dicevano che avrebbero adibito l’ex sede inps ( in pieno centro storico) ai rifugiati.
    E’ allora che ho pensato questo: lontano vanno bene e mi sono ribellato al mio stesso pensiero.
    Ciao Chiara.

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