JACQUES PREVERT, COMPITO IN CLASSE —

 

 

JACQUES PREVERT, PAGE D’ECRITURE, YVES MONTAND

https://www.youtube.com/watch?v=Shs2H9u6wak

gatto alla finestra 3
bardelli 

Compito in classe

Jacques Prévert

Due e due quattro
quattro e quattro otto
otto e otto fanno sedici…
Ripetete! dice il maestro
Due e due quattro
quattro e quattro otto
otto e otto fanno sedici.
Ma ecco l’uccello-lira
che passa nel cielo
il bambino lo vede
il bambino l’ascolta
il bambino lo chiama:
Salvami
gioca con me
uccello!
Allora l’uccello discende
e gioca con il bambino
Due e due quattro
Ripetete! dice il maestro
e gioca il bambino
e l’uccello gioca con lui…
Quattro e quattro otto
otto e otto fan sedici
e sedici e sedici che fanno?
Niente fanno sedici e sedici
e soprattutto non fanno trentadue
in ogni modo
se ne vanno.
E il bambino ha nascosto l’uccello
nel suo banco
e tutti i bambini
ascoltano la sua canzone
e tutti i bambini
ascoltano la musica
e otto e otto a loro volta se ne vanno
e quattro e quattro e due e due
a loro volta abbandonano il campo
e uno e uno non fanno nè uno nè due
uno a uno egualmente se ne vanno.
E gioca l’uccello-lira
e il bambino canta
e il professore grida:
Quando finirete di fare i pagliacci!Ma tutti gli altri bambini
ascoltano la musica
e i muri della classe
tranquillamente crollano.
E i vetri diventano sabbia
l’inchiostro ritorna acqua
i banchi ritornano alberi
il gesso ridiventa scoglio
la penna ridiventa uccello.

 

Compito in classe

 

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3 risposte a JACQUES PREVERT, COMPITO IN CLASSE —

  1. roberto scrive:

    Per me, sempre il grande Prevert…

    • Chiara Salvini scrive:

      grazie che sei venuto a trovarci! Un grande abbraccio a te e alla tribu’. Come sta tuo figlio… di cui non so il nome, credo sia il più piccolo, ciao chiara

  2. roberto scrive:

    ma tu chiara sei scordarella: si chiama Filippo ed è gemello di Roberta, quindi i “più piccoli” sono due e ne hanno 42! La più grande ( anzi “quasi vecchietta” ne ha compiuti quest’otto ben 49 fa la psicoterapeuta ed è la mamma di Marta che compie gli anni quando me ( più o meno: 17.06 ed io 22.06) ha 11 anni e comincia la prima media ed è una “lenza” pari e più del nonno e ………. bellissima! Tra l’altro già alta 1.61: Ti ho dato tutta la famigia: già, manca Ivan 46 anni figlio di Deanna ( mia sorella che non c’è più) è che è per me quasipari ad un figlio e reciprocamente io per lui un quasipadre. C’era anche carlotta che se vuoi, qua e là su FB mio e di Roberta, la vedi: il nostro cane trovatello femmina meravigliosa e “simpatica”. amata da tutti: è morta nel 2015 a ben 15 anni pur esendo un meticcio di pastore maremmano o che altro.

    E per dannarti un po’ ti posto qui di seguito altra poesia di Filippo che ho trovato: mi sembra buonina e poi , vedi tu:

    PENSIERI 2!
    Scrivo e perché scrivo non so,
    so qualche volta, che mai niente
    di quel che scrivo andrà in un libro,
    e letto come la verità,
    perché penso, penso molto, e sbaglio
    le parole – solo una effettivamente
    sembra, abbia valore – scrivo quel che leggo,
    in fondo, scrivo e qualche volta racconto
    di un certo mondo, di rose confuse al mondo
    con mille e mille spine con tante foglie
    cattive che non più, per me, oltre un cielo ricompaiono.
    Sono solo quando scrivo, scrivo solo soltanto
    Con quel riflesso di un pensiero, che comodamente
    Scordato, riaffiora grato mi sembra, in qualche parola.
    Che sfiora appena una verità e fugge lontano,
    proprio lontano in quell’emisfero di pensiero un po’
    più in alto, di tutta quell’inutile sostanza che non sta
    a galla, se non per un inutile necessità, quasi senza vita,
    di essere viva. Quell’emisfero è proprio un mistero,
    sembra, esser vero in qualche momento, sembra sincero,
    ma il più delle volte scappa, e a tradimento mi sa che mente
    più spudoratamente di me e quel che dico…
    quindi scusatemi tanto, proprio tanto se io rimango in sospeso
    nella parola più bella, conquistata dal cuore e, che pensa amore.

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