NIGER: NON MITRAGLIE, MA POMPE D’ACQUA — FRANCESCO GONI, CON LUCA KOCCI E ALTRE 99 PERSONE

 

 

NIGER: NON MITRAGLIE, MA POMPE D’ACQUA
Quanti di noi sanno indicare con certezza su un mappamondo dove si trova il Niger? Chissà come se la cavano nei diversi ministeri. Chissà se i compari di Gentiloni sanno che la maggior parte dei rifugiati e dei migranti che vivono in quel paese, il cui territorio è composto per 2/3 dal deserto, non vogliono mettersi in viaggio per raggiungere l’Europa, ma aspettano che torni la pace nei propri villaggi per tornarsene a casa in Mali o in Nigeria. Chissà se sono a conoscenza della presenza dei contingenti francesi, statunitensi e tedeschi (i francesi sono da quelle parti dal 1961…). Chissà se sanno che a Niamey si moltiplicano le cliniche private per l’élite mentre gli ospedali pubblici per la gente comune sono sempre più spesso luoghi di morte e di non di cura. “Non sono i soldati che dobbiamo mandare in Niger – scrive Francesco Gesualdi -, ma medici e insegnanti.

Non mitraglie, ma pompe d’acqua – Comune-info

In Niger non serve inviare soldati ma occorre una cooperazione solidale. Articolo di Francesco Gesualdi

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