MAURO FAVALE, REPUBBLICA EDIZIONE ROMA, 23 SETTEMBRE 2018 ::: LA POLTRONA DI SINDACO ALLA LEGA, LE MANOVRE PER IL DOPO-VIRGINIA –pag. 3

 

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Nella “Storia infinita”, Atreju è un ragazzo coraggioso, il cavaliere che si oppone al Nulla. Ora i giovani di An (Azione Giovani) ne hanno fatto il simbolo del loro convegno che si tiene in questi giorni a Roma (“Aggredire il declino – Atreju 07” )

 

REPUBBLICA — ROMA — 23 SETTEMBRE 2018–pag. 3

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La polemica

“La poltrona di sindaco alla Lega” Le manovre per il dopo-Virginia

mauro favale

 

Salvini attacca Raggi sulle strade “da rally” e accoglie i fuoriusciti di Fdi. Santori: centrodestra con un nostro candidato

«L’obiettivo è indicare il prossimo candidato sindaco del centrodestra a Roma». La Lega marcia sulla capitale e quello che solo fino a qualche mese fa era impensabile, ora diventa una concreta prospettiva. Lo dice, senza nascondersi, Fabrizio Santori, già esponente dei Fratelli d’Italia, ex consigliere regionale, una delle colonne del progetto di Matteo Salvini per Roma.

Il leader del Carroccio, ieri ospite di Atreju, la festa di Fdi al quale ha drenato negli ultimi mesi diversi eletti ed elettori, non ha risparmiato critiche a Virginia Raggi: « Sul sindaco la penso come la pensano tanti cittadini e tanti romani — ha detto dal palco — che dalla Raggi si aspettavano molto di più. Ogni giorno in macchina è un rally. Non occorre essere uno scienziato per capire che la città potrebbe essere più bella e più pulita». E, al di là della risposta di prassi della prima cittadina («Salvini probabilmente trova traffico per strada poiché abbiamo sbloccato 150 milioni di cantieri per opere in città. Si sta lavorando per rimediare a 20 anni di mancata manutenzione e di vuoto»), resta l’affondo del titolare del Viminale che, soltanto due mesi fa, aveva accolto a braccia aperte la sindaca di Roma per offrirle una mano per sgomberare il Camping River, il campo nomadi sulla Tiberina. Ma il vento in politica cambia rapidamente e, a volte, è il calendario a dettare le svolte.

La data chiave, per Roma, è il 10 novembre, quando arriverà la sentenza del processo che vede Raggi sul banco degli imputati per falso per la nomina del fratello di Raffaele Marra, Renato. In caso di condanna si aprirebbe uno scenario che porterebbe la capitale nuovamente a elezioni nel prossimo anno, forse in concomitanza con le Europee di fine maggio. Sempre se la sindaca confermasse la volontà, più volte ribadita, di dimettersi come impone lo statuto M5S in caso di una sentenza a lei sfavorevole. È a questa possibilità che guardano ora Salvini e la Lega di Roma che già alle politche del 4 marzo aveva fatto segnare un boom di consensi. Da allora il partito ne ha fatta di strada riuscendo a strappare agli ( ex) alleati di centrodestra un pugno di eletti che hanno consentito al Carroccio di creare gruppi in 12 Municipi su 15 più Città metropolitana e Campidoglio. E pazienza per la gaffe di Salvini che ieri, ad Atreju, ha dimenticato di citare il passaggio del consigliere capitolino Maurizio Politi, proprio da Fdi alla Lega. « Siamo gli ultimi arrivati » , ha detto per recuperare lo scivolone.

« La strada è tracciata » , conferma Santori e alle prossime elezioni il Carroccio a Roma vorrà indicare il candidato per il Campidoglio. Il precedente, non proprio fortunato, è quello di Francesco Maria Bova, ex vicequestore di Fidene, sfidante (battuto) di Giovanni Caudo al III Municipio lo scorso giugno. Ma i rapporti di forza nel centrodestra sono cambiati rispetto al passato e, con Forza Italia in affanno, la Lega a Roma dovrà vincere, proprio come già successo a Montesacro, la concorrenza di Fdi. Intanto, proprio gli ex fuoriusciti dal partito di Giorgia Meloni sedotti da Salvini si stanno strutturando sul territorio. A guidarli c’è Francesco Zicchieri, ex An, oggi coordinatore regionale della Lega. Il deputato, già consigliere comunale a Terracina, ha organizzato il raduno del Carroccio nel Lazio il prossimo 29 settembre a Latina. Ospite d’onore, sarà proprio il ministro dell’Interno.

A quell’appuntamento ne seguirà un altro, da fissare tra la fine dell’anno e l’inizio del prossimo, proprio a Roma, per affrontare i temi della città. Per quel periodo, le sorti della Raggi saranno definite. Intanto, va avanti il tesseramento della Lega nel Lazio e nella capitale dove si contano già una quindicina di sedi (per lo più ex patronati e caf dove i consiglieri municipali incontrano gli elettori). «Poi arriverà anche un congresso e la nomina del coordinatore cittadino», prosegue Santori che fa parte dei 12 del direttivo regionale. Nomi, al momento non ce ne sono e quelli che circolano, sottolinea ancora Santori, «sono sconosciuti ai più». Si pesca tra ex esponenti della destra più o meno estrema, professionisti e società civile. La corsa per salire sul carro del (presunto) vincitore è appena iniziata.

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