ANSA.IT / MONDO –19- 11 -2018
Protesta a Tijuana per carovana migranti
Almeno 3000 profughi, per i residenti sono troppi
(ANSA) – ROMA, 19 NOV – Centinaia di persone sono scese in strada ieri sera a Tijuana, in Messico, per protestare contro il passaggio di migliaia di migranti provenienti dal centro America, nel tentativo di arrivare negli Stati Uniti. Finora quasi tremila profughi hanno raggiunto Tijuana negli ultimi giorni, ma il governo federale stima che il loro numero potrebbe presto aumentare fino a 10.000. Secondo il sindaco Juan Manuel Gastelum la città non è preparata a sopportare tale “valanga”.
Così ieri sera i residenti sono scesi in piazza sventolando bandiere messicane, cantando l’inno nazionale e slogan “Fuori! Fuori!”, a circa un chilometro dal confine statunitense, e denunciano una “invasione” di profughi.
TUTTE LE FOTO SONO DI ANSA/EPA
DAL SITO: https://www.unionesarda.it
TIJUANA, SOTTO IL MURO CHE DIVIDE L’AMERICA
Costruita e ampliata nel corso degli Anni 70, la barriera oggi rappresenta il simbolo di uno scontro tra due mondi opposti non solo da un punto di vista geografico. Tra il 1990 e il 2007, il numero degli irregolari che ha attraversato il confine è quasi triplicato. Ma a partire da quella data è sceso a poco più di un milione e altrettanti hanno deciso di rientrare in Messico. Moltissimi provano ancora a superarlo. Siamo andati a vedere chi sono, chi sfrutta la loro disperazione, a quanto ammonta il business di un sogno che resiste
REPUBBLICA . INCHIESTE —2016—2 MAGGIO
https://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2016/05/02
La guerra tra poveri è l’effetto più terribile e disastroso della disperazione. Come è possibile che siano permesse opere costosissime ( muri, trincee, polizia, armi) e non si voglia spendere niente per dare una mano a chi vorrebbe vivere una vita migliore?