ANTONIO CEDERNA ( TRECCANI, una parte) — uno sguardo rapido… +++ POST DI DOMENICO MATTIA T. che ci ha guidati nel ricordo di Cederna…

 

Risultati immagini per antonio cederna

Antonio Cederna  (Milano, 1921 – Sondrio, 1996) è stato un giornalista, ambientalista, politico e intellettuale italiano.

 

Risultati immagini per i vandali in casa cederna

 

Nel 1956 uscì I vandali in casa  (Roma-Bari; ibid. 2006 con prefazione e postfazione di Francesco Erbani), prima raccolta degli articoli pubblicati su Il Mondo, attraverso i quali Cederna aveva sostenuto le sue idee in difesa della pianificazione pubblica e per la salvaguardia della natura e del territorio nel suo complesso perché bene «non reintegrabile».
L’introduzione esponeva con efficacia uno dei concetti centrali di Cederna: la necessità di una conservazione integrale dei centri storici, premessa obbligata alla loro tutela, e soprattutto il nesso di complementarietà fra antico e moderno, per cui per salvare l’antico occorreva saper costruire il moderno secondo i criteri di un’urbanistica aggiornata, ancora assente in Italia per responsabilità di una classe politica e accademica arretrata e ignara delle acquisizioni compiute in quegli anni soprattutto in Europa settentrionale. NeI vandali in casa  Cederna dimostrava la sua capacità di inquadrare i fenomeni analizzati in un orizzonte più vasto per risalire alle cause, rivelando una concezione sistemica del territorio. I centri storici sono pertanto da interpretare non come elenco di monumenti eccellenti, ma nell’insieme del loro tessuto connettivo, come complesso contesto di strade e palazzi, e così i beni culturali non come emergenze isolate, ma elementi costitutivi inseriti nel sistema città-paesaggio.

 

Immagine correlata
Cederna già rivelava una visione strategica della pianificazione urbanistica nella quale individuò lo strumento privilegiato per il governo del territorio. Pur se non fu mai un vero e proprio professionista della pianificazione, seppe portare la divulgazione dei temi urbanistici a un tale livello di chiarezza, inserendoli in una visione della città assolutamente coerente, da diventare una delle figure di riferimento dell’urbanistica italiana della seconda metà del Novecento, in stretto contatto con alcuni degli urbanisti più importanti di quegli anni, in particolare Leonardo Benevolo, Vezio De Lucia e Italo Insolera. Fu fra i primi a capire che arretratezze e disagio urbano erano il perverso effetto della costante difesa della rendita fondiaria a livello politico-legislativo; in anticipo su tutti diffuse a livello della comunicazione di massa concetti come la irriproducibilità e la fragilità del suolo e pose attenzione alle esperienze più avanzate, in campo urbanistico, di ambito europeo – Amsterdam, Stoccolma, Copenaghen, Zurigo – a più riprese indicate come modelli.
Nel 1962 divenne strenuo sostenitore del disegno di legge urbanistica proposto dal ministro dei Lavori pubblici Fiorentino Sullo (affossato nel 1963 per le enormi pressioni degli immobiliaristi), di cui rilevò immediatamente la novità e la capacità di riallineamento della legislazione italiana con le più progredite normative e prassi europee.

 

 

 

Risultati immagini per il mondo antonio cederna

 

Immagine correlata

 

ROMA ARCHEOLOGICA & RESTAURO ARCHITETTURA: PROF. ADRIANA LA REGINA, «Sì a togliere i sampietrini Via da Appia Antica e piazza Esedra» CORRIERE DELLA SERA (02|01|2015).

 

 

 

 

Risultati immagini per mirabilia urbis rubrica de il mondo

 

Immagine correlata

Risultati immagini per antonio cederna

ANTONIO CEDERNA E ITALO INSOLERA AFFACCIATI SUI FORI IMPERIALI (1 FEBBRAIO 1981)
stampa fotografica—ARCHIVIO CEDERNA — http://www.archiviocederna.it/

 

Risultati immagini per antonio cederna

 

 

 

 

Cederna davanti l'ingresso di una villa in stato di abbandono

CEDERNA DAVANTI L’INGRESSO DI UNA VILLA IN STATO DI ABBANDONOARCHIVIO CEDERNA

 

 

 (ENCICLOPEDIA TRECCANI)

 

 

 POST DI DOMENICO MATTIA T.

 

Antonio Cederna sul settimanale :    ” Il Mondo ” denunciava negli anni cinquanta e sessanta del secolo scorso il degrado dei centri storici nella rubrica: Mirabilia Urbis. I suoi interventi polemici e sarcastici verso le giunte comunali, succubi delle società immobiliari, sono una lezione anche in questo inizio del terzo millennio, quando l’abbandono dei centri storici si è acutizzato e moltiplicato. I centri delle grandi città, delle cittadine e dei tanti paesi, fatte le debite eccezioni, si trovano in stato di abbandono, fatiscenti o invasi da nuove costruzioni, dopo la demolizione di edifici secolari, Supermarket, Mc Donald’s, sale giochi…sono stati stravolti per l’incuria e responsabilità degli amministratori locali. Spesso i nativi sono stati espulsi verso la periferia ed il centro storico è stato occupato da chi economicamente forte poteva acquistare i nuovi o, a suo modo, restaurare le vecchie case. Le Mirabilia Italiae- i tanti centri storici – per l’invadenza delle società immobiliari e commerciali e la connivenza non di rado degli amministratori, sacrificate impunemente alla logica del profitto e della speculazione, di giorno in giorno vanno perdendo il loro vero animus, l’irripetibile identità, la peculiarità del tessuto umano e sociale che le hanno contraddistinte per secoli. I cittadini sono stati, in molte aree da Nord a Sud, espropriati del diritto di fruire della bellezza e della cultura particolare dei tanti centri che hanno fatto la storia del nostro Paese, perché  invece di ripristinare, restaurare il vecchio, denso di significato, si è voluto aderire al nuovo purchessia. Contrastare i barbari dovrebbe essere impegno di tutti a partire dalla scuola, dalla buona politica, da chi non si adegua alla pervasiva pratica della distruzione e della cultura fai da te…

Condividi
Questa voce è stata pubblicata in GENERALE. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *