MY MOVIES E WIKIPEDIA CI RACCONTANO IL FILM:: ” BUMBLEBEE ” CHE CHIARA HA VISTO CON SUO NIPOTE NICOLO’…

 

Bumblebee, un maggiolino decisamente speciale ferito in battaglia viene ritrovato in una discarica automobilistica dalla 18enne Charlie. 

Infuria la guerra sul pianeta Cybertron tra Decepticons e Autobots e le cose si mettono male per questi ultimi, tanto che il loro leader Optimus Prime organizza una missione di fuga verso la Terra, dove manda in avanscoperta Bumblebee. Questi atterra sul nostro pianeta nel 1987, sfugge ai militari americani e si batte con un Decepticon, su cui riesce ad avere la meglio però non prima di perdere la voce. Ferito si trasforma in un maggiolino Volkswagen giallo e in questo stato finisce in un’officina, dove Charlie passa parecchio tempo in cerca dei pezzi di ricambio per riparare la macchina di suo padre. La ragazzina non ha ancora superato il lutto del genitore e, visto che la madre ha trovato un nuovo compagno, non vede l’ora di andarsene di casa. I suoi piani saranno stravolti quando riceverà in dono una certa Volkswagen gialla…

 

 

 

 

I Transformers tornano finalmente alle loro origini, quelle di un prodotto per ragazzi degli anni 80, con un film piacevolmente vintage che riscrive alcune delle pagine più criticate della saga di Michael Bay, comunque ancora coinvolto come producer.

Avevamo infatti lasciato la serie con la discutibile e discussa rivelazione che Bumblebee fosse in origine un guerriero piuttosto feroce, sulla Terra da molto tempo, tanto da essersi battuto anche contro i nazisti nella Seconda Guerra Mondiale. Chiaramente il disappunto dei fan ha fatto breccia tra gli sceneggiatori e i produttori della serie, così l’arrivo di Bumblebee viene posticipato agli anni 80, facendo di quel flashback in Transformers – L’ultimo cavaliereuna sorta di febbricitante sogno di Anthony Hopkins.

Alla regia esordisce nel cinema in live action Travis Knight, figlio del co-fondatore della Nike e vicepresidente dello studio di animazione Laika, per cui aveva diretto il suo primo film in stop motion, il notevolissimo Kubo e la spada magica.

Nul ruolo di Charlie si cimenta Hailee Stanfield, che esordì come la cocciuta bambina di Il grinta dei fratelli Coen, mentre in quello di sua madre troviamo la comica Pamela Adlon, ideatrice e protagonista della comedy tv Better Things. Gli altri nomi prestigiosi del cast, ossia Justin Theroux e Angela Bassett, hanno invece prestato solo le proprie voci ai Decepticon e quindi sono assenti dalla versione doppiata in italiano. Infine il wrestler John Cena veste i divertenti panni di un militare americano tutto d’un pezzo e incazzato, sorta di caricatura del machismo reaganiano che segna una delle più gradite novità della serie, in passato spesso fin troppo vicina alla propaganda militare america

 

 

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WIKIPEDIA:

 

Bumblebee è un film del 2018 diretto da Travis Knight.

Si tratta del primo spin-off della saga cinematografica dedicata ai Transformers poiché presenta come unico protagonista l’Autobot ricognitore Bumblebee e non segue in maniera lineare gli eventi di Transformers – L’ultimo Cavaliere esplorando invece un periodo antecedente di 20 anni il primo Transformers (ciò, dunque, lo rende anche il primo prequel della saga). Tra gli interpreti principali vi sono Hailee Steinfeld e John Cena.

 

 

TRAMA

Su Cybertron infuria da secoli una guerra tra due fazioni avversarie: gli Autobot guidati da Optimus Prime e i Decepticon guidati da Lord Shockwave.

1987, California: Bumblebee, un Cybertroniano appartenente agli Autobot, viene inviato sulla Terra da Optimus Prime per trovare e distruggere l’AllSpark un artefatto cubico dal potere immenso che racchiude il potere di creare la vita; il Trasformer viene però intercettato da Blitzwing, un Decepticon inviato assieme a Shatter, Dropckick e Barricade da Shockwave per trovare l’AllSpark e riportarlo su Cybertron così da permettergli di vincere la guerra. I due avranno uno scontro nel quale Bumblebee uscirà sconfitto con innumerevoli danni che non gli permetteranno più di parlare, spaventato e ferito assumerà le sembianze di un Maggiolino Volkswagen e si rifugerà in un deposito di auto usate in cui verrà comprato da Charlie Watson un’adolescente alla ricerca del suo posto nel mondo.

Intanto mentre Blitzwing e Barricade si mettono alla ricerca dell’Autobot, Shatter e Dropckick creeranno un alleanza con il Settore 7, servizio segreto americano creato per intercettare minacce extraterrestri e già in possesso dell’ AllSpark e dell’ormai scomparso da tempo Lord Megatron.[2]

Umani::

  • Hailee Steinfeld nei panni di Charlie Watson, un’adolescente che trova e fa amicizia con Bumblebee.

Critica

Sull’aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes, il film ha un indice di gradimento del 97% con un voto medio di 7,3.[44] Mentre il sito Metacritic attribuisce al film un punteggio di 73 su 100 basato su 13 recensioni.

 

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1 risposta a MY MOVIES E WIKIPEDIA CI RACCONTANO IL FILM:: ” BUMBLEBEE ” CHE CHIARA HA VISTO CON SUO NIPOTE NICOLO’…

  1. Donatella scrive:

    Mi sembra un film avvincente, per grandi e piccini. Mi commuove soprattutto il maggiolino rimasto ferito in una discarica.
    Rispondo con un altro film, che ho visto ieri, che mi ha incuriosito e fatto pensare (!).

    “Lontano da qui” di Sara Colangelo, una regista statunitense di ascendenze italiane. Il film, del 2018, ha vinto il premio per la miglior regia al “Sundance”. Lisa, la protagonista, è una maestra d’asilo, molto sensibile e brava con i suoi piccoli allievi. Ha un’età tra i quaranta e cinquanta, un marito e due figli adolescenti in conflitto continuo con lei. Si è iscritta ad un corso di poesia, che è la sua vera passione. Scopre tra i suoi giovanissimi alunni il talento poetico di Jimmy, capace di comporre con incredibile disinvoltura le poesie che lei desidererebbe scrivere. Alla scuola di scrittura poetica che frequenta le spaccia come sue e nota l’ammirazione del maestro e degli altri per quei versi. Il bambino è accompagnato a scuola da una tata, ha una famiglia che si occupa poco di lui e che è assolutamente estranea alle inclinazioni naturali del piccolo. Il padre, con cui Lisa riesce dopo molti tentativi a parlare, la considera un pericolo, perché lui vuole per il figlio una vita fatta di carriera e di soldi. Lisa non demorde: riesce, con un sotterfugio, a fare partecipare il bambino ad un reading di poesia. Alla fine della manifestazione i presenti scoprono che le poesie , a suo tempo lette da Lisa come sue, sono invece del bambino, che del resto non sa ancora scrivere. Il maestro della scuola di scrittura poetica, che l’aveva ammirata e con cui c’era stato anche un incontro più intimo, reagisce male e l’accusa di essere un’imbrogliona, vietandole di seguire ancora la scuola. Il padre di Jimmy fa cambiare asilo al figlio, ma Lisa non si arrende. Con uno strattagemma lo prende con se’e si allontana per una località sperduta con il piccolo. Jimmy per un po’ accetta la situazione, ma poi, spaventato, chiude Lisa nel bagno della camera d’albergo e chiama la polizia ( il numero glielo suggerisce la stessa Lisa attraverso la porta). Finalmente aperta la porta,la donna, che stava facendosi la doccia, si riveste per essere presentabile all’arrivo delle forze dell’ordine e l’unica cosa che dirà a Jimmy è” Così diventerai una nullità come loro”.La storia si conclude con il bambino che si allontana sulla macchina della polizia. E’ una storia che mette in contrasto due mondi che non riescono a parlarsi: il mondo della realtà chiuso, crudele, convinto della sua superiorità e il mondo di Lisa che, per non cadere nell’irrealtà avrebbe bisogno di essere maggiormente capito da chi le sta intorno, forse semplicemente un po’ più di attenzione e di tenerezza. Ovviamente vince spietatamente il mondo di fuori, ma lascia allo spettatore molti pensieri sul “mondo lontano da qui”.
    Bravissima la principale interprete, Maggie Gyllenhaal, che riesce a trasmettere lo spaesamento di una donna di mezza età, che vorrebbe attuare le sue aspirazioni per mezzo di un bambino dotato di un talento che lei non ha. La vera ingenua è lei, che non riesce a distinguere ciò che è possibile da ciò che è proibito. Chi vince alla fine è la società, ciò che è “importante” da ciò che è trascurabile per il senso comune. Insomma, una storia profondamente tragica, che apre uno sguardo sui tanti muri invalicabili attorno a noi.

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