OGGI SIAMO ANDATI A VALENSOLE, IN ALTA PROVENZA…BELLISSIMI I CAMPI DI LAVANDA E IL MIELE DI LAVANDA…che gusto avrà? —di altro…+++ un articolo del sole 24 ore che dà lumi per un giro nella regione

 

 

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VALENSOLE E’ SUBITO SOPRA AI NUMERI 13/ 83–IN MEZZO

La diga sul lago di Serre-Ponçon—–Twice25 & Rinina25 – nostra immagine

il sole 24 ore –13 novembre 2012

https://www.ilsole24ore.com/art/viaggi/2012-11-13/alta-provenza-borghi-scoprire–173042.shtml?uuid=ADhGf39

 

 

Paesaggio autunnale nel Parco Naturale del Verdon (foto Alamy/Milestone Media)

Paesaggio autunnale nel Parco Naturale del Verdon (foto Alamy/Milestone Media)

Una vacanza fuori dai classici itinerari, i borghi nascosti dell’Alta Provenza riservano grandi sorprese e sono la meta ideale per un’avventura on the road. I cosiddetti villages de caractère lungo la Via della lavanda, magnifica tra fine maggio e giugno quando lo sguardo si perde nelle distese di viola, sono – d’estate – letteralmente presi d’assalto. Il periodo migliore per visitarle è ora, lontano dalla folla, scoprendo le cittadelle dislocate lungo il Parco Naturale del Verdon, specchio d’acqua di un verde intenso e palestra naturale per gli appassionati di kayak e arrampicata. Da dove cominciare? Ecco quelli da non perdere.

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Manosque è ciò che ci si aspetta da un borgo provenzale: due porte per accedervi e strade piccole e strette che si aprono su piazze con fontane. Ogni sabato mattina c’è il mercato nella Piazza del Terrau, quella principale, dove comprare prodotti a base di olio e lavanda.
Piatto tipico le gallete, dolci o salate, da gustare seduti all’aperto nei bar e ristoranti del centro storico. Da non perdere la visita allo stabilimento cosmetico de L’Occitane en Provence (vai al sito, visite su prenotazione all’Ufficio del Turismo di Manosque +33 04 92 72 16 00 ) dove un piccolo museo spiega le tecniche di lavorazione delle materie prime e l’impegno dell’azienda in progetti di sostegno di alcune popolazioni nel mondo. Nello show room interno si possono poi acquistare i prodotti.

Valensole, custode del fascino della regione, è tappa obbligatoria: il borgo è noto come il regno della lavanda. Dopo una scalinata tra le strette vie di negozi tipici si arriva alla Cattedrale, oppure si può scegliere una passeggiata in piano a curiosare al mercatino alla fine del paese, dove tutto è a base di olio e lavanda. La terza domenica di luglio si celebra il Festival della Lavanda, ma è in novembre, quando la lavanda si spegne con una nota nostalgica di grigio argenteo, che gli ocra caldi dell’autunno prendono il sopravvento. Non può mancare uno stop alla boulangerie in piazza per una baguette appena sfornata o un pain au chocolat, prima di dedicarsi alla visita dell’imponente castello de Bars, costruito nel 1627. Del 1734 è la bella fontana della Piazza Thiers, con la base circolare e un pilastro centrale da cui zampillano i getti d’acqua, dichiarata monumento storico.

Non si può avere fretta sulla strada verso Moustiers-Sainte-Marie, ma bisogna prendersi tutto il tempo per perdersi nello straordinario spettacolo delle Gole del Verdon (vai al sito), il canyon più impressionante d’Europa con i suoi 25 km di spaccatura, nei punti più alti raggiunge 1500 m di altezza. Ci sono punti in cui è possibile parcheggiare (se si è fortunati a trovare posto) e scendere verso il fiume e il Lago d’Esparron, per un po’ di relax e un bagno (stagione permettendo) nell’acqua cristallina.

Qui è un vero paradiso per gli amanti degli sport estremi e delle scalate. A Esparron du Verdon, borgo in riva al lago, è possibile fare una crociera nel lago o noleggiare il pedalò per avventurarsi nelle grotte naturali (vai al sito dell’ufficio del turismo).

Arroccato tra due rupi rocciose c’è Moustiers-Sainte-Marie. Un borgo leggendario, le due cime delle montagne sono collegate da una catena con una stella portata dal cavaliere templare Blacas, per ringraziare la Vergine di essere tornato vivo dalle crociate. Chi ha più fiato può avventurarsi fino alla Chapelle Notre-Dame de Beauvoir e vedere da vicino la stella. Per gli amanti dei souvenir, ci sono 15 botteghe di faïences, maioliche smaltate, di gran moda ai tempi di Luigi XIV e prodotti d’artigianato tipico della cittadella.

14 novembre 2012

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1 risposta a OGGI SIAMO ANDATI A VALENSOLE, IN ALTA PROVENZA…BELLISSIMI I CAMPI DI LAVANDA E IL MIELE DI LAVANDA…che gusto avrà? —di altro…+++ un articolo del sole 24 ore che dà lumi per un giro nella regione

  1. Chiara Salvini scrive:

    Da piccoli villaggi ( La Palud e Rugon, vicino a Castellane) di questa bellissima regione francese arrivavano i miei bisnonni paterni. Allora, nella seconda metà del 1800, questa regione non era meta di turisti, che andavano piuttosto sulla costa. Da La Palud, piccolissimo borgo, iniziano le spettacolari Gorges du Verdun, che si aprono poi in un lago. Ai tempi del bisnonno erano zone molto povere, che producevano carbone di legna, da cui la fuga verso i paesi della costa, anche italiani, dove c’erano possibilità di commercio. Mio papà mi raccontava che suo nonno, da piccolo, andava a fare oscillare, per gioco, la catena che c’è ancora ora, tra due cime rocciose che racchiudono il paese di Moustiers- Sainte- Marie.

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