UN TANGO SERIO …JENNIFER LOPEZ E RICHARD GERE, IN ” SHALL WE DANCE ? ” (2004)– — guardatelo a schermo intero…vedete meglio il bellissimo culetto di jennifer lopez .
6 risposte a UN TANGO SERIO …JENNIFER LOPEZ E RICHARD GERE, IN ” SHALL WE DANCE ? ” (2004)– — guardatelo a schermo intero…vedete meglio il bellissimo culetto di jennifer lopez .
a parte il culetto della Lopez di questo film ricordo la solitidine che traspare nelle prime scene del film, quando Gere vede dalla metropolitana la N.Y ( è New York , tra l’altro?) notturna e la sala da ballo illuminata ma come trasparente: ballerini che si muovono senza musica, un po’ goffi, come marionette…
Non conoscevo la trama del film, mi ha colto quindi senza avviso.
Comunque a parte il culo/lopez, sul tango son sempre sull’imbattibile Tangos – Gardel sotto i ponti di Parigi.
è un po’ che ci penso Ch.
Avrei qualcosa da postarti che potrebbe assomigliare ad un brutto scherzo osceno. Qui ti dico che è una lunga storia/poesia maturata in forme diverse in qualcosa come quarant’anni e sempre in forse assolutamente diverse.
La prima avevo diciasette anni e scrissi i primi versi
“sono vecchio d’anni e di catene
e le bombe non mi hanno toccato”
e questi erano i versi innocenti… tant’è che la portai ad un premio letterario a Bordighera accompagnato da una mia meravigliosa amica milanese ( ma era più amica di Giancarlo Albano ahimè) che aveva la patente mentre io il bicchiere. La giuria, formata da vecchi professori alla De Andrè mi chiamarono da parte chiedendomi preoccupati come mi era venuta in mente.
Da qualche parte ho anche questa versione , ma l’ultima, che , ripeto, nulla ha a che fare con questa se non il senso che probabilmente ho della vita o che volevo rappresentare è altra cosa, piuttosto violenta direi ( per me no) ma anche per i nuovi professosi, forse si.
Un giorno forse mi deciderò. e poi non so resistere e ti mando le prime tre quartine probabilmente fuorvianti:
Tutta la mia vita
Per trent’anni ho pianto sulle puttane
mentre mi lasciavo spompinare
sul sedile posteriore dell’auto
asciugato distrattamente con un cleenex
per altrettanti ho trovato infame
rendere schiava una donna per denaro
mentre la facevo girare e la inculavo
pecoroni su un letto disfatto
Testimone di alberghi senza classe
popolati da puttane e cimici a ore
ho tirato sul prezzo imbrogliando
sui soldi che mi trovavo in tasca
E qualcuna sognava una casa
che non ha mai costruito
qualcuna voleva allevare un figlio
in collegio perchè uscisse diverso
qualcuna ha amato e cercava una vita decente
qualcuna voleva farsi una dose in più
per ammazzarsi più in fretta più dolcemente
e qualcuna voleva solo una serata in compagnia
se vuoi, a tuo rischio e pericolo, potrei mandarti il seguito…
ma te l’ho appena postata sul tuo facebook, come hai fatto così veloce…? Roberto, il più veloce del Westo…migliorala tu, grazie, ciao, io nanna, tu comincerai le tue notti brave, ma se invece fai un po’ il bravo e diligente, segui gli orari comuni, la tua salute migliora con la felicità delle folle !
a parte il culetto della Lopez di questo film ricordo la solitidine che traspare nelle prime scene del film, quando Gere vede dalla metropolitana la N.Y ( è New York , tra l’altro?) notturna e la sala da ballo illuminata ma come trasparente: ballerini che si muovono senza musica, un po’ goffi, come marionette…
Non conoscevo la trama del film, mi ha colto quindi senza avviso.
Comunque a parte il culo/lopez, sul tango son sempre sull’imbattibile Tangos – Gardel sotto i ponti di Parigi.
è un po’ che ci penso Ch.
Avrei qualcosa da postarti che potrebbe assomigliare ad un brutto scherzo osceno. Qui ti dico che è una lunga storia/poesia maturata in forme diverse in qualcosa come quarant’anni e sempre in forse assolutamente diverse.
La prima avevo diciasette anni e scrissi i primi versi
“sono vecchio d’anni e di catene
e le bombe non mi hanno toccato”
e questi erano i versi innocenti… tant’è che la portai ad un premio letterario a Bordighera accompagnato da una mia meravigliosa amica milanese ( ma era più amica di Giancarlo Albano ahimè) che aveva la patente mentre io il bicchiere. La giuria, formata da vecchi professori alla De Andrè mi chiamarono da parte chiedendomi preoccupati come mi era venuta in mente.
Da qualche parte ho anche questa versione , ma l’ultima, che , ripeto, nulla ha a che fare con questa se non il senso che probabilmente ho della vita o che volevo rappresentare è altra cosa, piuttosto violenta direi ( per me no) ma anche per i nuovi professosi, forse si.
Un giorno forse mi deciderò. e poi non so resistere e ti mando le prime tre quartine probabilmente fuorvianti:
Tutta la mia vita
Per trent’anni ho pianto sulle puttane
mentre mi lasciavo spompinare
sul sedile posteriore dell’auto
asciugato distrattamente con un cleenex
per altrettanti ho trovato infame
rendere schiava una donna per denaro
mentre la facevo girare e la inculavo
pecoroni su un letto disfatto
Testimone di alberghi senza classe
popolati da puttane e cimici a ore
ho tirato sul prezzo imbrogliando
sui soldi che mi trovavo in tasca
E qualcuna sognava una casa
che non ha mai costruito
qualcuna voleva allevare un figlio
in collegio perchè uscisse diverso
qualcuna ha amato e cercava una vita decente
qualcuna voleva farsi una dose in più
per ammazzarsi più in fretta più dolcemente
e qualcuna voleva solo una serata in compagnia
se vuoi, a tuo rischio e pericolo, potrei mandarti il seguito…
mandamelo senz’altro, è una bella canzone ” cantabile ” ( ha un suo ritmo )…ma intanto domani la pubblico così, a tappe, ciao mio caro roby, chiara
ma te l’ho appena postata sul tuo facebook, come hai fatto così veloce…? Roberto, il più veloce del Westo…migliorala tu, grazie, ciao, io nanna, tu comincerai le tue notti brave, ma se invece fai un po’ il bravo e diligente, segui gli orari comuni, la tua salute migliora con la felicità delle folle !
La “canzone” di Roberto è bella e tutt’altro che oscena.
Ho sempre sognato di potere ballare un tango così appassionato, ma mi è sempre mancato il partner adatto. Pazienza!